43 anni di insegnamento con una missione: divulgare la lingua e la cultura dell’Indonesia

Nata per opera del prof. Alessandro Bausani nel 1964, la cattedra di indonesiano a L’Orientale è unica in Italia. “Il prof. Bausani è stato uno dei più grandi esperti di cultura indonesiana e malese in Italia. Lo incontrai a Jakarta, quando, subito dopo la mia laurea, insegnavo persiano all’Ambasciata. Mi chiese di venire in Italia e dopo qualche mese partii. Adesso sono 43 anni che insegno indonesiano in Italia”, racconta la prof.ssa Soenoto Rivai Sitii Faizah. Un impegno per la divulgazione della sua lingua e cultura assolto con grande passione che è valso alla docente una delle massime onorificenze rilasciate dal Governo Indonesiano: il 17 agosto, durante le cerimonie per festeggiare l’Indipendenza dell’Indonesia, la professoressa ha ricevuto il massimo riconoscimento dello Stato nel campo dell’Istruzione e della Formazione.
Il corso di indonesiano a L’Orientale, che si sviluppa su un triennio ed un biennio di specializzazione, è seguito in totale da una settantina di studenti. “La lingua indonesiana non è difficile – assicura la docente- I ragazzi, però, devono abituarsi a leggere i testi in indonesiano o in inglese. Cerco di aiutarli fornendo loro degli schemi per la grammatica”.
Ma le lezioni in aula sono solo l’inizio di questo meraviglioso viaggio nell’arcipelago Indonesiano. “Agli esami porto sempre la cartina geografica dell’Indonesia perché voglio che i miei studenti ne conoscano la collocazione e che ricordino il nome di qualche isola”. Il Bahasa Indonesia è la lingua ufficiale dello Stato, ma in quello che è il più grande arcipelago del mondo, con 17.508 isole, sono circa 700 le lingue parlate. Per capire a fondo questa diversità e vivacità culturale è necessario un contatto diretto con la realtà indonesiana. Così la prof.ssa Soenoto invita i suoi studenti alle manifestazioni organizzate presso le Ambasciate indonesiane a Roma –una è presso la Santa Sede, l’altra presso il Quirinale-. “Cerco di rendere più umano e più coinvolgente lo studio della materia, attraverso il rapporto diretto con altri indonesiani, con i nostri costumi e le nostre feste”, afferma. Ogni anno, in primavera, l’incontro con gruppi di artisti, musicisti o ballerini indonesiani che durante le loro tournée europee sono ospiti all’Ambasciata. Nel mese di maggio, inoltre, si organizza un bazar, sempre nella sede diplomatica, nel quale vengono esposti vari prodotti indonesiani, dalle stoffe al cibo. Momenti di socializzazione anche al di fuori degli appuntamenti istituzionali: “in passato, verso fine dell’anno accademico -dice la docente- usavo invitare gli studenti nella mia abitazione romana per una cena indonesiana. Adesso sono diventati troppi, così ci riuniamo nella cascina di un mio ex studente fuori Napoli, e lì cucino coadiuvata dai ragazzi”.
Fitto è anche il programma di convegni: “a dicembre ho organizzato un ciclo di conferenze su Economia Commerciale e Scienze Politiche con Organizzazioni Internazionali per il sud est asiatico e la Fao. Saranno presenti, dunque, quattro esperti internazionali per tenere lezioni agli studenti dell’Orientale”.
Un nuovo appuntamento di rilievo a giugno quando l’Orientale ospiterà la terza edizione dell’IP SEAS (Intensive program Sud Est Asiatic), il programma che, nato due anni fa, prevede, attraverso l’Erasmus, due settimane intensive di lezioni in aula alle quali partecipano studenti della laurea specialistica provenienti da tutta Europa: Leida, Parigi, Berlino, Amburgo, Francoforte, Londra. Le due precedenti edizioni sono state ospitate a Leida ed a Parigi, mentre quest’anno sarà la prof.ssa Soenoto a fare da padrona di casa: “durante queste due settimane si alternano i docenti dei vari atenei europei specializzati nei diversi campi culturali d’interesse, dalla cultura alla storia, dall’economia alla politica, dalla letteratura ai media, per offrire agli studenti un panorama completo del mondo indonesiano”. 
Tanti gli studenti, a conclusione del percorso di studi, decidono di vivere e lavorare in Indonesia. “Ogni tre anni mi vengono richiesti degli studenti per andare ad insegnare italiano in alcune Università indonesiane – dice la prof.ssa Soenoto- Attualmente, due studenti hanno vinto una borsa per un anno di studio in Indonesia, due dottorandi insegnano italiano nell’Istituto di Cultura Italiana in Indonesia. Molti di coloro che sono stati lì, spesso, decidono di non tornare in Italia”.
Valentina Orellana
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