Ad Agraria: “è in corso un totale rinnovamento dell’offerta formativa”

È uno dei Dipartimenti più attivi dell’Ateneo, nel 2018 ha conquistato il primo posto tra le Università italiane nel settore “Food Science & Technology” e il ventesimo in assoluto nella cosiddetta classifi ca di Shanghai che mette a confronto tutte le Università del mondo. Un bilancio di diversi milioni di euro, raddoppiato negli ultimi 4 anni, ed a nche un inaspettato Certifi cate of Excellence da Tripadvisor. Parliamo del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, diretto dal 2015 dal prof. Matteo Lorito. La struttura, con sede nella prestigiosa Reggia di Portici, si posiziona dal punto di vista scientifi co, su riferimento VQR, tra i primi tre Dipartimenti dell’Ateneo ed è performante anche per la didattica ma, come dichiara il Direttore, l’attenzione è rivolta sempre al miglioramento: “ad Agraria è in corso un totale rinnovamento dell’offerta formativa, lo scopo è quello di aumentare ulteriormente l’attrattività ed adeguarci alle esigenze in campo nazionale e internazionale. Tutti i Presidenti di Corso di Studio hanno avuto mandato per procedere in questa direzione, per l’anno accademico 2020-2021 avremo una proposta all’avanguardia”. Con le recenti attivazioni siete riusciti a coprire tutte le aree formative? “Il Dipartimento ha ampliato in maniera estremamente signifi cativa l’offerta formativa, diversifi candola su tutti i temi che riguardano l’agroalimentare. Oltre ai Corsi tradizionali, abbiamo attivato la Laurea Magistrale in Enologia, la Laurea Triennale in Gastronomia, e di recente è stato approvato il Corso di Laurea Professionalizzante in ‘Hospitality Management’, quest’ultimo partirà a settembre ed è incardinato nel Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni con un nostro signifi cativo contributo. Altra importante novità è il nuovo Corso di Laurea Magistrale in ‘Precis ion Livestock Farming’, anche in questo caso si parte a settembre. Si terrà in lingua inglese presso l’Azienda Agricola Sperimentale Regionale Improsta, alla quale partecipa l’Università Federico II. Accelerazione anche per il Polo museale con l’apertura del nuovo Museo Virtuale dell’Arte del Vino e della Vite. Tecnologie evolute mostrano ai visitatori modalità, informazioni e passaggi per ottenere un buon vino. Il museo sarà aperto anche nei fi ne settimana”. Una crescita così importante è supportata anche dall’aumento del numero di docenti? “Dal punto di vista didattico stiamo facendo un grosso sforzo, all’inizio del mio mandato eravamo 110 docenti, oggi ne siamo 140, con almeno il 20% di docenti giovani, frutto di un reclutamento che si è esteso in non meno di venti diversi settori scientifico-disciplinari, compresi i settori di base. Un incremento si è avuto anche per il personale Tecnico Amministrativo che è cresciuto del 10%, raggiungendo le 100 unità ed a breve, con un nuovo bando, inizieremo a stabilizzare anche operai stagionali per la nostra sede e per l’Orto Botanico di Napoli”. Trend positivo anche per la ricerca? “Si è messo in moto un meccanismo che sta dando buoni frutti. In questi ultimi anni sono stati vinti numerosi progetti su bandi competitivi, tra questi circa quindici Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN). Inoltre, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha scelto il nostro Dipartimento per l’installazione di un nuovo laboratorio dedicato all’agricoltura nello spazio. Hanno scelto e fi nanziano Portici invece di Bruxelles o Amsterdam. I lavori termineranno entro fi ne anno ed il nuovo laboratorio ospiterà esperimenti di produzione in condizioni controllate e di microgravità per defi nire dei protocolli di produzione da utilizzare nelle missioni spaziali. Senza dimenticare il nostro legame con il territorio, tant’è che la Regione Campania ci ha affi dato un progetto importante per sostenere il riconoscimento Unesco dell’arte del pizzaiolo napoletano. Uno dei PRIN che abbiamo, tra i più fi nanziati dalla Regione Campania (200 mila euro), è proprio sull’arte del pizzaiolo”. Tante buone prestazioni che favoriscono anche il sostegno dell’Ateneo? “Abbiamo risorse che vengono assegnate dall’Ateneo ai Dipartimenti con la massima trasparenza. Una volta i rapporti personali avevano un notevole peso, con il rettorato Manfredi è stato generato un algoritmo specifi co e tutti sappiamo perché il Dipartimento “x” ha avuto determinati punti organico o altro. Il tutto si basa su quanto il Dipartimento contribuisce alla premialità dell’Ateneo, da questo dato si determina una certa percentuale che viene poi utilizzata sulla ripartizione delle risorse. Noi, per esempio, abbiamo il 6,13% che è una buona percentuale che ci permette di fare tante cose”. Considera il suo Dipartimento un fi ore all’occhiello o si sta assistendo ad una crescita generale dell’Ateneo? “Questa evoluzione rispecchia lo sviluppo e la crescita che c’è stata nell’intero Ateneo. Da componente del Senato Accademico, prima come docente e poi in qualità di Direttore di Dipartimento, ho avuto modo di apprezzare come tutto l’Ateneo si stia muovendo in una direzione che va verso un equilibrato sostegno delle aree più forti ma anche di quelle in diffi coltà, con l’obiettivo di innalzare il livello di qualità generale”. Con quali Dipartimenti avete maggiori sinergie? “Collaboriamo molto con tutte le Scuole della Federico II. Naturalmente un rapporto più stretto c’è con il Dipartimento di Veterinaria che fa parte della nostra Scuola, ma lavoriamo bene anche con diversi Dipartimenti dell’area di Ingegneria e Scienze ed alcuni Dipartimenti di Medicina, essendo noi i coordinatori della Task Force sul Microbioma attivata alla Federico II e che prevede l’adesione di 14 Dipartimenti e circa 150 docenti”. Aumentata l’attenzione anche per le strutture, state recuperando numerosi spazi. “È un momento particolarmente felice in termini di interventi di ristrutturazione e di recupero dei beni monumentali che abbiamo in affi damento. L’Ateneo ci ha dato un grosso sostegno grazie anche ad un Uffi cio Tecnico oggi molto effi ciente. Di recente abbiamo recuperato il Galoppatoio monumentale, da spazio in disuso oggi è stato conferito al sistema congressuale della Federico I I ed è a disposizione per eventi, congressi e mostre. Ristrutturata anche la Corte della Reggia Borbonica ed il piano nobile della struttura. A breve si partirà con i lavori in altre quattro sale nelle quali saranno allocate le collezioni del Museo delle Scienze Agrarie che comprendono da verbali antichi a strumentazioni scientifi che abbastanza particolari”. Immatricolazioni e inserimento nel mondo del lavoro dei laureati… “Abbiamo avuto un incremento nelle immatricolazioni, seppure in maniera controllata, per ovvia limitazione di spazi. Gli sbocchi occupazionali sono molto buoni, ad esempio per gli Agronomi abbiamo richieste di aziende importanti ed entro i tre anni dalla laurea sono tutti inseriti nel mondo del lavoro. Per Scienze Gastronomiche, siamo solo al secondo semestre del primo anno ed abbiamo già numerose richieste dalle aziende”
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