Ritorna l’Open Day ad Architettura, la manifestazione che da 4 anni organizza il Dipartimento per informare gli studenti circa l’offerta formativa, i servizi, le prospettive di lavoro per coloro i quali si immatricoleranno a Palazzo Gravina. Appuntamento il 14 e 15 febbraio. “Le iniziative – dice il prof. Mario Losasso, Direttore del Dipartimento
– si svolgeranno nelle sedi di via Forno Vecchio e di Palazzo Gravina. Accoglieremo alcune centinaia di ragazzi e ragazze, con l’aiuto dei nostri studenti, che svolgeranno il ruolo di guide e saranno a disposizione per informazioni e consigli. Sono previste anche simulazioni di lezioni in alcuni ambiti tra i più gettonati ed accattivanti. Condurremo i nostri ospiti a visitare i laboratori della didattica e della ricerca, quello di Tecnologie per l’ambiente costruito, di Informatica e tutti gli altri. I ragazzi avranno, inoltre, l’opportunità di osservare come funzionano alcuni strumenti che abbiamo qui in Dipartimento. Per esempio: droni, stampanti tridimensionali, termocamere”. Per sintetizzare fino a che punto creda nella utilità della manifestazione, il prof. Losasso racconta un aneddoto personale: “Da ragazzo mi ero immatricolato a Medicina. Cambiai idea perché mi portarono ad ascoltare una lezione sulle sette meraviglie del mondo antico in Storia dell’architettura. La teneva il professore Francesco Starace, che è andato in pensione da poco e che ancora oggi, quando mi incontra, mi ricorda che sono diventato architetto per merito suo.
Intendo dire che a 18 o 19 anni non è sempre facile trovare immediatamente la propria strada. Può capitare di immatricolarsi ad un Corso di Studi che non è quello della propria vocazione sulla base di tradizioni familiari, informazioni imprecise o altro. La speranza è che l’Open Day possa aiutare i giovani che verranno a trovarci a fare chiarezza ed a capire se davvero Architettura è la loro strada. Ci fa piacere che ci sia sempre interesse nei confronti della nostra offerta formativa – noi della Federico II siamo tra le sei sedi italiane che non hanno registrato
un calo delle domande di immatricolazioni negli ultimi anni – e ci fa ancora più piacere che chi si immatricola lo faccia a ragion veduta, consapevole delle caratteristiche del percorso formativo che va ad intraprendere e dell’impegno richiesto”. Si programma, intanto, l’offerta formativa per il prossimo anno accademico. Anticipa il prof. Losasso: “Il numero degli immatricolati resterà invariato. Duecentocinquanta posti per la laurea quinquennale, duecento per Scienze dell’architettura e cento per Urbanistica. Non ci saranno novità relativamente ai Corsi di Studio, ma abbiamo intenzione di proporre all’Ateneo l’attivazione di due o tre Master di secondo livello, destinati a chi abbia compiuto il percorso di studi quinquennale”. Sul fronte dei servizi e del miglioramento delle strutture, segna ancora il passo la realizzazione della prevista nuova Aula Magna a Palazzo Gravina. Gli Uffici tecnici dell’Ateneo hanno recepito da tempo il progetto preparato da Architettura, ma l’iter burocratico, che prevede la necessità di acquisire vari permessi prima di avviare il cantiere, non è ancora concluso. La nuova Aula Magna sarà realizzata attingendo ad un finanziamento di 600 mila euro. Sempre nella sede storica del Dipartimento, si attende
l’impermeabilizzazione di due aule, che potrebbero così essere recuperate alle esigenze della didattica. “Ho un finanziamento – riferisce il prof. Losasso – pari a 150 mila euro. Sono pervenute qualcosa come 200 manifestazioni di interesse da parte di imprese che si propongono per l’intervento”. Tempi molto più brevi richiederà l’allestimento di un nuovo spazio per gli studenti al piano terra: sedie, tavolini e attacchi per il computer
che consentiranno di studiare tra un corso e l’altro. “Nella medesima ottica di migliorare ancora la vivibilità di Architettura per chi la frequenta – conclude il Direttore del Dipartimento – ci accingiamo a rendere disponibili due aule attualmente inutilizzate nella sede di via Tarsia. Servono solo una pitturata ed una risistemazione, non credo che ci vorrà molto”.
– si svolgeranno nelle sedi di via Forno Vecchio e di Palazzo Gravina. Accoglieremo alcune centinaia di ragazzi e ragazze, con l’aiuto dei nostri studenti, che svolgeranno il ruolo di guide e saranno a disposizione per informazioni e consigli. Sono previste anche simulazioni di lezioni in alcuni ambiti tra i più gettonati ed accattivanti. Condurremo i nostri ospiti a visitare i laboratori della didattica e della ricerca, quello di Tecnologie per l’ambiente costruito, di Informatica e tutti gli altri. I ragazzi avranno, inoltre, l’opportunità di osservare come funzionano alcuni strumenti che abbiamo qui in Dipartimento. Per esempio: droni, stampanti tridimensionali, termocamere”. Per sintetizzare fino a che punto creda nella utilità della manifestazione, il prof. Losasso racconta un aneddoto personale: “Da ragazzo mi ero immatricolato a Medicina. Cambiai idea perché mi portarono ad ascoltare una lezione sulle sette meraviglie del mondo antico in Storia dell’architettura. La teneva il professore Francesco Starace, che è andato in pensione da poco e che ancora oggi, quando mi incontra, mi ricorda che sono diventato architetto per merito suo.
Intendo dire che a 18 o 19 anni non è sempre facile trovare immediatamente la propria strada. Può capitare di immatricolarsi ad un Corso di Studi che non è quello della propria vocazione sulla base di tradizioni familiari, informazioni imprecise o altro. La speranza è che l’Open Day possa aiutare i giovani che verranno a trovarci a fare chiarezza ed a capire se davvero Architettura è la loro strada. Ci fa piacere che ci sia sempre interesse nei confronti della nostra offerta formativa – noi della Federico II siamo tra le sei sedi italiane che non hanno registrato
un calo delle domande di immatricolazioni negli ultimi anni – e ci fa ancora più piacere che chi si immatricola lo faccia a ragion veduta, consapevole delle caratteristiche del percorso formativo che va ad intraprendere e dell’impegno richiesto”. Si programma, intanto, l’offerta formativa per il prossimo anno accademico. Anticipa il prof. Losasso: “Il numero degli immatricolati resterà invariato. Duecentocinquanta posti per la laurea quinquennale, duecento per Scienze dell’architettura e cento per Urbanistica. Non ci saranno novità relativamente ai Corsi di Studio, ma abbiamo intenzione di proporre all’Ateneo l’attivazione di due o tre Master di secondo livello, destinati a chi abbia compiuto il percorso di studi quinquennale”. Sul fronte dei servizi e del miglioramento delle strutture, segna ancora il passo la realizzazione della prevista nuova Aula Magna a Palazzo Gravina. Gli Uffici tecnici dell’Ateneo hanno recepito da tempo il progetto preparato da Architettura, ma l’iter burocratico, che prevede la necessità di acquisire vari permessi prima di avviare il cantiere, non è ancora concluso. La nuova Aula Magna sarà realizzata attingendo ad un finanziamento di 600 mila euro. Sempre nella sede storica del Dipartimento, si attende
l’impermeabilizzazione di due aule, che potrebbero così essere recuperate alle esigenze della didattica. “Ho un finanziamento – riferisce il prof. Losasso – pari a 150 mila euro. Sono pervenute qualcosa come 200 manifestazioni di interesse da parte di imprese che si propongono per l’intervento”. Tempi molto più brevi richiederà l’allestimento di un nuovo spazio per gli studenti al piano terra: sedie, tavolini e attacchi per il computer
che consentiranno di studiare tra un corso e l’altro. “Nella medesima ottica di migliorare ancora la vivibilità di Architettura per chi la frequenta – conclude il Direttore del Dipartimento – ci accingiamo a rendere disponibili due aule attualmente inutilizzate nella sede di via Tarsia. Servono solo una pitturata ed una risistemazione, non credo che ci vorrà molto”.