“Un modo di guardare le cose”

“I professori spesso ripetono che la filosofia è un modo di guardare le cose. Non ci sono scopi, ma c’è, semmai, una voglia profonda di porsi in modo umile nei confronti dei problemi”, afferma Pierfrancesco Califano Gli esami non sono complicati: “quelli veri e propri sono 18, senza contare le varie abilitazioni (informatica e lingue) che si devono raggiungere. Non sono mai esami difficili e mai la materia risulta ostica o incomprensibile. I professori sono molto bravi e accettano sempre il dibattito”. Se c’è una cosa che lo studente ama del suo Corso “è che anche tu, in nona fila, hai la possibilità di aprire un nucleo didattico a cui nemmeno il professore aveva pensato. ‘La filosofia – diceva Pierre Hadot – è un esercizio dello spirito’ e, se s’intende così, nessun esame è più bello o più brutto”. Qualche nota negativa per le sedi: “Certamente, i posti in cui si seguono i corsi non sono stimolanti e, qualche volta, può capitare di ritrovarsi in piedi. Tutto sommato, però, non ci sono tantissimi iscritti e, quindi, prima o poi il posto a sedere lo trovi. Per fortuna, non è sempre indispensabile seguire. Però non bisogna mai sottovalutare nessuna materia. Anche i corsi più noiosi hanno dei risvolti importanti nel percorso di studi e per il proprio bagaglio culturale. Non bisogna essere superficiali, sottovalutando dettagli che possono rivelarsi pietre miliari per il proprio pensiero”.
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