Al voto il 7 e 8 maggio per il Senato Accademico

Mentre andiamo in stampa, vengono presentate le candidature per le elezioni dei componenti del Senato Accademico della Federico II, che si terranno il 7 e l’8 maggio. Sono da eleggere: otto direttori di Dipartimento, sedici appartenenti alle categorie di professori ordinari, associati e ricercatori, e quattro rappresentanti del personale tecnico amministrativo e dirigenziale. La nuova rappresentanza resterà in carica per il quadriennio 2012/2016. Tra i primi nomi: per gli ordinari, il prof. Angelo Chianese, 59 anni, napoletano, ordinario di Fondamenti di Informatica e Basi di dati a Ingegneria. “Se qualcuno dovesse chiedermi un contributo, sono a disposizione – si sbilancia il professore – Forse, in questo momento, collaborare è un dovere di tutti”. Tre i nomi per gli associati indicati dal CoNPAss (Coordinamento Nazionale Professori Associati): sono i professori Umberto Caturano, docente di Tecnologia dell’Architettura per l’area Architettura; Cesare Formisano, di Chirurgia Generale per l’area delle Scienze Mediche, referente del CoNPAss per la Scuola di Medicina federiciana; Antonino Squillace, di Tecnologie e Sistemi di Lavorazione per l’area dell’Ingegneria. Secondo Caturano, impegnato come responsabile per la qualità nelle procedure AVA (Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento) ad Architettura, nonché socio fondatore e Presidente del CoNPAss, “ci sono da affrontare due ordini di emergenze”. “Prima di tutto, – spiega – dovremmo cercare di introdurre le buone pratiche, diffuse negli altri mega Atenei, relative alla trasparenza, alla condivisione dei problemi, alla pubblicazione degli atti, allo scopo di migliorare la governance secondo quanto stabilito dalle leggi”. In seconda battuta, c’è da fare i conti con il “decremento delle iscrizioni che ha colpito le Università del Sud, e il reclutamento dei giovani”. Il rischio è che “l’Università diventi una scuola di avviamento al lavoro piuttosto che un luogo di formazione e ricerca libera. Dobbiamo rimboccarci le maniche e recuperare gli spazi”. La categoria dei ricercatori, intanto, cerca di esprimere candidature in diverse aree dell’Ateneo. Al momento, i favoriti sembrano essere: Alessandro Pezzella del Dipartimento di Scienze Chimiche, Bruno Catalanotti di Farmacia e Roberto Fasanelli di Sociologia. “Anche con l’applicazione della Legge Gelmini, il Senato resta un organo fondamentale in quanto si occupa di tutti i regolamenti, – afferma il dott. Catalanotti, ricercatore dal 2004 nel settore della Chimica Farmaceutica, che ha già fatto parte della Commissione Statuto – è un organo prettamente politico, aperto al dialogo, che prescinde dalla categoria di appartenenza dei rappresentanti, e tra i suoi primi compiti avrà quello di legiferare sugli aspetti quotidiani dell’Ateneo che vanno rivisti, in primis quello relativo alla trasparenza. Al momento, è una delle esigenze più sentite”. Un’altra questione scottante è l’attribuzione degli scatti di anzianità: “Dobbiamo lavorare per trovare quei giusti meccanismi per cui tutte le persone valutate positivamente ricevano incentivi, avendo a cuore quello che è il destino dell’intero Ateneo e non dei singoli”. Per poi passare, fin da ora, ad un’eventuale revisione dello Statuto. “In riferimento alla nomina del Consiglio di Amministrazione, prevista dal Senato di concerto col Rettore, potremmo, secondo il mio parere, tornare alla formula precedente per cui non c’era bisogno dell’intervento del Rettore”, conclude Catalanotti.
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