“Un domani potremmo avere una parte assistenziale in comune”

“I rapporti tra le due Facoltà di Medicina sono sempre stati abbastanza buoni, non mi risultano grosse divergenze”, afferma il Rettore della Seconda Università prof. Francesco Rossi che ripercorre la storia della Medicina a Napoli. “Mi sono laureato nel ’72, quando c’era un’unica Facoltà di Medicina, e alcuni miei colleghi, che hanno conseguito la laurea nello stesso anno, sono poi passati alla seconda Facoltà – ricorda, facendo riferimento anche alle questioni relative agli spazi – Poi, durante il terremoto dell’80, è stato abbattuto il padiglione a Piazza Miraglia, quindi alcune strutture, come la Clinica Oculistica, sono state allocate a Cappella Cangiani”. Premessa, comunque, la serenità che ha caratterizzato, negli anni, le relazioni tra le due Facoltà, a detta di Rossi, è mancata una sola condizione: “sarebbe stato preferibile raggruppare tutte le strutture della Sun in alcuni padiglioni del Policlinico e quelle della Federico II in altri, esclusivamente per una questione di tipo organizzativo e di interventi strutturali. Ne abbiamo discusso di recente anche con il Rettore Marrelli e l’Assessore Guido Trombetti”. Se dal lato dell’organizzazione sarebbe auspicabile una divisione, sotto il profilo assistenziale il discorso cambia. “Ho sempre considerato la Medicina universitaria napoletana tutta insieme e, come detto anche dal Presidente della Regione Stefano Caldoro, un domani potremmo pensare di avere una parte assistenziale in comune, tenuto anche conto della carenza di docenti (in tanti sono in età pensionabile) in entrambi gli Atenei. In ogni caso, voglio sottolineare che oggi i rapporti e le collaborazioni scientifiche restano ottimi”, fatta eccezione per qualche difficoltà relativa all’uso degli spazi. “Dobbiamo pensare solo di unire le forze e salvaguardare la Scuola napoletana, che svolge attività di formazione e di ricerca eccellenti”.
Alla Seconda Università, intanto, si lavora alacremente per l’attuazione del nuovo Statuto. “A fine settembre, sono state disattivate le Facoltà, mentre il 31 ottobre scorso è terminato il periodo di transizione – spiega Rossi – Abbiamo nominato il nuovo Senato Accademico e credo che entro i primi di dicembre nomineremo anche il Consiglio di Amministrazione”. Per fine anno, poi, saranno attivate anche le Scuole: una di Ingegneria – che, oltre ai due Dipartimenti della ex Facoltà di Aversa, prevede l’inserimento del neo Dipartimento di Matematica e Fisica – e l’altra di Medicina. “Al momento, e fino alla formazione delle Scuole, i professori Michele Di Natale e Giuseppe Paolisso si occuperanno del coordinamento delle attività didattiche. Completeremo l’intero iter prima delle vacanze natalizie”, conclude.
Maddalena Esposito
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