Angela Battipaglia, 26 anni, di Nocera Inferiore, è la vincitrice di una delle due borse di studio da 500 euro istituite e finanziate dalla Bioteam Lab sas, in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università Federico Il. Il Premio gratifica la miglior tesi di laurea in Urbanistica o in una disciplina architettonica che tratti della città e della pianificazione urbana.
La commissione giudicatrice era composta, oltre che dai rappresentanti della Bioteam Lab, dal Preside di Architettura Claudio Claudi e dal coordinatore della Commissione per le attività culturali, il prof. Paolo Giardiello.
Battipaglia ha vinto il premio per il biennio 2007/2008 con una tesi di laurea in cui propone interventi di riqualificazione urbana nel settore nord – orientale di Napoli. Relatore il prof. Alessandro Dal Piaz. “Mi sono laureata nella Specialistica in Pianificazione a marzo 2008”, racconta, “con 110 e lode. Sono stata tra le prime, perché quando mi immatricolai ad Architettura era appena partito il Corso di Laurea triennale in Urbanistica, dopo il quale scelsi di continuare gli studi per un altro biennio”. La sua tesi di laurea è incentrata sulla zona dei Ponti Rossi. “Una realtà che non conoscevo nello specifico”, ricorda Battipaglia. “Il primo problema che mi sono posta è stato dunque di capire quali fossero i bisogni di chi abitava lì. Con l’aiuto del parroco, ho distribuito un questionario. Hanno risposto 125 persone, 57 delle quali avevano meno di 14 anni. I bambini hanno raccontato il quartiere che avrebbero desiderato anche attraverso i disegni. Alla fine ho ricavato da questo sondaggio una mappa sufficientemente precisa di priorità, grazie a quel campione rappresentativo dei cittadini della periferia settentrionale. La pianificazione deve guardare alle necessità di chi vive nelle zone dove si progettano gli interventi, se non vuole essere una pratica calata dall’alto”. Dalle domande rivolte ai cittadini è emersa prepotente l’esigenza di fruire di aree verdi e di pubbliche attrezzature. “Il passaggio successivo”, dice Battipaglia, “è stato di ipotizzare prospettive di riuso degli stabilimenti produttivi dismessi e di trasformazione delle residue aree verdi in parchi urbani agricoli. Tra i criteri da adottare, ho esplicitamente raccomandato l’installazione di sistemi capaci di massimizzare efficienza e risparmio energetico degli edifici”.
Archiviata con successo la pratica della tesi e incassato il premio da 500 euro, Battipaglia fa ora i conti con la difficoltà di inserirsi nel mondo del lavoro. “Il mio dopo laurea”, riferisce, “è simile a quello di gran parte dei miei colleghi. Ad aprile 2008 ho iniziato un Master all’Università dell’Aquila sul tema del welfare urbano. Molto interessante. Dopo la parte teorica, ho frequentato uno stage a Bologna. Ora sono impegnata al Comune di Salerno con un tirocinio non retribuito”. A diciotto mesi dalla laurea, dunque, e nonostante un percorso di studi brillante, Battipaglia non ha avuto ancora occasione di conseguire l’indipendenza economica alla quale aspira. “Non è un momento facilissimo”, commenta. “Spero tuttavia”, aggiunge, “di iniziare quanto prima a mettere a frutto la laurea e a lavorare guadagnando”. Non mostra nessun rimpianto, però, per la scelta universitaria che ha compiuto. “Tengo duro, continuo a guardarmi intorno e spero che prima o poi riuscirò a concretizzare i miei sogni. Ho dalla mia una preparazione solida, grazie al Corso di studi che ho frequentato. Sia la Laurea Triennale, sia la Specialistica hanno ottimi docenti e forniscono una buona preparazione. Il punto di forza sono i laboratori, durante i quali si comincia a sperimentare quel che sarà poi l’attività dei pianificatori”.
(Fa.Ge.)
La commissione giudicatrice era composta, oltre che dai rappresentanti della Bioteam Lab, dal Preside di Architettura Claudio Claudi e dal coordinatore della Commissione per le attività culturali, il prof. Paolo Giardiello.
Battipaglia ha vinto il premio per il biennio 2007/2008 con una tesi di laurea in cui propone interventi di riqualificazione urbana nel settore nord – orientale di Napoli. Relatore il prof. Alessandro Dal Piaz. “Mi sono laureata nella Specialistica in Pianificazione a marzo 2008”, racconta, “con 110 e lode. Sono stata tra le prime, perché quando mi immatricolai ad Architettura era appena partito il Corso di Laurea triennale in Urbanistica, dopo il quale scelsi di continuare gli studi per un altro biennio”. La sua tesi di laurea è incentrata sulla zona dei Ponti Rossi. “Una realtà che non conoscevo nello specifico”, ricorda Battipaglia. “Il primo problema che mi sono posta è stato dunque di capire quali fossero i bisogni di chi abitava lì. Con l’aiuto del parroco, ho distribuito un questionario. Hanno risposto 125 persone, 57 delle quali avevano meno di 14 anni. I bambini hanno raccontato il quartiere che avrebbero desiderato anche attraverso i disegni. Alla fine ho ricavato da questo sondaggio una mappa sufficientemente precisa di priorità, grazie a quel campione rappresentativo dei cittadini della periferia settentrionale. La pianificazione deve guardare alle necessità di chi vive nelle zone dove si progettano gli interventi, se non vuole essere una pratica calata dall’alto”. Dalle domande rivolte ai cittadini è emersa prepotente l’esigenza di fruire di aree verdi e di pubbliche attrezzature. “Il passaggio successivo”, dice Battipaglia, “è stato di ipotizzare prospettive di riuso degli stabilimenti produttivi dismessi e di trasformazione delle residue aree verdi in parchi urbani agricoli. Tra i criteri da adottare, ho esplicitamente raccomandato l’installazione di sistemi capaci di massimizzare efficienza e risparmio energetico degli edifici”.
Archiviata con successo la pratica della tesi e incassato il premio da 500 euro, Battipaglia fa ora i conti con la difficoltà di inserirsi nel mondo del lavoro. “Il mio dopo laurea”, riferisce, “è simile a quello di gran parte dei miei colleghi. Ad aprile 2008 ho iniziato un Master all’Università dell’Aquila sul tema del welfare urbano. Molto interessante. Dopo la parte teorica, ho frequentato uno stage a Bologna. Ora sono impegnata al Comune di Salerno con un tirocinio non retribuito”. A diciotto mesi dalla laurea, dunque, e nonostante un percorso di studi brillante, Battipaglia non ha avuto ancora occasione di conseguire l’indipendenza economica alla quale aspira. “Non è un momento facilissimo”, commenta. “Spero tuttavia”, aggiunge, “di iniziare quanto prima a mettere a frutto la laurea e a lavorare guadagnando”. Non mostra nessun rimpianto, però, per la scelta universitaria che ha compiuto. “Tengo duro, continuo a guardarmi intorno e spero che prima o poi riuscirò a concretizzare i miei sogni. Ho dalla mia una preparazione solida, grazie al Corso di studi che ho frequentato. Sia la Laurea Triennale, sia la Specialistica hanno ottimi docenti e forniscono una buona preparazione. Il punto di forza sono i laboratori, durante i quali si comincia a sperimentare quel che sarà poi l’attività dei pianificatori”.
(Fa.Ge.)