Aniello e Carmine in Spagna per conseguire una laurea a doppio titolo

Da Caserta a Valladolid: due studenti dalla Facoltà di Scienze voleranno in Spagna in questo anno accademico e avranno la possibilità di conseguire una laurea a doppio titolo tra la Magistrale in Biotecnologie Industriali e Alimentari ed il Master in “Investigatión en Ciencias de la Salud – Farmacología, Neurobiología y NutriciónMolecular”, attivato dalla Facoltà di Medicina dell’Università iberica. Aniello Tufano e Carmine Caruso studieranno nella città spagnola in virtù di un ciclo universitario diverso da quello italiano, che sostituisce al 3 più 2 un percorso quadriennale, di cui frequenteranno l’ultimo anno, per poi tornare in Italia e completare il proprio ciclo di studi anche qui. Aniello, 26 anni, laureato in Scienze Biologiche, non sta nella pelle: “ho una gran voglia di fare e vivere nuove esperienze; è un’opportunità che può darmi molto sotto ogni punto di vista, da quello accademico a quello umano”. Qualche piccolo timore solo per la scarsa conoscenza della lingua spagnola: “credo potrà crearmi qualche problema, ma non credo possa essere un ostacolo alla nascita di nuove amicizie”. A guidare Aniello fin qui, una grande passione per la biologia mista a impegno e costanza, carte che spera possano risultare vincenti anche al termine dell’esperienza spagnola per una carriera accademica o un impiego nel settore alimentare. Carmine, 38 anni, ha una storia particolare alle spalle: svariati anni in corso a Medicina, poi il lavoro e, infine, la decisione di assecondare la propria passione ed iscriversi a Biotecnologie: “credo che oltre al voto di laurea e ai requisiti espressi nel bando, a fare la differenza nel mio caso siano stati una forte volontà e fiducia in questo progetto”. Nonostante si tratti di un’opportunità “altamente formativa culturalmente e scientificamente”, anche Carmine vive le piccole ansie alla vigilia di una partenza importante: “è la prima volta che sto lontano per così tanto tempo da casa, i miei allontanamenti finora si erano limitati alle vacanze! La lingua, poi, è un’altra questione spinosa che si unisce alla sfortuna di non aver trovato posto in campus e doversi quindi cercare un alloggio da sé”. Nonostante qualche piccolo inconveniente, comunque, questa esperienza per Carmine va vista nell’ottica di un possibile futuro lavorativo: “in Italia non ci sono molte possibilità di lavoro per noi, ma in Europa questo settore è in netta ascesa, soprattutto nel Regno Unito”. Che dire… buena suerte!
An. Ve.
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