Ad Ingegneria solo se “volete studiare veramente”

“Siete in un momento della vostra vita in cui se fate una scelta sbagliata aprite o chiudete una porta e non avrete la possibilità di tornare indietro. Quindi pensateci bene prima di iscrivervi ad Ingegneria. Vi consiglio di iscrivervi a questa Facoltà solo se volete studiare veramente”. L’ammonimento del prof. Luigi Verolino, delegato all’orientamento di Ingegneria Federico II, ai tantissimi studenti presenti. “Da noi -ha aggiunto- si  iscrivono circa 3000 studenti l’anno, ma solo 800 si laureano”. Conferma la prof.ssa Adriana Brancaccio, delegata all’orientamento di Ingegneria SUN, però aggiunge,  per rincuorare gli studenti presenti, “non è detto che se la matematica non vi è piaciuta fino ad oggi non vi possa piacere dopo. Tutti, se hanno uno scatto di apertura mentale, possono capire ed amare la matematica”. Prima di scegliere quale seguire tra i tanti Corsi di laurea in Ingegneria proposti dai vari Atenei, bisogna allora stabilire quali sono le proprie capacità. “Vi dovete prima chiedere se volete fare l’ingegnere, poi se siete capaci di fare l’ingegnere e solo alla fine quale tipo di Ingegneria vi interessa”, specifica Verolino. Essenziali, sono allora i test di valutazione iniziali il cui superamento, da quest’anno, è diventato vincolante per poter sostenere l’esame di Analisi I. “Prima di iscrivervi- suggerisce la prof.ssa Brancaccio – vi consiglio di svolgere i test di autovalutazione che potete trovare sul sito www.cisia.it. E’ un buon esercizio per rendervi conto delle capacità minime che vengono richieste ad Ingegneria”. Fin dal 1811 i primi studenti di Ingegneria dovevano sostenere una sorta di test  basato su prove di matematica, fisica, logica, comprensione verbale, chimica e disegno tecnico. “Questi test sono essenziali- aggiunge Verolino- per far sì che chi veramente è capace e si laurea in Ingegneria possa trovare facilmente lavoro”. E le statistiche nazionali dell’Istat presentate durante l’incontro sono davvero incoraggianti se circa il 92% degli ingegneri trova lavoro in pochi mesi. Il Preside della Facoltà di Ingegneria Parthenope, prof. Alberto Carotenuto, ricorda però che “non bisogna pensare solo alle possibilità di lavoro, ma a quanto realmente si è appassionati alla materia perché non si può svolgere per tutta la vita un lavoro che non piace e per cui non si è portati”.
Gli studenti potranno, comunque, scegliere tra ben 17 Corsi di Laurea di Ingegneria alla Federico II, sei alla Parthenope, altrettanti alla Sun.  Alle  domande provenienti dagli studenti sui vari corsi di laurea, i docenti invitano a consultare i siti e puntano, invece, sulle specificità di ogni Ateneo.
“Sicuramente alla Federico II- evidenzia il Preside Carotenuto- ci sono corsi di laurea che da noi non troverete, ma il vantaggio di iscriversi ad una Facoltà più piccola, con circa 300 iscritti l’anno, sta nel fatto di essere seguiti da vicino, di poter disporre più strumenti”. Alla Parthenope sono attivi Laboratori di Ingegneria civile, elettronica, aerospaziale, di scienze e tecnologie dei materiali e sui campi elettromagnetici. “Bisogna inoltre considerare la disposizione sul territorio- spiega il Preside-. La Federico II è presente sulla zona occidentale di Napoli, la Sun nella periferia con la sua sede ad Aversa e noi nella zona orientale di Napoli con la nuova sede, inaugurata il 24 settembre, al Centro Direzionale, dove ci sono spazi e laboratori pensati esclusivamente per la Facoltà”. E in una Facoltà in cui la frequenza ai corsi è essenziale bisogna tener conto anche della dislocazione logistica. “Seguire è fondamentale perché il libro a volte è ostico mentre il docente  permette di capire più velocemente gli argomenti- aggiunge Carotenuto- I nostri corsi sono organizzati in maniera molto schematica: ci sono i precorsi per compensare le lacune evidenziate dai test, poi dopo 13 settimane di lezione c’è una finestra di 10 settimane per svolgere gli esami, altre 13 settimane di corsi e altre 10 settimane per gli esami. Per noi è essenziale che durante i corsi non si svolgano esami ”.
Presso la Seconda Università, come per le altre Facoltà, gli studenti si troveranno di fronte ad un primo anno comune in cui si affrontano le materie di base – matematica, fisica, chimica, informatica, geometria- ma in questo Ateneo la differenza sta nei corsi professionalizzanti: “dopo il primo anno, gli studenti possono scegliere se seguire un indirizzo generale, in cui vengono privilegiate la matematica e la fisica, o un indirizzo professionalizzante, con materie più applicative – spiega la prof.ssa Brancaccio- Non tutti i corsi di Ingegneria hanno però un indirizzo professionalizzante ed inoltre chi sceglie questo percorso per poter accedere ad una magistrale deve sostenere delle prove di matematica e fisica per compensare le carenze”.
Un’avvertenza ancora dal Preside Carotenuto: “anche se tutte le lauree triennali dovrebbero essere spendibili sul mercato del lavoro, in realtà  è così solo per le ingegnerie civili, dove un laureato triennale può diventare, ad esempio, direttore di cantiere. Per gli altri è essenziale conseguire la laurea quinquennale”.
“Ma quanto è importante l’abilità nel disegno tecnico?”, chiede, dunque, uno studente dal pubblico. “Non tutti i Corsi di laurea richiedono quest’abilità- risponde il Preside Carotenuto- ma è essenziale per i corsi di laurea in Ingegneria Civile, Industriale e Edile e Architettura”.
(Va. Or.)
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