Architettura al voto per il Direttore, si candida la prof.ssa Ornella Zerlenga

Alle urne il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università Vanvitelli. Si è dimesso il prof. Luigi Maffei, il quale ha assunto il ruolo di ProRettore Funzionale con delega all’Innovazione Informatica e Tecnologica dell’Ateneo. Il corpo elettorale per procedere all’elezione del nuovo Direttore per il prossimo triennio è convocato il 2 dicembre, in prima votazione, dalle ore 9.00 alle 15.00 (9, 10 e 11 dicembre le altre tornate in caso di fumata nera). Considerata la situazione di emergenza epidemiologica, le votazioni si terranno in modalità telematica. Fermo restando l’eleggibilità di tutti gli aventi diritto all’elettorato passivo, eventuali candidature vanno presentate entro il 23 novembre. La prof.ssa Ornella Zerlenga, attuale Vicedirettrice del Dipartimento, Ordinario di Disegno, già Presidente dei Corsi di Laurea Triennale in Design e Comunicazione e Design per la Moda e in Architettura a ciclo unico, lo scorso 17 novembre ha presentato la propria candidatura. “Nel caso in cui dovessi essere eletta, sicuramente la mia politica troverebbe una linea di continuità con quella del prof. Maffei, il quale si è tanto prodigato per dare al Dipartimento una dimensione più internazionale, sulla linea dell’apertura promossa dall’ex Rettore Giuseppe Paolisso”. Poi aggiunge: “con il prof. Maffei abbiamo raggiunto traguardi importantissimi, come l’incremento del numero degli iscritti e l’inaugurazione di un Corso di Laurea in inglese, Planet life design, con sede ad Assisi e in partnership con l’Università degli Studi di Perugia”. Oggi l’università italiana si trova ad affrontare molte sfide, e così anche la Vanvitelli, per cui un Direttore di Dipartimento “deve saper prestare attenzione a quanto avviene intorno all’università, nella società, a quali potrebbero essere le nuove opportunità per gli studenti – sostiene la docente – Un certo percorso in questo senso è già stato intrapreso, con un ampliamento delle partnership con le aziende del territorio, che costituiscono un fattore importantissimo per il mondo accademico, in termini di Terza Missione; ma anche un’attenzione maggiore al mondo della ricerca, e anche in questo noi come Dipartimento, ma in generale tutto l’Ateneo, siamo molto efficienti”. Nuove sfide, dunque, e buoni propositi: “uno degli obiettivi sarebbe quello di ripensare gli spazi per poter meglio rientrare nella media europea, che prevede un docente ogni 25 studenti. In molti casi nel nostro Paese ci troviamo ad avere aule tremendamente affollate perché vi è una penuria di spazi. Nel nostro Dipartimento gli spazi non mancano, ma sono convinta che un’ulteriore ottimizzazione possa rendere più confortevole la vita degli studenti. Un altro punto sul quale vorrei soffermarmi è l’avvicinamento alla tecnologia. È ormai appurato che non è più possibile fare a meno del 2.0, quindi nell’immediato futuro dovremo capire cosa rimuovere e cosa lasciare di quello che ci è tornato utile durante l’emergenza epidemiologica. Credo che tutti vedremo il tecnologico con altri occhi ma, sebbene si tratti di una risorsa preziosissima, l’erogazione in presenza è impagabile e credo sia quella la direzione verso cui bisogna procedere”. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione, conclude la prof.ssa Zerlenga, “sono certa che la politica del neo Rettore Nicoletti debba seguire pedissequamente quella di Paolisso, e di conseguenza il Dipartimento, chiunque sia il nuovo Direttore, dovrà mantenere una certa linea di continuità con il prof. Maffei”.
Nicola Di Nardo

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