Eugenio Claudio Rossano ha cambiato otto volte datore di lavoro, nei sedici anni che sono trascorsi dal conseguimento della laurea in Chimica organica, fino a quando ha fondato con un suo collega, laureato in Biologia, un’azienda con la quale sono impiegate un centinaio di persone e che produce integratori alimentari. Nutraceutici, più precisamente, laddove con questo neologismo, una crasi di nutrizione e farmaceutica, si indicano principi naturali contenuti negli alimenti i quali possono avere effetti benefici sul mantenimento dello stato di salute ed equilibrio del corpo umano e possono svolgere un ruolo coadiuvante nelle terapie. Rossano ha raccontato la sua esperienza agli studenti il 10 maggio nell’aula CH1 del Dipartimento di Scienze Chimiche, a Monte Sant’Angelo, nell’ambito del ciclo di seminari progettato per mettere in contatto gli allievi con esponenti del mondo del lavoro. “Mi sono laureato con 110 nell’ottobre del 2002 – dice ad Ateneapoli poco prima dell’inizio della conferenza – con una tesi dedicata alla sintesi degli oligosaccaridi su base solida. La mia prima esperienza di lavoro è stata nel settore della spettrometria di massa al Cnr di Avellino. Successivamente ho lavorato in varie aziende farmaceutiche private: Italfarmaco, Panpharma, Rottapharm, Alfa-Wassermann. In alcune di esse ho ricoperto il ruolo di responsabile del controllo di qualità. In altre ho svolto l’attività di informatore scientifico del farmaco”. Prosegue: “Agaton, l’azienda che ho fondato alcuni anni fa insieme al biologo Roberto Matarazzo, è nata dalla volontà di mettere insieme i due aspetti delle esperienze lavorative che avevo svolto fino ad allora, quello più schiettamente scientifico e quello commerciale. Non è stato facile. L’Italia attraversava un momento economico particolarmente difficile. Era l’epoca del governo Monti ed il termine che ripetevano più spesso giornali e televisioni era crisi e spread. Naturalmente ebbi il problema immediato di trovare il modo di finanziare l’azienda che volevo mettere in piedi. Mi impegnai la casa. Fu una scommessa, ma ci credevo ed è andata bene. Quella idea che mi aveva spinto a tentare, la volontà di coniugare attività commerciale e ricerca, non è andata perduta. Vendiamo prodotti nutraceutici, ma siamo impegnati anche nella ricerca su nuove prospettive fitoterapiche in ambito oncologico in virtù del sostegno del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca”. L’azienda partecipa con istituzioni prestigiose come la Federico II ed il Pascale, l’Istituto Tumori, ad un progetto su una pianta originaria dell’America del Sud: ‘Isolamento, identificazione e caratterizzazione dei principi bioattivi della Feijoa sellowiana’. Sottolinea: “Quello che cercherò di dire oggi ai ragazzi durante il seminario, al di là della mia personale esperienza, ma alla luce di essa, è che qui a Chimica si impara soprattutto un metodo e che, applicandolo, si può lavorare proficuamente in ogni campo della Chimica, anche in quelli che non sono strettamente attinenti alla Chimica organica. Al di là dei diversi sbocchi di carriera, anche in settori della chimica differenti dalla Chimica Organica Pura, questa materia inculca il metodo per affrontare nel modo giusto qualsiasi percorso, a partire dall’esperienza altamente formativa della tesi sperimentale svolta nei laboratori di ricerca”. Rigore del metodo scientifico e creatività dello spirito, secondo Rossano, sono dunque il passpartout per affrontare le sfide dopo la laurea.
Il ciclo di seminari dedicato agli incontri con esponenti del mondo del lavoro è curato da Emiliano Bedini, un ricercatore, e rappresenta ormai una consolidata tradizione a Chimica. Si rivolge agli studenti di Chimica, Chimica industriale e Biotecnologie. “Invitiamo persone che sono impegnate in diversi ambiti – dice Bedini – affinché raccontino come si è svolta la loro esperienza dopo che sono usciti dall’Università ed in che modo quello che hanno appreso qui dentro, in queste aule ed in questi laboratori, è stato utile. È anche un modo per offrire agli studenti riferimenti e contributi scientifici che, magari, nel curriculum universitario non sempre approfondiscono”. Un esempio? “Nel seminario che ha preceduto questo del dottore Rossano si è parlato del rischio chimico nell’industria. Abbiamo ospitato Nicola Cavallo, un nostro laureato che ora è responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dello stabilimento di Sermoneta, prima di proprietà Bristol Myers Squibb, poi, dal 2010, di Corden Pharma Latina spa”.
Fabrizio Geremicca
Il ciclo di seminari dedicato agli incontri con esponenti del mondo del lavoro è curato da Emiliano Bedini, un ricercatore, e rappresenta ormai una consolidata tradizione a Chimica. Si rivolge agli studenti di Chimica, Chimica industriale e Biotecnologie. “Invitiamo persone che sono impegnate in diversi ambiti – dice Bedini – affinché raccontino come si è svolta la loro esperienza dopo che sono usciti dall’Università ed in che modo quello che hanno appreso qui dentro, in queste aule ed in questi laboratori, è stato utile. È anche un modo per offrire agli studenti riferimenti e contributi scientifici che, magari, nel curriculum universitario non sempre approfondiscono”. Un esempio? “Nel seminario che ha preceduto questo del dottore Rossano si è parlato del rischio chimico nell’industria. Abbiamo ospitato Nicola Cavallo, un nostro laureato che ora è responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dello stabilimento di Sermoneta, prima di proprietà Bristol Myers Squibb, poi, dal 2010, di Corden Pharma Latina spa”.
Fabrizio Geremicca