Aruta si laurea e si dimette

Confetti rossi per Antonio Aruta, presidente del Consiglio degli Studenti della Federico. Si laurea e rimette il mandato. Le dimissioni arrivano,
il 31 marzo, durante l’ultima riunione del parlamentino studentesco. Descrive il suo mandato come “Un’esperienza unica ed altamente formativa. Il mio impegno in questi anni non è mai mancato e sicuramente non è stato da meno quello dei miei colleghi. Sono stato molto fortunato a conoscere gente che, al di là dei colori politici, ha sempre guardato all’interesse collettivo della comunità studentesca”. Si attende ora di eleggere il suo successore, mentre si portano avanti questioni urgenti relative alla didattica e alla contribuzione studentesca. Proprio nella seduta del 31 è stato approvato un documento, stilato dal gruppo di Confederazione, diretto alla Governance accademica con ad oggetto proposte per la qualità, l’innovazione e l’internazionalizzazione. “Con l’approvazione di questo documento, si conclude un lavoro iniziato a luglio – spiega Francesco Cannone, rappresentante in CdS per Giurisprudenza e senatore accademico – Noi spingiamo innanzitutto perché il Centro Linguistico di Ateneo venga dotato di maggiori  risorse, sia umane che economiche, in modo da poter offrire corsi anche in altre lingue, come l’arabo o il cinese, oltre alle attuali inglese, francese, spagnolo e tedesco, e per ridurre il costo delle certificazioni delle conoscenze linguistiche che oggi si possono conseguire presso il CLA”. Sempre sul versante internazionalizzazione, “poniamo l’accento sull’esigenza di aumentare la mobilità degli studenti in entrata ed in uscita, nonché il numero di crediti formativi conseguiti all’estero per incrementare gli scambi. Inoltre, chiediamo che venga data la possibilità di partecipare a scambi senza borsa, per offrire maggiori possibilità”. Erasmus “è ancora un programma elitario e l’Ateneo dovrebbe anticipare l’erogazione della borsa per agevolare le partenze”. Altro tema, la valutazione della didattica: “Il
questionario andrebbe modificato, meno domande, ma più centrate. Per far percepire l’utilità di questi questionari, i risultati dovrebbero essere pubblicati on line, disaggregati per area e in forma sintetica”. Sottolineata la necessità per gli studenti di maggiori soft skills. Nella Commissione didattica, “presieduta dalla prof.ssa Mastrullo, e di cui faccio parte, abbiamo esposto la necessità di innovazione su due fronti: web learning e competenze. Sicuramente l’Ateneo ho dimostrato una grande capacità di innovazione con Federica.eu, ma bisogna continuare ad investire in tal senso, attraverso una maggiore partecipazione dei docenti e la possibilità di ottenere certificati per la frequenza di MOOC”. Sul piano delle competenze “vogliamo che si ponga un po’ più di attenzione al ‘saper fare’ attraverso l’attivazione di corsi per competenze generali con una struttura ad hoc, tipo una Scuola delle Soft Skills”. Appena riattivata la Commissione Tasse: “si sta premendo perché si riunisca al più presto”, sottolinea Peppe De Falco, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione (CdiA), per discutere la proposta di Confederazione di un sistema ‘continuo’, che preveda maggiori agevolazioni per il merito e per le situazioni economiche meno agiate, “oltre all’istituzione di 1000 borse – continua Cannone – di 200 euro l’una, destinate ai migliori studenti e agli idonei non beneficiari della borsa di studio”. Nel frattempo in CdiA è stato approvatoil bando per le collaborazioni studentesche: “siamo riusciti ad ottenere lo stesso investimento dello scorso anno, 800 mila euro – annuncia De Falco – Abbiamo chiesto che il bando fosse ‘corposo’ perché ogni anno ci sono tante domande”. Soddisfazione anche per l’approvazione dei finanziamenti “per interventi edilizi, quali biblioteche, aule studio e laboratori, che erano bloccati da tempo. Inoltre, sono partiti i lavori per la pista droni a San Giovanni, in collaborazione con il CESNA. Dovrà partire anche un progetto per la realizzazione di stazioni meteorologiche”. Il lavoro di Ciro Salzano, senatore accademico in rappresentanza di Medicina, si è concentrato negli ultimi tempi sulla realtà degli studenti del Corso di Medicina in lingua inglese: “realtà molto vivace e che sta crescendo. Gli studenti, però, non godono di tutti i benefici degli altri colleghi. Ad esempio, hanno ancora due blocchi di esame durante il corso di studi, che a Medicina non abbiamo più, e propedeuticità che non sono ancora completamente definite. Vogliamo che i vantaggi, i diritti acquisiti da noi studenti in questi anni, vengano estesi anche aloro”. Altra questione è quella degli specializzandi, per i quali si chiede innanzitutto “di poter rateizzare direttamente sulla borsa le tasse universitarie”. In vista del concorso per l’accesso alle Scuole di Specializzazione, previsto per luglio, si lavora “per l’attivazione di tre grandi macroaree concorsuali (Nord – Centro – Sud) allo scopo di dare maggiore omogeneità alla prova e di mettere tutti nelle stesse condizioni”.
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