A Farmacia sono terminati i lavori per l’istallazione del wi-fi che coprirà l’area delle aule e quella del giardino e nei prossimi giorni avrà luogo il collaudo. Inoltre, lo schermo sistemato di recente all’ingresso funziona perfettamente. Indica, in tempo reale, spostamenti delle lezioni, ritardi, cambiamenti di date o di aule per gli esami. Queste comunicazioni, rivolte dai docenti agli studenti, scorrono sulla parte bassa del video ma sono consultabili on line anche sul sito della Facoltà.
I servizi offerti agli studenti si moltiplicano eppure nelle ultime settimane tra i ragazzi c’è preoccupazione. “Gli studenti si sono molto agitati perché è circolata la voce di una possibile riduzione del numero degli appelli esistenti. Io volevo solo proporre una discussione sulla loro funzionalità in una riunione di Facoltà che si è tenuta a metà aprile e ho informato gli studenti del mio intento – afferma il Preside Giuseppe Cirino – In Facoltà sono stati distribuiti dei volantini, da parte di entrambe le Associazioni studentesche, in cui si sosteneva che la proposta di ridurre il numero degli appelli fosse dovuta alla scarsa volontà dei docenti di fare gli esami. E’ assurdo. Alcuni dei docenti da noi mettono esami anche il 31 luglio per assecondare le richieste di posticipazione delle date utili”.
La Facoltà di Farmacia è l’unica che ha 9 appelli all’anno. Raccogliere 2000 firme contro la soppressione di un appello, per il Preside, non ha senso, è un’operazione troppo facile: “Allora se gli studenti chiedessero di portare gli appelli da 9 a 14, io cosa dovrei fare, acconsentire? La Facoltà programma la didattica sulla base della disponibilità delle aule”.
Per tutto il 2009 le cose rimarranno invariate, poi si vedrà: “9 sedute sono una marea. Non riusciamo più a posizionarle in maniera utile. Si crea ingorgo nelle poche aule che abbiamo. Sono talmente vicine che i ragazzi non riescono ad utilizzarle tutte. Se si chiede agli studenti chi di loro usufruisce di tutte e 4 le sedute, non risponderà nessuno. C’è solo qualcuno che si presenta a breve distanza per “tentare” i vari esami. Prendere risoluzioni popolari è facile; proporre migliorie che seguano un’impostazione didattica di fruibilità reale può essere impopolare”.
Se si riducessero le sessioni a 7, più quella straordinaria di novembre, si presterebbe attenzione a che tra due sedute ci fossero sempre 12-14 giorni di distanza. “Adesso ce ne dovrebbero essere almeno 7 ma, a volte, si riducono a 3 o 2 quando l’affluenza è alta. Succede per gli esami fondamentali, in cui, seppur sdoppiati, ogni professore si trova una corte di 200 studenti per anno”.
Il mandato del Preside è in scadenza ma quando gli chiediamo se ha intenzione di ricandidarsi, lui preferisce non rispondere e cambia discorso raccontando del prossimo Guacci Day previsto per il 15 maggio, mentre andiamo in edicola. La visita al grossista del Cis di Nola – 130 partecipanti – è organizzata dall’associazione studentesca AISF, in accordo con la Facoltà, l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma. “Alla Guacci hanno un sistema di dispensazione automatica delle ricette inviate dalle farmacie. I ragazzi vedranno da vicino come funziona uno dei depositi a cui invieranno l’ordine quando lavoreranno in farmacia”. Guacci mette in palio due borse di studio da 900 euro ciascuna per aiutare due laureati a proseguire gli studi o magari continuare le attività presso i laboratori della Facoltà. In occasione della visita all’azienda verranno resi noti i nomi dei due vincitori selezionati da una Commissione presieduta dal prof. Antonio Calignano.
Manuela Pitterà
I servizi offerti agli studenti si moltiplicano eppure nelle ultime settimane tra i ragazzi c’è preoccupazione. “Gli studenti si sono molto agitati perché è circolata la voce di una possibile riduzione del numero degli appelli esistenti. Io volevo solo proporre una discussione sulla loro funzionalità in una riunione di Facoltà che si è tenuta a metà aprile e ho informato gli studenti del mio intento – afferma il Preside Giuseppe Cirino – In Facoltà sono stati distribuiti dei volantini, da parte di entrambe le Associazioni studentesche, in cui si sosteneva che la proposta di ridurre il numero degli appelli fosse dovuta alla scarsa volontà dei docenti di fare gli esami. E’ assurdo. Alcuni dei docenti da noi mettono esami anche il 31 luglio per assecondare le richieste di posticipazione delle date utili”.
La Facoltà di Farmacia è l’unica che ha 9 appelli all’anno. Raccogliere 2000 firme contro la soppressione di un appello, per il Preside, non ha senso, è un’operazione troppo facile: “Allora se gli studenti chiedessero di portare gli appelli da 9 a 14, io cosa dovrei fare, acconsentire? La Facoltà programma la didattica sulla base della disponibilità delle aule”.
Per tutto il 2009 le cose rimarranno invariate, poi si vedrà: “9 sedute sono una marea. Non riusciamo più a posizionarle in maniera utile. Si crea ingorgo nelle poche aule che abbiamo. Sono talmente vicine che i ragazzi non riescono ad utilizzarle tutte. Se si chiede agli studenti chi di loro usufruisce di tutte e 4 le sedute, non risponderà nessuno. C’è solo qualcuno che si presenta a breve distanza per “tentare” i vari esami. Prendere risoluzioni popolari è facile; proporre migliorie che seguano un’impostazione didattica di fruibilità reale può essere impopolare”.
Se si riducessero le sessioni a 7, più quella straordinaria di novembre, si presterebbe attenzione a che tra due sedute ci fossero sempre 12-14 giorni di distanza. “Adesso ce ne dovrebbero essere almeno 7 ma, a volte, si riducono a 3 o 2 quando l’affluenza è alta. Succede per gli esami fondamentali, in cui, seppur sdoppiati, ogni professore si trova una corte di 200 studenti per anno”.
Il mandato del Preside è in scadenza ma quando gli chiediamo se ha intenzione di ricandidarsi, lui preferisce non rispondere e cambia discorso raccontando del prossimo Guacci Day previsto per il 15 maggio, mentre andiamo in edicola. La visita al grossista del Cis di Nola – 130 partecipanti – è organizzata dall’associazione studentesca AISF, in accordo con la Facoltà, l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma. “Alla Guacci hanno un sistema di dispensazione automatica delle ricette inviate dalle farmacie. I ragazzi vedranno da vicino come funziona uno dei depositi a cui invieranno l’ordine quando lavoreranno in farmacia”. Guacci mette in palio due borse di studio da 900 euro ciascuna per aiutare due laureati a proseguire gli studi o magari continuare le attività presso i laboratori della Facoltà. In occasione della visita all’azienda verranno resi noti i nomi dei due vincitori selezionati da una Commissione presieduta dal prof. Antonio Calignano.
Manuela Pitterà