Agraria, proseguono i lavori della nuova sede presso le ex Officine Fior

Nel giro di pochi mesi l’aspetto di via Arturo Consiglio a Ercolano è cambiato. Percorrendola si nota che dove prima c’era un muro oggi c’è un ampio spazio aperto sul mare. Il muro di ieri era la facciata di un fabbricato abbattuto nell’ambito della realizzazione della nuova sede della Facoltà di Agraria, presso le ex Officine Fiore, al confine tra Portici ed Ercolano. La differenza tra il prima e il dopo è sorprendente, e il prof. Alessandro Santini, ex Preside di Agraria, l’ha sottolineata ai colleghi durante il Consiglio di Facoltà dello scorso 24 settembre. A lui è toccato il compito di relazionare sullo stato di avanzamento dei lavori, illustrando nei dettagli quanto è già stato fatto e quanto resta da fare, servendosi anche di foto scattate al cantiere. Il Preside, prof. Paolo Masi, si dice pronto a scommettere sul trasloco a novembre del prossimo anno, secondo i tempi stabiliti. “C’è sempre qualcuno un po’ scettico, perciò ho ritenuto opportuno rendere noti nel primo Consiglio di Facoltà successivo alla pausa estiva i progressi realizzati finora. È stato completato il rustico, adesso si tratta di lavorare all’interno, e se si continua con questi ritmi i tempi di consegna dovrebbero essere rispettati. Il prof. Santini ha tenuto la relazione sullo stato di avanzamento dei lavori perché è lui che segue da vicino il cammino del progetto. Fu lui ad avviarlo prendendo i primi contatti e percorrendo tutte le tappe necessarie, così la Facoltà gli ha delegato il compito di continuare a seguire le operazioni relative alla nuova sede. Se lo è accollato con grande dedizione”. 
Alessandro Santini, che per sei anni è stato alla guida della Facoltà, conosce a fondo le problematiche legate alla presenza delle sue strutture nella Reggia di Portici. La sua elezione coincide con una fase delicata della storia di Agraria: era il periodo in cui si parlava di un trasferimento a Scampia, sulla base di un accordo di programma tra Regione, Università Federico II, Comune di Napoli e Ministero dell’Università. “Il territorio era contrario”, racconta, “tra la Facoltà e la città di Portici esiste un legame molto forte. L’attuale sindaco, Enzo Cuomo, fu tra i protagonisti di un movimento che si batté per evitare il trasferimento. Si doveva trovare una soluzione diversa, l’unica era individuare una sede idonea ad ospitare i laboratori non compatibili con la natura della Reggia borbonica. La nostra Facoltà ha sempre cercato di mantenere l’integrità del monumento, in un certo senso ne siamo stati anche i custodi, ma c’erano delle oggettive difficoltà a svolgere determinate attività didattico-scientifiche nei suoi locali. La Provincia, che è proprietaria del sito reale, commissionò alla Sovrintendenza uno studio di fattibilità per il suo utilizzo, e dopo la pubblicazione di quello studio ci mettemmo alla ricerca di nuovi spazi”. Il professore ricorda a memoria le date importanti: il progetto è stato avviato nel 2002, con l’individuazione dei luoghi nelle ex Officine Fiore; l’approvazione del progetto definitivo è del 2007; il progetto esecutivo è stato presentato nel 2008. “Il cantiere è stato aperto nel dicembre 2008. Oggi il rustico è finito e si sta iniziando a lavorare sugli ambienti interni. L’impresa cui sono stati affidati i lavori, la Firema, si sta impegnando al massimo per la trasformazione delle Officine Fiore dall’impiego industriale a quello universitario, attraverso l’abbattimento del 60% della struttura preesistente. E’ sotto gli occhi di tutti sia la rapidità con cui si sta procedendo, sia il risultato di riqualificazione della zona con l’apertura verso il mare. Un quadro inusuale per il contesto in cui viviamo”. Presso la nuova sede si svolgerà la didattica di secondo livello e quella dei Corsi specialistici e post lauream. Vi troveranno posto i laboratori di tipo “invasivo” e in più vi saranno allocati i CNR campani che riguardano l’agricoltura. Questi ultimi occuperanno circa 5.000 metri quadrati coperti dei complessivi 20.000 di estensione del sito. In tutto ci saranno una settantina di laboratori di varie dimensioni e 140 ambienti tra studi e biblioteche. Il progetto prevede anche la ristrutturazione di una palazzina dell’Ottocento e delle vetrerie della fabbrica, che ospiteranno laboratori e un bar. “In questo modo ci muoviamo verso il necessario sviluppo”, conclude il prof. Santini, “senza però recidere il legame con il sito Borbonico, che è tradizionalmente la sede della Facoltà di Agraria. Contemporaneamente preserviamo la Reggia e contribuiamo a riqualificare la fascia costiera. I sindaci di Portici ed Ercolano stanno premendo per ottenere la fermata della nuova metropolitana in prossimità del polo scientifico”. 
Sara Pepe
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