Anche i lavori degli studenti nel volume su Cimitile

Gli atti della Settimana della Cultura scientifica e tecnologica del 2010 (18 – 23 ottobre), racchiusi in un volume dal titolo ‘Materia Cimitile: memoria di segno, misura di storia’. Saggi e progetti, che sintetizzano il lavoro di docenti e studenti (circa duecento) di Architettura, presso il sito del Parco Urbano del Complesso Archeologico Tardoantico, Paleocristiano e Altomedieovale di Cimitile, in un libro – a cura dei professori Saverio Carillo, Danila Jacazzi e Pasquale Petillo – presentato il 13 febbraio, presso la sede della Facoltà. “Ormai è da oltre un lustro che, insieme agli studenti, troviamo ospitalità stabile all’interno del complesso archeologico di Cimitile, per le nostre esperienze laboratoriali e di ricerca, anche ai fini della preparazione di tesi di laurea – spiega il prof. Carillo, docente di Restauro, originario di Nola – Un rapporto che è nato a seguito degli interessi di ricerca e di studio che vedono risalire a molti anni addietro l’approccio materiale e documentale con il sito in cui si è conservata una tradizione di culto che, inevitabilmente, si è poi esplicitata in un’articolata esperienza culturale”. Oltre ai saggi sulla cartografia storica, di Maria Rosaria Dell’Amico, e quello della Jacazzi sul territorio nella mappa del Pontano, “un capitolo è interamente dedicato all’illustrazione di venti progetti ideati dagli studenti del corso di Grafica computerizzata, – continua Carillo – relativi alla promozione del sito quale location per esposizioni di moda, campagne a difesa degli animali e contro l’omofobia”. Il complesso basilicale è diventato una fucina attiva. “Per noi è come una Facoltà all’aperto, visto il grande bisogno che abbiamo di lavorare sul campo e confrontarci con i colleghi di varie discipline, senza sottovalutare l’opportunità di stringere forti legami col territorio”. Il volume è uno dei pochi che racchiude i lavori della Settimana della Cultura del Ministero. “Anche gli studenti hanno bisogno di capire e fare esperienza sul campo, – conclude il docente – la teoria è importante ma non basta. E, poi, capita che i ragazzi conoscano Barcellona e non Cimitile”.
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