“Sono entrato appena ho provato l’ammissione, due anni fa. Oggi ho vent’anni e sono in regola con gli esami. Per prepararmi al test ho seguito il corso organizzato dal S.O.F.Tel (Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e la Teledidattica). Ti prepara principalmente sulla logica, la chimica e la fisica. Molti sottovalutano la prima, sbagliando, perché è la materia che presenta più quesiti, difficili da risolvere senza un frequente esercizio, visto che non è stata mai affrontata al Liceo”, spiega Lorenzo Anastasio, al secondo anno di Medicina alla Federico II. È utile parallelamente prepararsi su manuali e quesiti degli anni precedenti: “perché aiuta a comprendere come vengono strutturate le domande. Questo vale per tutte le materie, tranne che per cultura generale e biologia. La prima o ce l’hai, o no, la seconda presenta domande che vanno molto nello specifico”, continua. Una volta entrati, il primo semestre è in discesa: “in quanto consiste in una ripetizione approfondita delle materie già affrontate per la preparazione al test. I primi esami sono infatti: Chimica, Biologia e Statistica. Al secondo, la strada diventa impervia con Istologia, Anatomia e Biologia II, che ha un programma molto vasto”.
Marco Micillo, primo anno, racconta: “Ho trascorso l’estate scorsa sui libri a studiare dalle sei alle otto ore al giorno. La decisione d’iscrivermi a Medicina l’ho presa alle scuole medie, e dal primo Liceo Classico mi sono preparato due ore al giorno per il test, perché il programma di chimica e biologia che si affronta è simile a quello fornito dal Ministero per la prova”, prosegue. Quando si sta per iniziare il test, non ci si sente mai abbastanza preparati, “ma, una volta davanti al foglio, libera la mente, non c’è tempo per l’ansia! Avrai 100 minuti, sfruttali al meglio. L’anno scorso non volava una mosca, proprio perché non c’è neanche il tempo materiale di chiedere un suggerimento”. Attenti alla logica, presenta due tipologie: “una grammaticale ed una numerica. La grammaticale è semplice per chi proviene dal Classico, la numerica richiede più tempo, perciò consiglio di lasciarla per ultima. Sulle domande di matematica e fisica c’è poco da pensare, o conosci le risposte, o no”. Chi totalizza un punteggio pari a 45 “secondo me può essere abbastanza sicuro di rientrare in graduatoria tra le prime scelte. Io ho selezionato sei Atenei, ho avuto accesso al primo con un punteggio di 55.70. Se non riesci a rientrare nella prima scelta, o rifiuti lo scorrimento della graduatoria e decidi di accettare la seconda, o aspetti nel dubbio”. Anche Claudia Fossataro è entrata subito l’anno scorso, ed ha seguito il corso di preparazione S.O.F.Tel. “È utile, ma dura solo due settimane, quindi devi aver già studiato parecchio al Liceo, perché ovviamente dà alcune conoscenze per scontate. Io ho iniziato a studiare dal quarto anno, perché conosco tante persone che non ce l’hanno fatta al primo colpo e hanno perso tempo nell’attesa di tentare il test l’anno successivo. Non volevo fare la stessa fine”. Quella del medico è una professione difficile, che richiede una scelta importante: “va presa infatti molto prima della prova, perché, se non sei veramente convinto di ciò che stai facendo, non riesci a superare neanche i primi esami, che vogliono altrettanto impegno”. Fare simulazioni sulle prove degli anni precedenti aiuta molto: “mi ha fatto entrare nell’ottica delle opzioni di risposta. Una ti distrae, due non c’entrano niente, sulle altre due devi ragionare, perché sono entrambe plausibili”. Claudia non ha trascorso una fantastica estate l’anno scorso: “gli studenti di quest’anno sono più fortunati da questo punto di vista: affrontando la prova ad aprile, potranno godersi le vacanze, ma devono essere più bravi a gestire la maturità e il test”. Non preoccupatevi se non andate bene al Liceo: “all’Università è tutta un’altra cosa. Di solito chi stenta a scuola, va bene qui, perché non subisce il giudizio quotidiano del professore, ma si gestisce autonomamente e non viene penalizzato se non è attento in aula”. Per quel che riguarda i testi: “di sicuro costano, e spesso abbiamo bisogno di acquistare anche Atlanti, ma alcuni esami necessitano solo di slide, che i docenti mettono a disposizione”. Avere un hobby non è facile, una volta iscritto, lo studio richiede tempo: “potrai gestire il tempo libero solo se non aspiri al massimo dei voti in tutti gli esami. Io mi accontento del 25, ma preferisco avere una vita sociale, cosa alla quale molti dei miei colleghi rinunciano”, sottolinea Vincenzo Colace, primo anno. “Si segue cinque giorni alla settimana fino ad ora di pranzo. Non è semplicissimo fare amicizia, perché inizialmente si formano gruppetti in base alle zone di provenienza, ma, se sei fortunato come me, riesci a conoscere persone in gamba. Non fate l’errore di rilassarvi troppo, una volta superato il test, altrimenti dovrete fare una corsa per studiare gli esami!”.
Marco Micillo, primo anno, racconta: “Ho trascorso l’estate scorsa sui libri a studiare dalle sei alle otto ore al giorno. La decisione d’iscrivermi a Medicina l’ho presa alle scuole medie, e dal primo Liceo Classico mi sono preparato due ore al giorno per il test, perché il programma di chimica e biologia che si affronta è simile a quello fornito dal Ministero per la prova”, prosegue. Quando si sta per iniziare il test, non ci si sente mai abbastanza preparati, “ma, una volta davanti al foglio, libera la mente, non c’è tempo per l’ansia! Avrai 100 minuti, sfruttali al meglio. L’anno scorso non volava una mosca, proprio perché non c’è neanche il tempo materiale di chiedere un suggerimento”. Attenti alla logica, presenta due tipologie: “una grammaticale ed una numerica. La grammaticale è semplice per chi proviene dal Classico, la numerica richiede più tempo, perciò consiglio di lasciarla per ultima. Sulle domande di matematica e fisica c’è poco da pensare, o conosci le risposte, o no”. Chi totalizza un punteggio pari a 45 “secondo me può essere abbastanza sicuro di rientrare in graduatoria tra le prime scelte. Io ho selezionato sei Atenei, ho avuto accesso al primo con un punteggio di 55.70. Se non riesci a rientrare nella prima scelta, o rifiuti lo scorrimento della graduatoria e decidi di accettare la seconda, o aspetti nel dubbio”. Anche Claudia Fossataro è entrata subito l’anno scorso, ed ha seguito il corso di preparazione S.O.F.Tel. “È utile, ma dura solo due settimane, quindi devi aver già studiato parecchio al Liceo, perché ovviamente dà alcune conoscenze per scontate. Io ho iniziato a studiare dal quarto anno, perché conosco tante persone che non ce l’hanno fatta al primo colpo e hanno perso tempo nell’attesa di tentare il test l’anno successivo. Non volevo fare la stessa fine”. Quella del medico è una professione difficile, che richiede una scelta importante: “va presa infatti molto prima della prova, perché, se non sei veramente convinto di ciò che stai facendo, non riesci a superare neanche i primi esami, che vogliono altrettanto impegno”. Fare simulazioni sulle prove degli anni precedenti aiuta molto: “mi ha fatto entrare nell’ottica delle opzioni di risposta. Una ti distrae, due non c’entrano niente, sulle altre due devi ragionare, perché sono entrambe plausibili”. Claudia non ha trascorso una fantastica estate l’anno scorso: “gli studenti di quest’anno sono più fortunati da questo punto di vista: affrontando la prova ad aprile, potranno godersi le vacanze, ma devono essere più bravi a gestire la maturità e il test”. Non preoccupatevi se non andate bene al Liceo: “all’Università è tutta un’altra cosa. Di solito chi stenta a scuola, va bene qui, perché non subisce il giudizio quotidiano del professore, ma si gestisce autonomamente e non viene penalizzato se non è attento in aula”. Per quel che riguarda i testi: “di sicuro costano, e spesso abbiamo bisogno di acquistare anche Atlanti, ma alcuni esami necessitano solo di slide, che i docenti mettono a disposizione”. Avere un hobby non è facile, una volta iscritto, lo studio richiede tempo: “potrai gestire il tempo libero solo se non aspiri al massimo dei voti in tutti gli esami. Io mi accontento del 25, ma preferisco avere una vita sociale, cosa alla quale molti dei miei colleghi rinunciano”, sottolinea Vincenzo Colace, primo anno. “Si segue cinque giorni alla settimana fino ad ora di pranzo. Non è semplicissimo fare amicizia, perché inizialmente si formano gruppetti in base alle zone di provenienza, ma, se sei fortunato come me, riesci a conoscere persone in gamba. Non fate l’errore di rilassarvi troppo, una volta superato il test, altrimenti dovrete fare una corsa per studiare gli esami!”.