A Scienze per il fascino delle discipline e per le opportunità lavorative

Inizio d’anno scaglionato per le matricole iscritte ai Corsi di Laurea dell’area scientifica della Scuola Politecnica delle Scienze di Base. I primi a tornare in aula, presso la sede di Monte Sant’Angelo, sono stati i ragazzi di Informatica che hanno ricominciato le lezioni il 23 settembre. A seguire, la settimana dopo, è toccato alle matricole di Chimica, Matematica, Fisica e Ottica e Optometria. Infine, è toccato agli studenti di Biologia Generale e Applicata. Le prime impressioni di chi ha scelto di seguire la passione per la Scienza. Partiamo dal Corso di Laurea in Informatica. “Le lezioni sono interessanti e si seguono tranquillamente. Abbiamo le basi per alcune discipline. Però siamo rimasti colpiti dall’unica materia che non avevamo ancora mai incontrato: Architettura dei Calcolatori“, dicono Mario Loffredo e Luigi, provenienti da una scuola tecnica ad indirizzo informatico. Le aspirazioni, al momento, sono pratiche: “pensiamo a terminare gli studi, poi si vedrà cosa faremo nella vita”, dice Francesco Guida. Qualche commento è dedicato all’orario: “è sostenibile, però abbiamo due giorni in cui il carico è mal distribuito. Il martedì seguiamo le lezioni fino alle quattro del pomeriggio, mentre il mercoledì solo due ore. Forse si sarebbero potuti bilanciare meglio gli orari”, sottolinea Giosuè.
Fra i percorsi di formazione che, anno dopo anno, stanno conquistando sempre più l’attenzione dei ragazzi, ci sono quelli in Chimica. Le ragioni sono diverse: fascino della disciplina e sua versatilità, tanto in termini di opportunità lavorative, quanto di convalidabilità degli esami presso altri Corsi, in special modo quelli a tema biologico e sanitario. “Per noi Chimica è una seconda scelta – dicono senza mezze misure Silvia Vizzoni e Daria Pietroluongo, reduci dalla mancata ammissione, rispettivamente a Medicina e Veterinaria – Eppure le domande di Matematica e di Fisica che abbiamo trovato al test d’ingresso a Chimica erano molto più difficili”. “Anche se l’anno prossimo non dovessi riuscire di nuovo ad entrare a Medicina, resterei volentieri qui dove sono perché, in ogni caso, la materia mi piace molto”, aggiunge subito dopo Silvia. Apparentemente meno determinata di Daria, la quale afferma invece: “io voglio fare Veterinaria e basta”. A dispetto delle incognite sul futuro, le due ragazze sembrano essere contente del primo impatto: “ci sono piaciuti molto gli insegnanti di Chimica e di Laboratorio di Chimica. Un po’ diverso, invece, è stato l’impatto con la docente di Matematica, la quale sembra avere un’impostazione più classica, usa la lavagna tradizionale e non quella luminosa. Siamo solo un po’ preoccupate perché sembra dare per assodate delle conoscenze che chi proviene dal Liceo Classico non ha”. Anche Marcello Mercogliano ha deciso di intraprendere la stessa strada ma per ragioni diverse: “mi piacciono le materie scientifiche e so che i laureati in questo settore sono fra quelli che hanno le migliori opportunità lavorative. Vengo anch’io dal classico e sono preoccupato dall’approccio alla Matematica”. Tutti e tre i ragazzi concordano sulla sostenibilità dell’orario: “seguiamo tutti i giorni, per fortuna sempre di mattina. Solo quando cominceranno i corsi d’Inglese e di Laboratorio, ci tratterremo all’università alcuni pomeriggi a settimana”.
Nel corridoio, al piano superiore, Anna Maria, Antonella e Simona Gallo hanno appena concluso la lezione di Algebra. “Fino ad ora, ci siamo relazionate solo con i professori e i primi contatti sembrano buoni – dicono le ragazze che, nonostante l’entusiasmo dei primi tempi, avvertono la mancanza di un capillare servizio informazioni – Ci vorrebbe un centro informazioni, magari anche solo fatto di ragazzi, come ad Ingegneria o a Giurisprudenza”.
Alla segreteria dell’ex Facoltà di Scienze, incontriamo alcune ragazze appena iscritte a Biologia Generale e Applicata. Sono entusiaste, anche se non hanno ancora cominciato i corsi: “qui è bellissimo e gli studi in Biologia mi piacciono molto, perché il funzionamento del corpo umano mi ha sempre appassionato e poi, con tutti i problemi d’inquinamento che ci ritroviamo, più ne sappiamo, meglio potremo intervenire per curare tante malattie”, dice Sabina Postiglione.
Simona Pasquale 
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