Architettura inaugura ufficialmente il Palazzo dello Spirito Santo

E’ stata inaugurata ufficialmente la nuova sede dello Spirito Santo, che ospita la Facoltà di Architettura. Alla cerimonia del 14 febbraio c’erano il Rettore Guido Trombetti, il presidente del Polo delle Scienze e delle Tecnologie, prof. Massimo D’Apuzzo, il senatore Fulvio Tessitore – che ha preceduto Trombetti al vertice dell’ateneo –  gli ex Presidi di Architettura Uberto Siola ed Arcangelo Cesarano,  oltre che, naturalmente, Benedetto Gravagnuolo, il Preside attualmente in carica. Tanti volti noti anche nelle seconde file, compreso quello del prof. Vincenzo Naso, delegato di ateneo per l’edilizia.
Una cerimonia breve, mezz’ora in tutto, per festeggiare un appuntamento atteso da molti anni. “Per noi è un traguardo simbolico importantissimo- ha detto Gravagnuolo- E’ vero che ormai da mesi si svolgono le lezioni allo Spirito Santo, ma ho preferito aspettare, per l’inaugurazione, che la sede fosse completa di tutto”. Il palazzo che attualmente ospita la facoltà è nato come convento nel ‘500 e poi ha ospitato varie confraternite del Banco dello Spirito Santo. Dopo alcuni interventi ottocenteschi, che non hanno modificato la struttura originaria, nel 1965 i lavori di trasformazione per le attività del Banco di Napoli, hanno cambiato faccia all’edificio. L’Ateneo lo acquistò nel 1997 e non fu una operazione da tutti apprezzata. Alcuni docenti e non pochi studenti, proprio della Facoltà di Architettura, misero in rilievo che un edificio nato per ospitare uffici ed appartamenti difficilmente e con grande spesa sarebbe stato adattato alle esigenze universitarie. Il progetto di ristrutturazione fu approvato dall’ateneo nel 2000. I lavori sono iniziati l’anno seguente e sono terminati nel 2005. Durante l’intervento è stato anche recuperato l’orologio che risale al Seicento, grazie ad un contributo economico del Polo delle scienze e delle tecnologie. “Il lavoro – ha ricordato il presidente D’Apuzzo- è stato commissionato ad un artigiano di grande prestigio, lo stesso che rimette in funzioni tanti storici orologi a Città del Vaticano”.
La nuova sede offre dunque un po’ di respiro ad una facoltà che tanto ha patito per la mancanza di spazi adeguati alla didattica, negli ultimi anni.  “Il Palazzo dello Spirito Santo – ha sottolineato Gravagnuolo- ospita una nuova segreteria, una biblioteca interdipartimentale e 20 aule completamente arredate (ma la visuale in alcune di esse non è delle migliori, per chi siede nelle ultime file, a causa dei piloni di sostegno, n.d.r), con capienza che oscilla tra i 40 ed i 70 posti. Offre anche 20 laboratori didattici, con annessi spazi per le correzioni, un numero adeguato di servizi igienici, spazi idonei per i dipartimenti”. Per la riorganizzazione del plesso, che ha una superficie di circa 18.000 mq, sono stati utilizzati tra l’altro sei chilometri di cavi elettrici, 7000 mq di rivestimento e 9000 chili di tubazioni in ferro. 
Con l’inaugurazione ufficiale, Architettura mette dunque un punto fermo. Rimane ancora irrisolta le questione dell’aula magna. Gravagnuolo ha ribadito un suo progetto: “aula conferenza da 300 posti e ulteriori aule studio potrebbero essere ricavati nella sede dell’ex palazzina Rispoli, vicino lo Spirito Santo. Lì dentro potrebbero trovare accoglienza anche altri laboratori”.  Il Preside ha auspicato anche che il cortile centrale dello Spirito Santo possa essere liberato quanto prima dalle auto in sosta. “Quella a parcheggio e’ una destinazione del tutto impropria, che naturalmente va considerata come provvisoria. Non a caso abbiamo già acquistato gli spazi dell’ex garage Sefi, che, ristrutturati e messi a norma, garantiranno accoglienza alle auto. Il cortile, superata la destinazione a parcheggio, offrirà potenzialità da sfruttare, per la vivibilità di Architettura”. 
Parole che sono state riprese anche dal rettore Guido Trombetti, durante il suo breve intervento: “m’impegno da ora a fare tutto quanto sarà possibile per realizzare in  tempi non lunghi anche la ristrutturazione dell’ex palazzina Rispoli, uno spazio indispensabile alla Facoltà”. Dopo il rettore in carica è intervenuto il predecessore Tessitore, insolitamente sintetico: “la scelta di puntare su questo edificio, quando ero alla guida della Federico II, mi è costata critiche e polemiche. Ne ho dovute vedere e sentire di tutti i colori. Oggi sono contento ed auguro ad Architettura di proseguire lungo questo percorso”. Breve ma polemico l’intervento di Siola: “le vicende legate a questa sede non rappresentano per me un ricordo piacevole, perché ho subito pesanti attacchi”. Cesarano, il predecessore di Gravagnuolo, ha invece rivolto un augurio: “alla qualità architettonica possa sposarsi la sempre migliore qualità della didattica e della ricerca”. Infine Delia Evangelista,  presidente del Consiglio degli studenti di Facoltà. Felice pure lei, per il risultato raggiunto, ma con un piccolo rammarico: “sarebbe stato interessante coinvolgere gli studenti, sotto la guida dei docenti, nella progettazione degli spazi di questa sede”. 
Fabrizio Geremicca
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