Alla Seconda Università saranno attivati entro l’estate i nuovi Dipartimenti che si occuperanno di didattica e ricerca, come definito dal nuovo Statuto di Ateneo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 marzo. Secondo un cronoprogramma presentato dal Rettore Francesco Rossi, entro fine maggio si dovrebbe andare al voto per Consiglio di Amministrazione e Senato Accademico e, quindi, entro giugno votare per gli organi dei Dipartimenti (Direttore, Consiglio, Giunta).
“La pubblicazione dello Statuto ha dato il via ai lavori in maniera ufficiale – commenta il Preside di Studi Politici Gianmaria Piccinelli – Tutti ci aspettiamo di avere i Dipartimenti operativi entro l’estate”. “Per quanto ci riguarda – annuncia – avremo un’unica struttura di riferimento. Questa prenderà il nome di Dipartimento di Studi Politici sia per stabilire una continuità con la Facoltà e con la vecchia Scuola Jean Monnet, sia per dare il senso di un allargamento delle tematiche da noi trattate e che, oggi, guardano anche oltre l’Europa e il Mediterraneo”.
Due i Dipartimenti del Polo Scientifico di via Vivaldi a Caserta. Uno “raggrupperà le scienze ambientali, scienze farmaceutiche, scienze biologiche e biotecnologiche, con circa 70 docenti, e con una collaborazione anche con i Dipartimenti biomedici di Sant’Andrea delle Dame”, informa il Preside di Scienze del Farmaco Paolo Pedone. L’altro – spiega il Preside di Scienze Augusto Parente – “unirà matematica e fisica, continuando la gloriosa tradizione della Facoltà di Scienze”. Le relazioni tra i due nuovi Dipartimenti rimarranno, comunque, molto strette. Sottolinea Pedone: “continueremo ad avvalerci dei nostri colleghi di matematica e fisica per l’insegnamento delle materie di base. Si tratta di un processo piuttosto innovativo e che darà una forza maggiore alle nuove strutture che si creeranno. Si potrà sviluppare una grande sinergia tra tutte le bioscienze. Nella nostra offerta didattica salta subito all’occhio la complementarietà tra i vari Corsi di Laurea, quindi pensiamo solo agli esami a scelta che possono essere messi a disposizione con un unico Dipartimento”.
Ad Economia “convergeremo verso un unico Dipartimento – spiega la Preside Clelia Mazzoni – Per una migliore organizzazione sia della didattica che della ricerca, verrà articolato in quattro sottosezioni: giuridica, economica-generale, aziendale, statistico-matematica”.
“Noi avremo un unico Dipartimento che si identifica con la Facoltà – anticipa anche la Preside di Lettere Rosanna Cioffi – Ancora non abbiamo deciso il nome, ma sicuramente questo rispecchierà in maniera unitaria tutte le anime e i settori scientifici, dalle lettere ai beni culturali”.
Indolore anche l’adeguamento alla riforma per Giurisprudenza. “I nostri due attuali Dipartimenti si fonderanno in un unico Dipartimento di Giurisprudenza Sarà un cambiamento solo formale. Naturalmente ci sarà un momento di transizione tra la nuova e la vecchia organizzazione, che si concluderà entro il prossimo anno”, dice il Preside Lorenzo Chieffi. Il lavoro è più complesso in Facoltà come Ingegneria e Giurisprudenza, dalle quali nasceranno anche delle Scuole per coordinare i vari Dipartimenti.
“Lo Statuto permetterà una progressiva attivazione di nove Dipartimenti, dai sedici attualmente esistenti. Alcuni manterranno invariata la loro struttura, altri verranno aggregati. Nascerà, inoltre, una Scuola con le funzioni di coordinamento e razionalizzazione dell’attività didattica”, illustra il Preside di Medicina Giuseppe Paolisso. La Scuola, oltre ad essere punto di raccordo tra Dipartimenti che gestirà i servizi comuni per lo svolgimento delle attività didattiche, dovrà anche coordinare le attività di assistenza sanitaria, “secondo le modalità e nei limiti concertati con l’amministrazione regionale e l’azienda ospedaliera universitaria (A.O.U.), garantendo la inscindibilità delle funzioni assistenziali da quelle di insegnamento e di ricerca”, come cita lo Statuto. La Scuola avrà come organi un Presidente eletto, un Consiglio e una Commissione paritetica docenti-studenti. Il Consiglio sarà formato dai Direttori dei Dipartimenti; da una rappresentanza elettiva degli studenti; dai Presidenti dei Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia; dal Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria; da cinque rappresentanti tra i Presidenti degli altri Corsi di Laurea e Laurea Magistrale afferenti alla Scuola; da un coordinatore dei dottorati attivi nei Dipartimenti; da tre rappresentanti dei Direttori delle Scuole di Specializzazione, di cui uno di area medica, uno di area chirurgica e uno dell’area dei servizi; da cinque rappresentanti di Direttori universitari dei Dipartimenti assistenziali ad attività integrata (DAI) dell’A.O.U. di riferimento; da sei rappresentanti tra i docenti afferenti alle giunte dei Dipartimenti della Scuola scelti con modalità determinate dal regolamento elettorale, di cui un professore di prima fascia, due professori di seconda fascia e tre ricercatori a tempo indeterminato e/o a tempo determinato. “Sarà un passaggio difficile – commenta Paolisso – perché se questa riforma può andar bene per Facoltà più piccole, in una realtà complessa come quella di Medicina riporta molti punti negativi, ad esempio per quanto riguarda la riduzione di punti di rappresentanza per i ricercatori”.
Valentina Orellana
“La pubblicazione dello Statuto ha dato il via ai lavori in maniera ufficiale – commenta il Preside di Studi Politici Gianmaria Piccinelli – Tutti ci aspettiamo di avere i Dipartimenti operativi entro l’estate”. “Per quanto ci riguarda – annuncia – avremo un’unica struttura di riferimento. Questa prenderà il nome di Dipartimento di Studi Politici sia per stabilire una continuità con la Facoltà e con la vecchia Scuola Jean Monnet, sia per dare il senso di un allargamento delle tematiche da noi trattate e che, oggi, guardano anche oltre l’Europa e il Mediterraneo”.
Due i Dipartimenti del Polo Scientifico di via Vivaldi a Caserta. Uno “raggrupperà le scienze ambientali, scienze farmaceutiche, scienze biologiche e biotecnologiche, con circa 70 docenti, e con una collaborazione anche con i Dipartimenti biomedici di Sant’Andrea delle Dame”, informa il Preside di Scienze del Farmaco Paolo Pedone. L’altro – spiega il Preside di Scienze Augusto Parente – “unirà matematica e fisica, continuando la gloriosa tradizione della Facoltà di Scienze”. Le relazioni tra i due nuovi Dipartimenti rimarranno, comunque, molto strette. Sottolinea Pedone: “continueremo ad avvalerci dei nostri colleghi di matematica e fisica per l’insegnamento delle materie di base. Si tratta di un processo piuttosto innovativo e che darà una forza maggiore alle nuove strutture che si creeranno. Si potrà sviluppare una grande sinergia tra tutte le bioscienze. Nella nostra offerta didattica salta subito all’occhio la complementarietà tra i vari Corsi di Laurea, quindi pensiamo solo agli esami a scelta che possono essere messi a disposizione con un unico Dipartimento”.
Ad Economia “convergeremo verso un unico Dipartimento – spiega la Preside Clelia Mazzoni – Per una migliore organizzazione sia della didattica che della ricerca, verrà articolato in quattro sottosezioni: giuridica, economica-generale, aziendale, statistico-matematica”.
“Noi avremo un unico Dipartimento che si identifica con la Facoltà – anticipa anche la Preside di Lettere Rosanna Cioffi – Ancora non abbiamo deciso il nome, ma sicuramente questo rispecchierà in maniera unitaria tutte le anime e i settori scientifici, dalle lettere ai beni culturali”.
Indolore anche l’adeguamento alla riforma per Giurisprudenza. “I nostri due attuali Dipartimenti si fonderanno in un unico Dipartimento di Giurisprudenza Sarà un cambiamento solo formale. Naturalmente ci sarà un momento di transizione tra la nuova e la vecchia organizzazione, che si concluderà entro il prossimo anno”, dice il Preside Lorenzo Chieffi. Il lavoro è più complesso in Facoltà come Ingegneria e Giurisprudenza, dalle quali nasceranno anche delle Scuole per coordinare i vari Dipartimenti.
“Lo Statuto permetterà una progressiva attivazione di nove Dipartimenti, dai sedici attualmente esistenti. Alcuni manterranno invariata la loro struttura, altri verranno aggregati. Nascerà, inoltre, una Scuola con le funzioni di coordinamento e razionalizzazione dell’attività didattica”, illustra il Preside di Medicina Giuseppe Paolisso. La Scuola, oltre ad essere punto di raccordo tra Dipartimenti che gestirà i servizi comuni per lo svolgimento delle attività didattiche, dovrà anche coordinare le attività di assistenza sanitaria, “secondo le modalità e nei limiti concertati con l’amministrazione regionale e l’azienda ospedaliera universitaria (A.O.U.), garantendo la inscindibilità delle funzioni assistenziali da quelle di insegnamento e di ricerca”, come cita lo Statuto. La Scuola avrà come organi un Presidente eletto, un Consiglio e una Commissione paritetica docenti-studenti. Il Consiglio sarà formato dai Direttori dei Dipartimenti; da una rappresentanza elettiva degli studenti; dai Presidenti dei Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia; dal Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria; da cinque rappresentanti tra i Presidenti degli altri Corsi di Laurea e Laurea Magistrale afferenti alla Scuola; da un coordinatore dei dottorati attivi nei Dipartimenti; da tre rappresentanti dei Direttori delle Scuole di Specializzazione, di cui uno di area medica, uno di area chirurgica e uno dell’area dei servizi; da cinque rappresentanti di Direttori universitari dei Dipartimenti assistenziali ad attività integrata (DAI) dell’A.O.U. di riferimento; da sei rappresentanti tra i docenti afferenti alle giunte dei Dipartimenti della Scuola scelti con modalità determinate dal regolamento elettorale, di cui un professore di prima fascia, due professori di seconda fascia e tre ricercatori a tempo indeterminato e/o a tempo determinato. “Sarà un passaggio difficile – commenta Paolisso – perché se questa riforma può andar bene per Facoltà più piccole, in una realtà complessa come quella di Medicina riporta molti punti negativi, ad esempio per quanto riguarda la riduzione di punti di rappresentanza per i ricercatori”.
Valentina Orellana