“Un Corso europeo se anche gli studenti avranno una mentalità europea”

Un plebiscito per il prof. Ferruccio Galletti. Il docente di Scienze tecniche mediche applicate succede al prof. Sabino De Placido alla guida del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. 362 i voti provenienti da sei Dipartimenti: “sono molto gratifi cato e soddisfatto dell’andamento delle votazioni. La cosa per me più soddisfacente è che sono stato non solo sostenuto dal mio Dipartimento, ma anche da tutti gli altri”. Diversi gli oneri che lo attendono. Non mancano, però, gli onori del recente passato, “quello di aver collaborato con il prof. De Placido per il buon andamento del Corso di Laurea”, e del futuro, “poter continuare il lavoro svolto fi n qui, con la grande soddisfazione di poter lavorare con l’appoggio e la collaborazione di tutti i colleghi del Corso di Laurea, con lo scopo di migliorare la didattica”. Al momento lo stato di salute del Corso di Laurea “è buono. Lo dimostra l’ottimo punteggio nell’ultima VQR. Un riconoscimento che ci spinge a migliorare. Vanno risolte problematiche legate ad aspetti tecnici piuttosto che culturali”. Due gli obiettivi principali. Il primo: “la centralità del ruolo docente. Nel secondo triennio, tutta la prima parte della giornata è dedicata alla Clinical rotation o all’attività degli studenti nei reparti. Ho insistito molto col prof. De Placido affinché la docenza potesse iniziare dopo che gli studenti avessero vissuto i reparti e gli ambulatori”. L’auspicio è di estendere il modus operandi anche al primo triennio: “si va verso questo tentativo. Sicuramente gli studenti devono essere immersi in realtà attinenti ai primi anni”. Il secondo obiettivo, invece, è “riportare gli studenti all’Università. I nostri studenti purtroppo sono portati a restare a casa per lo studio individuale. È importante che vivano il Policlinico”. Novità importante dell’anno accademico in corso è l’esordio del nuovo ordinamento che ha portato le matricole a confrontarsi con materie professionalizzanti: “il prof. De Placido e io abbiamo voluto fortemente e abbiamo lavorato affinché gli studenti già dal primo anno prendessero contatto con le realtà cliniche e chirurgiche che affronteranno negli anni successivi. Aspetti interessanti che, prima del cambio, si affrontavano negli ultimi anni di Corso”. Esperimento riuscito? “Sembra di sì, ma vorrei una ulteriore conferma dagli esami, un momento importante per valutare ciò che è stato fatto”. In chiave orientamento, l’avvertimento che darebbe alle potenziali nuove leve: “il nostro tentativo sarà quello di rendere il Corso di Laurea più europeo. Se avremo studenti europei, nel senso culturale, sicuramente, ci aiuteranno a compiere questo percorso”.
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