“Il mio primo pensiero va a chi mi ha preceduto, prima come Preside poi come Direttore, il prof. Raffaele Santamaria, che continua ad essere la stella polare del nostro Dipartimento”, afferma il prof. Giorgio Budillon, eletto nel mese di luglio alla direzione di Scienze e Tecnologie. Al prof. Santamaria, recentemente scomparso, verrà intitolata la sala riunioni del Dipartimento, in una cerimonia, prevista per fine settembre, a cui parteciperanno le istituzioni accademiche e la famiglia: “Atto non solo dovuto, ma molto sentito e voluto da tutti i colleghi”, commenta Budillon. Già vice Direttore dal 2013, Budillon,
docente di Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera, ha ricoperto diversi incarichi istituzionali anche in altri Atenei – tra cui quello di membro dei Collegi dei docenti dei Dottorati in ‘Scienze Ambientali: AmbienteMarino e Risorse’ (Università di Messina), in ‘Scienze Polari’ (Università di Siena), in ‘Scienze del Mare, della Terra e del Clima’, in ‘Scienze applicate al mare, all’ambiente e al territorio’, in ‘Fenomeni e Rischi Ambientali’. Al centro della sua attività da Direttore ci saranno gli studenti, annuncia, con un focus particolare sul miglioramento e potenziamento dell’offerta didattica. “Abbiamo un’offerta didattica che si può definire focalizzata sulle scienze nautiche, aeronautiche e meteoceanografiche, e su questa falsa riga daremo un’enfasi a queste materie non solo nelle Magistrali, ma anche nella Triennale. Inoltre, per completare quello che è un percorso che inizia nella Triennale di Scienze Nautiche, Aeronautiche e Meteo-Oceanografiche, da quest’anno è stato attivato il Master di II Livello in Meteorologia e Oceanografia in collaborazione con l’Università del Salento”. Il Master, aperto a laureati di diverse discipline scientifiche, rilascia agli studenti che supereranno l’esame finale la certificazione con punteggio in centodecimi e l’attestato di meteorologo ai sensi dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale. Attenzione anche alla laurea in Biologia, “dove focalizzeremo i nostri sforzi, in particolare per il II livello, in termini di nuove docenze, quindi per un potenziamento dell’organico. Lo stesso discorso vale per Informatica, che necessita di maggiori risorse di personale, anche in considerazione di iniziative nate in collaborazione con il mondo esterno, come quelle con la Apple”. Tra gli obiettivi del mandato del prof. Budillon anche il potenziamento dei fondi per la ricerca, attraverso progetti di Ateneo pensati per facilitare l’accesso ai finanziamenti. Anche se si tratta di un sistema duro e competitivo, che dà poco spazio ai ricercatori, non mancano già le
punte di eccellenza nella ricerca all’interno del Dipartimento, come ricorda Budillon citando due progetti tra tutti: “Il progetto Antartide, al quale l’Ateneo e il Dipartimento stanno partecipando dagli anni ’80, con gruppi di ricerca che si alternano ogni due anni, per studi oceanografici e meteorologici nel mare di Ros, in Antartide. In collaborazione con Stati Uniti, Canada e Nuova Zelanda, il programma prevede lo studio delle proprietà fisico-chimiche e dinamiche del mare in punti nevralgici, per valutare le variazioni climatiche”. Altra ecellenza è il progetto Rosetta: “condotto dalla prof.ssa Alessandra Rotundi e che ha visto la partecipazione del suo gruppo di ricerca ad una missione internazionale per lo studio della composizione di una cometa”.
Valentina Orellana
docente di Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera, ha ricoperto diversi incarichi istituzionali anche in altri Atenei – tra cui quello di membro dei Collegi dei docenti dei Dottorati in ‘Scienze Ambientali: AmbienteMarino e Risorse’ (Università di Messina), in ‘Scienze Polari’ (Università di Siena), in ‘Scienze del Mare, della Terra e del Clima’, in ‘Scienze applicate al mare, all’ambiente e al territorio’, in ‘Fenomeni e Rischi Ambientali’. Al centro della sua attività da Direttore ci saranno gli studenti, annuncia, con un focus particolare sul miglioramento e potenziamento dell’offerta didattica. “Abbiamo un’offerta didattica che si può definire focalizzata sulle scienze nautiche, aeronautiche e meteoceanografiche, e su questa falsa riga daremo un’enfasi a queste materie non solo nelle Magistrali, ma anche nella Triennale. Inoltre, per completare quello che è un percorso che inizia nella Triennale di Scienze Nautiche, Aeronautiche e Meteo-Oceanografiche, da quest’anno è stato attivato il Master di II Livello in Meteorologia e Oceanografia in collaborazione con l’Università del Salento”. Il Master, aperto a laureati di diverse discipline scientifiche, rilascia agli studenti che supereranno l’esame finale la certificazione con punteggio in centodecimi e l’attestato di meteorologo ai sensi dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale. Attenzione anche alla laurea in Biologia, “dove focalizzeremo i nostri sforzi, in particolare per il II livello, in termini di nuove docenze, quindi per un potenziamento dell’organico. Lo stesso discorso vale per Informatica, che necessita di maggiori risorse di personale, anche in considerazione di iniziative nate in collaborazione con il mondo esterno, come quelle con la Apple”. Tra gli obiettivi del mandato del prof. Budillon anche il potenziamento dei fondi per la ricerca, attraverso progetti di Ateneo pensati per facilitare l’accesso ai finanziamenti. Anche se si tratta di un sistema duro e competitivo, che dà poco spazio ai ricercatori, non mancano già le
punte di eccellenza nella ricerca all’interno del Dipartimento, come ricorda Budillon citando due progetti tra tutti: “Il progetto Antartide, al quale l’Ateneo e il Dipartimento stanno partecipando dagli anni ’80, con gruppi di ricerca che si alternano ogni due anni, per studi oceanografici e meteorologici nel mare di Ros, in Antartide. In collaborazione con Stati Uniti, Canada e Nuova Zelanda, il programma prevede lo studio delle proprietà fisico-chimiche e dinamiche del mare in punti nevralgici, per valutare le variazioni climatiche”. Altra ecellenza è il progetto Rosetta: “condotto dalla prof.ssa Alessandra Rotundi e che ha visto la partecipazione del suo gruppo di ricerca ad una missione internazionale per lo studio della composizione di una cometa”.
Valentina Orellana