Uomo dalla grande umanità, immerso nel lavoro e nella ricerca, attento alla diffusione delle nuove tecnologie. Queste le parole spese da colleghi ed ex allievi per il prof. Bruno Fadini, uno dei padri dell’informatica italiana e della Scuola napoletana e campana della disciplina. A lui l’intitolazione delle Aule del Centro Didattico Informatico della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base. La cerimonia, che si è svolta il 20 aprile nell’Aula Scipione Bobbio della sede di Piazzale Tecchio, coordinata dal prof. Giorgio Ventre, direttore del Laboratorio Nazionale CINI ITEM, ha visto una foltissima partecipazione. “Quando siamo entrati in questa Facoltà, che è un po’ la nostra casa, l’informatica si associava al nome di Bruno Fadini, punto di riferimento sia per l’Ateneo che per tutti gli studenti. Ricordarlo, intitolandogli il Centro Didattico Informatico, mi sembra il modo migliore – ha detto in apertura il Rettore Gaetano Manfredi – In quel luogo ognuno di noi ha trascorso un pezzo, più o meno lungo, della propria vita e della propria formazione da studente. Ricordare Bruno Fadini è un’occasione per tenere a mente da dove arriviamo tutti. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, il valore di chi è stato un caposcuola. Le grandi università sono fatte di grandi Scuole e le grandi Scuole sono legate dalle persone che sono state in grado di costruirle e mantenerle in vita”.
La delibera dell’intitolazione del Centro a Bruno Fadini – spiega il prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base – è stata una delle ultime, tra le più partecipate della Facoltà di Ingegneria: “Altri, meglio di me, potranno ricordare Bruno Fadini, che io ho conosciuto come caposcuola e, quindi, in una forma indiretta. Voglio, però, evidenziare il suo grandissimo impegno nella sfera didattica. Una didattica che ricopre un ruolo centrale, dal momento che gli studenti sono la nostra prima risorsa e i servizi a loro dedicati sono un aspetto estremamente importante. Fondamentale anche il Centro Didattico Informatico nell’assetto generale della Scuola, che ha visto un rilancio sia dal punto di vista infrastrutturale che dei contenuti. Un Centro che oggi ci sta consentendo di far fronte alla didattica, ma anche a importantissime funzioni, come lo sviluppo dei test o l’accertamento della lingua inglese. Sicuramente, ora che a questo Centro è associato il nome di Bruno Fadini, il tutto subisce un’ulteriore responsabilizzazione”.
Per il prof. Nicola Mazzocca, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e della Tecnologie dell’Informazione, si tratta di una manifestazione molto importante: “Insegnare all’università è una cosa molto bella perché si passa dall’essere allievi ad assistenti, a colleghi delle persone che ti hanno formato. Il prof. Fadini è stato un motore. Lavorava 24 ore su 24 e collaborare con lui era un grande impegno. Ricordo anche la sua grande umanità. Tutti aspetti che nel tempo aiutano a…
La delibera dell’intitolazione del Centro a Bruno Fadini – spiega il prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base – è stata una delle ultime, tra le più partecipate della Facoltà di Ingegneria: “Altri, meglio di me, potranno ricordare Bruno Fadini, che io ho conosciuto come caposcuola e, quindi, in una forma indiretta. Voglio, però, evidenziare il suo grandissimo impegno nella sfera didattica. Una didattica che ricopre un ruolo centrale, dal momento che gli studenti sono la nostra prima risorsa e i servizi a loro dedicati sono un aspetto estremamente importante. Fondamentale anche il Centro Didattico Informatico nell’assetto generale della Scuola, che ha visto un rilancio sia dal punto di vista infrastrutturale che dei contenuti. Un Centro che oggi ci sta consentendo di far fronte alla didattica, ma anche a importantissime funzioni, come lo sviluppo dei test o l’accertamento della lingua inglese. Sicuramente, ora che a questo Centro è associato il nome di Bruno Fadini, il tutto subisce un’ulteriore responsabilizzazione”.
Per il prof. Nicola Mazzocca, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e della Tecnologie dell’Informazione, si tratta di una manifestazione molto importante: “Insegnare all’università è una cosa molto bella perché si passa dall’essere allievi ad assistenti, a colleghi delle persone che ti hanno formato. Il prof. Fadini è stato un motore. Lavorava 24 ore su 24 e collaborare con lui era un grande impegno. Ricordo anche la sua grande umanità. Tutti aspetti che nel tempo aiutano a…
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 7/2015)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
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