C’è grande attesa per il nuovo Polo Universitario di Scampia. Il progetto prevede la realizzazione della struttura SCAMPI-SAN che dovrà nascere dalle ceneri dell’ex Vela H, e nella quale saranno accolti gli oltre 3000 mila studenti dei 14 Corsi di Laurea Triennale (Infermieristica, Dietistica, Tecniche di Laboratorio, di Radiologia, di Neurofisiopatologia, Fisioterapisti e Logopedisti, ecc.) e dei 4 Corsi di Laurea Magistrale in Professioni Sanitarie, più quello in Nutrizione Umana, della Facoltà di Medicina.
Il complesso architettonico, che costerà 30 milioni di euro, è costituito da un piano interrato e da sei piani fuori terra. Nel piano interrato saranno collocati i parcheggi, gli spazi di deposito e i servizi con accesso indipendente alla strada. A piano terra è stata realizzata una grande hall di accoglienza, all’interno della quale saranno collocati punti informativi, spazi per il ristoro, un college store, edicole, spazi di segreteria. Sempre nella stessa quota, saranno ospitate una grande aula magna per circa 600 posti e 15 aule per complessivi 1.500 posti. Al primo e secondo piano sono previste le altre aule (complessivamente altri 1.500 posti), una grande biblioteca e laboratori didattici e multimediali. Il terzo piano sarà destinato alla Nutrizione Umana ed alla Salute Pubblica; il quarto e il quinto alle attività ambulatoriali, al day hospital, ai consultori, ai laboratori diagnostici, alla riabilitazione ed agli studi dei docenti.
Un’idea ambiziosa che nasce dalla duplice esigenza di dare agli studenti delle Professioni sanitarie gli spazi adeguati per lo studio e il tirocinio, e creare un servizio di sanità sul territorio per un quartiere con una forte esigenza di ambulatori come quello di Scampia.
“La missione del Polo Universitario di Scampia – spiega il prof. Luigi Greco, Direttore del Dipartimento di Pediatria e tra i promotori del progetto – è quella di formare Operatori Sanitari qualificati attraverso solide basi scientifiche e l’esperienza diretta con i bisogni del territorio. Non è possibile, infatti, assolvere alla funzione didattica, tipicamente universitaria, senza praticare giornalmente le attività professionalizzanti che portano all’acquisizione delle capacità tipiche del laureato nelle Professioni Sanitarie. A Scampia si potranno sviluppare le attività assistenziali direttamente connesse con la promozione della salute, la prevenzione e la cura dei pazienti nello specifico contesto di una medicina collegata con il territorio, colmando un limite specifico del Policlinico Universitario, che svolge funzioni prevalentemente di alta specializzazione”. Stiamo parlando di un quartiere con una popolazione di 92.600 abitanti, tra cui 24 mila donne in età fertile e un tasso di crescita di circa il 2,5% per anno, contro una media nazionale di meno 0,7%. “Dunque Scampia sopravvive e costruisce il futuro. E’ l’unica speranza della città di Napoli, che implode”, aggiunge il prof. Greco.
Agli abitanti verrà fornito un servizio di 18 ambulatori e consultori, la possibilità di 50 Day Hospital al giorno e 2 sale operatorie per il Day Surgery, che porterà un ridimensionamento del numero di ricoveri inappropriati in ospedale, i quali gravano sul Sistema Sanitario Nazionale. “Per far sì che il progetto abbia successo – conclude il docente – è necessario un potente movimento della società civile: il coinvolgimento dei cittadini di Scampia è indispensabile per la realizzazione di SCAMPI-SAN. Per quanto riguarda noi, si può dire che tra i colleghi c’è un forte interesse per le nuove risorse che ci verranno messe a disposizione e disponibilità a partecipare all’iniziativa, anche se con un pizzico di incredulità”.
Il complesso architettonico, che costerà 30 milioni di euro, è costituito da un piano interrato e da sei piani fuori terra. Nel piano interrato saranno collocati i parcheggi, gli spazi di deposito e i servizi con accesso indipendente alla strada. A piano terra è stata realizzata una grande hall di accoglienza, all’interno della quale saranno collocati punti informativi, spazi per il ristoro, un college store, edicole, spazi di segreteria. Sempre nella stessa quota, saranno ospitate una grande aula magna per circa 600 posti e 15 aule per complessivi 1.500 posti. Al primo e secondo piano sono previste le altre aule (complessivamente altri 1.500 posti), una grande biblioteca e laboratori didattici e multimediali. Il terzo piano sarà destinato alla Nutrizione Umana ed alla Salute Pubblica; il quarto e il quinto alle attività ambulatoriali, al day hospital, ai consultori, ai laboratori diagnostici, alla riabilitazione ed agli studi dei docenti.
Un’idea ambiziosa che nasce dalla duplice esigenza di dare agli studenti delle Professioni sanitarie gli spazi adeguati per lo studio e il tirocinio, e creare un servizio di sanità sul territorio per un quartiere con una forte esigenza di ambulatori come quello di Scampia.
“La missione del Polo Universitario di Scampia – spiega il prof. Luigi Greco, Direttore del Dipartimento di Pediatria e tra i promotori del progetto – è quella di formare Operatori Sanitari qualificati attraverso solide basi scientifiche e l’esperienza diretta con i bisogni del territorio. Non è possibile, infatti, assolvere alla funzione didattica, tipicamente universitaria, senza praticare giornalmente le attività professionalizzanti che portano all’acquisizione delle capacità tipiche del laureato nelle Professioni Sanitarie. A Scampia si potranno sviluppare le attività assistenziali direttamente connesse con la promozione della salute, la prevenzione e la cura dei pazienti nello specifico contesto di una medicina collegata con il territorio, colmando un limite specifico del Policlinico Universitario, che svolge funzioni prevalentemente di alta specializzazione”. Stiamo parlando di un quartiere con una popolazione di 92.600 abitanti, tra cui 24 mila donne in età fertile e un tasso di crescita di circa il 2,5% per anno, contro una media nazionale di meno 0,7%. “Dunque Scampia sopravvive e costruisce il futuro. E’ l’unica speranza della città di Napoli, che implode”, aggiunge il prof. Greco.
Agli abitanti verrà fornito un servizio di 18 ambulatori e consultori, la possibilità di 50 Day Hospital al giorno e 2 sale operatorie per il Day Surgery, che porterà un ridimensionamento del numero di ricoveri inappropriati in ospedale, i quali gravano sul Sistema Sanitario Nazionale. “Per far sì che il progetto abbia successo – conclude il docente – è necessario un potente movimento della società civile: il coinvolgimento dei cittadini di Scampia è indispensabile per la realizzazione di SCAMPI-SAN. Per quanto riguarda noi, si può dire che tra i colleghi c’è un forte interesse per le nuove risorse che ci verranno messe a disposizione e disponibilità a partecipare all’iniziativa, anche se con un pizzico di incredulità”.