Ad un anno dalla laurea il 60% lavora

“Il tempo per studiare è scarso e gli appelli arrivano all’improvviso. È importante non restare indietro e laurearsi nei tempi. Il mercato del lavoro non cerca laureati fuori corso, soprattutto in un contesto dall’economia debole. Gli esami e il tempo impiegato a sostenerli sono indicativi dell’impegno e della capacità organizzativa di una persona”, sottolinea il Preside della Facoltà Vincenzo Maggioni. 
I test di valutazione verranno utilizzati in futuro per svolgere attività di orientamento presso le scuole, ma: “bisogna alzare il livello; recuperare delle carenze all’università è difficile e i corsi di sostegno da soli non risolvono problemi strutturali”, insiste ancora il Preside che elenca i tre strumenti fondamentali nella vita: la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica. “Molti esami prevedono strumenti quantitativi, chi è debole cade presto. Venite qui se avete vocazione e interesse per le imprese e il mercato e non perché non siete stati ammessi a Medicina”.
Sbocchi occupazionali. La Facoltà attribuisce molta importanza all’esperienza sul campo. Negli anni sono aumentate le convenzioni esterne, attivando procedure di collocamento al lavoro con banche e grandi imprese, anche in aree lontane dalla Campania.  “I dati recenti evidenziano che il 60% dei nostri laureati, ad un anno dalla laurea, trova impiego”, fa notare il Preside. 
I punti di forza di Economia Sun. “Siamo una Facoltà giovane, la politica di inserimento dei ricercatori condotta in questi anni ha abbassato notevolmente l’età media del personale docente”; “le nostre strutture offrono diversi servizi: punto ristoro, wi-fi, abbonamenti ai cataloghi bibliografici telematici” (all’atto dell’immatricolazione gli studenti riceveranno una carta magnetica, con la quale pagare alcuni servizi, ad esempio le fotocopie, attingendo da un conto centralizzato). 
Una nota di rammarico: la percentuale troppo alta di studenti che non prosegue gli studi magistrali a Capua, “recandosi, a volte, in Facoltà che non ci convincono e non, magari, in Atenei privati che offrono servizi migliori a chi può pagare, sebbene il confronto culturale con queste realtà non ci abbia mai visti soccombere”. Ad esempio, in una recente competizione di Marketing, due studentesse della Facoltà hanno sbaragliato la concorrenza aggiudicandosi la vittoria su studenti di altre Università, anche prestigiose. “Per questo invito a non farsi prendere dal provincialismo nel privilegiare Corsi fuori regione”, conclude il Preside.
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