A marzo il welcome back alle Giornate scientifiche

L’annuncio è arrivato poco prima delle festività natalizie in una lettera firmata dal Presidente Luigi Califano. Dopo diversi anni in soffitta, tornano, il 2 e 3 marzo, le Giornate scientifiche della Scuola di Medicina, Farmacia e Biotecnologie. Un ritrovo per ricercatori quotidianamente dislocati tra via Montesano, via Pansini e via De Amicis. “Due giornate di ripensamento delle proprie attività, con l’obiettivo di avvicinare ricercatori che lavorano in aree differenti e renderli edotti su ciò che ciascuno svolge”, ha spiegato il prof. Francesco Beguinot, docente di Patologia clinica e coordinatore del Comitato scientifico che si occupa dell’evento. Tutti gli abstract inviati al Comitato scientifico saranno catalogati in specifiche aree tematiche, circa venti, “per favorire la fruibilità dei lavori”, e tradotti in poster montati il 28 febbraio all’Edificio 20: “l’obiettivo della manifestazione è rendere fruibile nella maniera più estesa possibile tutto ciò che si svolge in termini di attività di ricerca al Policlinico. Aprirsi ad aree non immediatamente sovrapponibili a quelle che si coltivano può fornire idee nuove e riscontri migliori. Aiuta a conoscersi di più tra colleghi e a espandere il proprio campo d’azione”. Alcuni contenuti dei poster giudicati “particolarmente innovativi” saranno poi oggetto di “un ulteriore momento di confronto” durante le sessioni di comunicazione orale che si terranno all’Edificio 6. Il programma, inoltre, prevede due letture magistrali, una per ogni giornata, affidate a ospiti stranieri: “uno dei meriti del Rettore Manfredi è stato il peso dato all’internazionalizzazione. Anche la Federico II, Università antica, ormai si confronta con un mondo che non è più quello delle Università nazionali, ma è sempre più ampio. Nel rispetto del lavoro che è stato fatto per aumentare la visibilità della nostra Università in un contesto globale, abbiamo voluto identificare due personalità straniere di grandissima caratura che hanno dato un contributo da un punto di vista scientifico e della formazione universitaria”. Nell’Aula Magna Gaetano Salvatore, all’Edificio 21, il giorno 2 interverrà il prof. Ulf Smith, dell’Università di Göteborg, in Svezia: “di derivazione internistica, ha svolto la parte migliore della sua attività accademica nel settore delle malattie degenerative. Ha contribuito al concetto emergente secondo il quale, per essere veramente innovativi e di successo, dovremmo comprendere quali sono i meccanismi che alterano i normali processi di invecchiamento cellulare, così da poter ottenere nuove opportunità di trattamento per diverse malattie. Credo potrà offrire una lettura attraente per gli esperti di metabolismo, ma anche per i tutti gli altri colleghi”. Arriverà da Tubinga, in Germania, il secondo relatore, il prof. Hans Ulrich Haring: “è stato un caposcuola nel settore delle malattie del metabolismo. Ha formato moltissime tra le più significative personalità che oggi lavorano in questo ambito in Germania e ha dato grandissimi contributi su come il cervello governa il metabolismo”. Accesso libero per tutti gli interessati. La principale chiamata a raccolta, naturalmente, è rivolta agli studenti: “rappresentano l’oggetto del nostro lavoro quotidiano. Ne auspichiamo la partecipazione e cercheremo di attrarli nella maniera più estesa possibile per stimolarne la curiosità e l’interesse. Ho sempre pensato che all’Università la ricerca rappresenti non soltanto uno strumento di innovazione, ma anche uno insostituibile di formazione. Avvicinarsi al mondo della ricerca migliora la nostra capacità di studiare e di aggiornarsi”.
Ciro Baldini
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