Alto gradimento per il corso di tedesco pratico

Ogni lunedì mattina (fino al 26 maggio) nell’aula 35 di Porta di Massa un gruppo di studenti di Giurisprudenza si diletta a parlare in Lingua Tedesca. Non si apprendono termini giuridici, né si acquisiscono crediti formativi. Tantomeno ci si prepara ad un esame. Si discute in Deutsch solo per il piacere di farlo. “L’iniziativa è completamente volontaria, così come l’adesione degli studenti – spiega la dott.ssa Barbel Perrè, docente madrelingua presso il Centro Linguistico d’Ateneo e responsabile del corso – È il primo anno che insegno ai giuristi e la risposta è stata entusiasmante. Fino a qualche tempo fa il tedesco era considerata una lingua di nicchia, interessante solo per i filosofi. Ora, invece, le prospettive lavorative ad essa collegate rendono le lezioni particolarmente invitanti”. In diciotto ore di corso, gli studenti in erba sono introdotti in un mondo sconosciuto: “non essendoci alcuna pressione da esame, seguono solo per accrescere il curriculum linguistico. Siamo partiti dal semplice ‘Guten Tag’ e dall’alfabeto, per affrontare, man mano, termini più difficili e in uso nella vita quotidiana”. Se il corso ufficiale con la prof.ssa Amelia Bandini è impostato sul tedesco giuridico – e quindi si studiano la grammatica ed i testi funzionali al diritto – “in questa sede, ci dedichiamo esclusivamente alla lingua parlata. E quindi agli hobby, al tempo libero, come ordinare al ristorante e fissare un appuntamento. L’idea della prof.ssa Bandini è stata quella di proporre ai ragazzi un corso a parte, completamente gratuito, per aiutarli a stabilire una connessione più proficua con la Germania”. Certo il tedesco non è una lingua agevole, ricorda il latino studiato al liceo, pieno di declinazioni e di regole. Smentisce la prof.ssa Perrè: “Credo che attorno a questa lingua vi sia un forte pregiudizio. In realtà, occorre, come per tutto, studiare e avere una forte motivazione. Una volta comprese le regole principali, il più è fatto, bisogna solo passare alla pratica del dialogo. La concretezza delle situazioni è lo strumento migliore per imparare”. Sarà per questo che le lezioni sono particolarmente interattive. I ragazzi ripetono a voce alta così da perfezionare la pronuncia, formulano piccole frasi, visionano brevi filmati che narrano situazioni precise. 
La crisi economica in Italia ha accresciuto l’interesse per il tedesco. Conferma la prof.ssa Perrè: “sono tanti i ragazzi che, pur di lavorare, sono pronti a preparare la valigia ed andare via. Al CLA mi chiedono spesso consigli sulle opportunità di occupazione all’estero”. In Germania “non c’è disoccupazione, anzi in questo periodo siamo alla ricerca di forza lavoro. Medici ed ingegneri le figure più ricercate. Dovremo creare un ponte anche per i giuristi, in modo da indirizzare le risorse verso settori appropriati”.
Diverse le motivazioni fra gli studenti partecipanti. “Ho sempre sognato di imparare il tedesco – afferma Nunzia Giudice, studentessa al IV anno – ma i corsi privati costano un botto e non ho mai potuto frequentare nulla. Approfittare delle lezioni mi è sembrato naturale. Adesso ho imparato l’alfabeto, il modo di presentarmi in pubblico, posso parlare di me e delle mie abitudini in un’altra lingua. La professoressa è dolcissima, sa veramente insegnare con amore”. “Impara l’arte e mettila da parte – afferma Valerio Balia, studente al III anno – Le lezioni sono gratuite e per nulla noiose. Non sono interessato all’Erasmus ma al post-laurea. Magari ad una posizione in una grande industria del firmamento tedesco”. Prende appunti con estrema attenzione Tiziana Esposito, studentessa al V anno, stupefatta dei suoi progressi: “In sole due settimane ho imparato tantissimo e scoperto una predisposizione innata verso il tedesco. Sono affascinata dalla durezza delle espressioni ma anche dalla facilità di alcune regole. Una volta imparato il meccanismo di base, la lingua parlata nel quotidiano non è così impossibile. A luglio mi laureo, sto pensando alla possibilità di trasferirmi a Berlino per lavoro”. “Studiare il tedesco non è così male – dichiara Sabatino Paratore – ci vuole solo un po’ d’impegno e tanta costanza. La mia curiosità, fino ad ora, si limitava all’inglese. Oggi mi rendo conto che il tedesco è la nuova frontiera. Giurisprudenza con questo corso ha fatto un grande regalo ai suoi iscritti”. “Partecipo solo per curiosità – spiega Giordana Sicignano – Il corso è allegro, ben organizzato e pratico in quanto fornisce anche strumenti per orientarsi durante una breve vacanza. È bello seguire un corso per il solo gusto di farlo, non abbiamo tante opportunità di conoscenza al di fuori del diritto, per questo l’entusiasmo fra il gruppo è alto. Per ora ascolto, prendo appunti e imparo come imbastire un dialogo. Non ho idea se tutto ciò possa tornarmi utile per il futuro, sono solo al secondo anno e la strada da percorrere è davvero ancora lunga”. 
La prof.ssa Perrè nei prossimi incontri insegnerà come ‘Orientarsi in città’, ‘Fare la spesa’, ‘Ordinare un pasto’ ma anche come ‘Presentarsi ad un colloquio di lavoro’, ‘Pianificare un’attività’. Non da ultimo, fornirà preziose dritte per visitare la splendida città di Berlino.
Susy Lubrano
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