A Scienze Politiche, studenti “dinamici, eclettici e flessibili”

“Una Facoltà attrezzata, accogliente e a dimensione di studente; una formazione ricca e professionalizzante; un sistema di ricerca e crescita delle conoscenze all’avanguardia”. Così descrive la Facoltà di Scienze Politiche il suo preside, Raffaele Feola, da meno di un anno alla guida di un esercito di tremilaottocento ragazzi, di cui ottocentosettanta immatricolatisi nel 2004/2005. Una Facoltà profondamente cambiata rispetto al passato e che si presenta ai nastri di partenza del prossimo anno accademico con una novità di rilievo: la riduzione degli esami, a sedici nel percorso triennale e a nove in quello Specialistico, cui si è dovuto ricorrere perché gli studenti non riuscivano a laurearsi nei tempi imposti dalla riforma.
Tre Corsi di Laurea (CdL) triennali (Scienze Politiche, Scienze politiche dell’amministrazione, Statistica), quattro Specialistiche (Relazioni internazionali, Studi europei, Scienza delle Pubbliche Amministrazioni, Scienze statistiche), due master di primo livello (in Auditing e controllo interno e in Sicurezza del territorio e protezione civile), uno di secondo livello (in Arbitrato e conciliazione) ed un corso di perfezionamento (Cooperazione e sviluppo): l’offerta didattica di Scienze Politiche. Una Facoltà che andrebbe scelta “perché consente ai suoi laureati di affrontare efficacemente la realtà grazie a moduli formativi che hanno superato la tradizionale divisione tra sapere umanistico e sapere scientifico”. “Il nostro impegno – prosegue Feola – è quello di fornire agli studenti un metodo ed un approccio culturale di tipo professionale, libero e non formalista, ma anche di forte specializzazione”. Respinte, quindi, le accuse dei detrattori della Facoltà, che considerano la laurea in Scienze Politiche troppo “generalista”. 
Indubbiamente Scienze Politiche è una Facoltà multidisciplinare. E, come tale, richiede studenti “dinamici, eclettici e flessibili”. Ragazzi capaci di passare da un esame di economia ad uno di diritto, di storia, di sociologia e d’inglese, riuscendo a mantenere ferma la concentrazione. “Vogliamo dare una visione dei nostri corsi articolata e professionalizzante e non banalmente schiacciata come in passato – spiega il Preside – In questo modo lasciamo allo studente un alto grado di libertà per scoprire progressivamente le proprie attitudini e riempirle non solo di contenuti formativi, ma anche di momenti di crescita fondamentali per imporsi a pieno titolo nel futuro lavorativo”. Un laureato versatile, dunque, che ben si conforma agli scenari occupazionali del medio periodo. “La formazione interdisciplinare rende i nostri ragazzi flessibili, ben adattandoli ad un mercato del lavoro che richiede sempre più propensione al cambiamento e all’innovazione”.
Molteplici, secondo il Preside, gli sbocchi occupazionali. “Se si guarda il mercato nella dimensione orizzontale, i nostri laureati possono accedere alle professioni internazionali e diplomatiche, a quelle amministrative pubbliche e private, alla consulenza aziendale e negli enti pubblici, al settore della comunicazione e a quello della cooperazione allo sviluppo; dal punto di vista verticale, possono puntare ad una crescita nella carriera amministrativa, nel funzionariato, nella dirigenza”. Per garantire queste professionalità, “ci siamo aperti all’esterno, rafforzando i rapporti con le istituzioni e gli ordini professionali”. Attive in Facoltà, infatti, una serie di convenzioni: con l’Accademica Aeronautica di Pozzuoli, con la Guardia di Finanza, con l’Ordine dei Giornalisti, quest’ultima ancora da perfezionare.
Corsi di Laurea, docenti e ricercatori, personale tecnico-amministrativo, il punto di forza della Facoltà. “In questi primi mesi di intenso lavoro – afferma il prof. Feola – ho voluto un metodo partecipativo nella gestione della Facoltà”. Cammino che deve ancora completarsi. “Noi tutti stiamo lavorando affinché quel motore sia sempre più efficace e fornire così agli studenti una preparazione all’avanguardia nel processo di trasformazione in corso, in Italia come in Europa”.
Le lezioni si svolgono nel complesso di San Marcellino, nei pressi di via Mezzocannone. In attesa di acquisire l’intera struttura (e i tempi sembrano lunghi), Scienze Politiche “si accontenta”  di parte dell’edificio, lungo cui pur si estende una sede funzionale e confortevole. Un antico convento a pianta circolare riadattato alle esigenze universitarie, con tanto di giardini, porticati e un panorama da mozzare il fiato. La Facoltà dispone di una Biblioteca, aule per la didattica, laboratori informatici e linguistici, un servizio orientamento. Incrementati, da qualche tempo, gli spazi per gli studenti ed inaugurati gli sportelli di assistenza didattica ai CdL, questi ultimi ubicati al piano terra di via Rodinò. 
Paola Mantovano
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