“Il Gruppo del Riesame è un organo con cui mi sono dovuta misurare, forse anche troppo in fretta in questi giorni, e che intende iniziare un percorso che porti tutti gli Atenei italiani a cogliere il senso dell’autovalutazione come processo organizzato”, con queste parole la prof.ssa Patrizia Carioti, docente di Storia e Civiltà dell’estremo oriente nonché Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Civiltà Orientali, ha introdotto un’assemblea con gli studenti che si è tenuta il 27 febbraio a Palazzo Corigliano. “Vi ho convocati – spiega la docente – per aggiornarvi sulle ultime novità in merito al decreto Miur del 30 gennaio”. Le disposizioni del decreto, emanato dal Ministro dell’Università Francesco Profumo, si applicano ai fini del potenziamento dell’autovalutazione, dell’accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei Corsi di Laurea, nonché alla valutazione periodica degli Atenei statali, ad ordinamento speciale e telematici. Il primo rapporto del Riesame dovrà essere compilato dai docenti di tutti gli Atenei italiani entro il 10 marzo. “Il Gruppo del Riesame include la presenza di docenti, amministrativi e studenti. Il fine ultimo è quello di attivare una sinergia tra queste tre anime portanti dell’Ateneo, tra le quali è mancato un dialogo comune e che fino ad adesso hanno rappresentato delle realtà a sè stanti. Per la prima volta – continua la docente – un decreto pone lo studente al centro del sistema universitario, reclamando la partecipazione diretta da parte vostra”. Il suo invito ai presenti: “andate ad eleggere il vostro rappresentante degli studenti, e fate in modo che non sia una rappresentanza passiva”. “Il bollettino di qualità”, così come viene etichettato questo decreto, prevede un processo di razionalizzazione degli Atenei, articolato nell’analisi e rilievo dei problemi, nonchè nella programmazione di attività concrete e finalizzate a risolvere le criticità evidenziate nella corrente didattica. “Aiutatemi a capire su che cosa dobbiamo intervenire – sollecita la docente – È un percorso che dobbiamo fare insieme, ragionando sulle possibili ipotesi risolutive”.
Bocciare l’idea dell’iscrizione a metà anno alla Magistrale (prolunga i tempi di studio rischiando il fuoricorso), una migliore distribuzione degli insegnamenti nei due semestri, sessioni di esami meno anguste (come quella invernale che concentra tutti gli appelli a febbraio, di cui molte date concomitanti): sembrano essere le prime richieste di revisione proposte dagli studenti.
“Sarebbe opportuno diversificare l’offerta formativa. A mio avviso – avanza Francesco, laureando in Lingue e civiltà orientali – c’è poca varietà nei piani di studi e spesso si rischa la ridondanza”. “La compilazione del piano di studi – gli fa eco il collega Andrea – si attiene ad una griglia molto rigida, che rischia di sacrificare la varietà del percorso. Un conto è rinunciare, per scelta propria, ad approfondimenti che siano pertinenti al proprio Corso di studi, altra cosa è farlo per obbligo di legge”. “Le critiche che mi sento di sollevare – interviene Vincenza – esulano dalla didattica, ma si scagliano contro il sistema amministrativo. Mi piacerebbe pensare che gli studenti non debbano più litigare con i piani alti, per questioni burocratiche”.
“Condivido in parte le vostre lamentele – commenta la prof.ssa Gala Maria Follaco, docente di Lingua e Letteratura giapponese – in quanto sostengo che poco dipenda dalla struttura, ma in generale dal sistema. L’opportunità del Riesame incentiva l’autoriflessione, ed è per voi l’occasione concreta di esserci, un modo di esercitare il diritto di studenti anche se, come è noto, la libertà presuppone responsabilità”. Un punto sul quale sarebbe utile discutere, aggiunge la docente, è quello relativo ai soggiorni studio all’estero: “dovrebbero essere integrati nella maniera più completa possibile, per non farli apparire come un’esperienza staccata dal percorso di studio. Allo stato attuale gli studenti che usufruiscono della mobilità internazionale rischiano di andare fuori corso, poiché si vedono riconosciuti solo l’esame di lingua”.
Inoltre, suggerisce la prof.ssa Carioti, “sarebbe produttivo chiedere ai ragazzi che si immatricolano ai Corsi di Laurea Specialistica di specificare nella loro lettera di motivazione le aspirazioni lavorative, per lavorare sinergicamente ad un progetto di studio”. “Abbiamo i numeri per farlo”, ritiene la prof.ssa Follaco, dato il numero esiguo di studenti iscritti a Corsi di studio orientalistici, quindi “è importante avere la vostra voce, poiché alcune esigenze possono essere percepite, ma altre devono essere esplicitate”. “Il docente guida ma lo studente si forma, quindi ha il diritto di intervenire. Mi piacerebbe costruire qualcosa di buono insieme a voi, mi sento una figlia de L’Orientale, quest’Ateneo mi ha dato tanto: da studentessa e da docente. Capisco la vostra disillusione legata al clima di incertezza e di crisi generale, ma credo valga la pena abbracciare l’idea del cambiamento. Certo, per riequilibrare ed armonizzare tutto ci vuole tempo, ma avrete l’onore di lavorare per i posteri”, conclude la Coordinatrice del Corso di Laurea.
Rosaria Illiano
Bocciare l’idea dell’iscrizione a metà anno alla Magistrale (prolunga i tempi di studio rischiando il fuoricorso), una migliore distribuzione degli insegnamenti nei due semestri, sessioni di esami meno anguste (come quella invernale che concentra tutti gli appelli a febbraio, di cui molte date concomitanti): sembrano essere le prime richieste di revisione proposte dagli studenti.
“Sarebbe opportuno diversificare l’offerta formativa. A mio avviso – avanza Francesco, laureando in Lingue e civiltà orientali – c’è poca varietà nei piani di studi e spesso si rischa la ridondanza”. “La compilazione del piano di studi – gli fa eco il collega Andrea – si attiene ad una griglia molto rigida, che rischia di sacrificare la varietà del percorso. Un conto è rinunciare, per scelta propria, ad approfondimenti che siano pertinenti al proprio Corso di studi, altra cosa è farlo per obbligo di legge”. “Le critiche che mi sento di sollevare – interviene Vincenza – esulano dalla didattica, ma si scagliano contro il sistema amministrativo. Mi piacerebbe pensare che gli studenti non debbano più litigare con i piani alti, per questioni burocratiche”.
“Condivido in parte le vostre lamentele – commenta la prof.ssa Gala Maria Follaco, docente di Lingua e Letteratura giapponese – in quanto sostengo che poco dipenda dalla struttura, ma in generale dal sistema. L’opportunità del Riesame incentiva l’autoriflessione, ed è per voi l’occasione concreta di esserci, un modo di esercitare il diritto di studenti anche se, come è noto, la libertà presuppone responsabilità”. Un punto sul quale sarebbe utile discutere, aggiunge la docente, è quello relativo ai soggiorni studio all’estero: “dovrebbero essere integrati nella maniera più completa possibile, per non farli apparire come un’esperienza staccata dal percorso di studio. Allo stato attuale gli studenti che usufruiscono della mobilità internazionale rischiano di andare fuori corso, poiché si vedono riconosciuti solo l’esame di lingua”.
Inoltre, suggerisce la prof.ssa Carioti, “sarebbe produttivo chiedere ai ragazzi che si immatricolano ai Corsi di Laurea Specialistica di specificare nella loro lettera di motivazione le aspirazioni lavorative, per lavorare sinergicamente ad un progetto di studio”. “Abbiamo i numeri per farlo”, ritiene la prof.ssa Follaco, dato il numero esiguo di studenti iscritti a Corsi di studio orientalistici, quindi “è importante avere la vostra voce, poiché alcune esigenze possono essere percepite, ma altre devono essere esplicitate”. “Il docente guida ma lo studente si forma, quindi ha il diritto di intervenire. Mi piacerebbe costruire qualcosa di buono insieme a voi, mi sento una figlia de L’Orientale, quest’Ateneo mi ha dato tanto: da studentessa e da docente. Capisco la vostra disillusione legata al clima di incertezza e di crisi generale, ma credo valga la pena abbracciare l’idea del cambiamento. Certo, per riequilibrare ed armonizzare tutto ci vuole tempo, ma avrete l’onore di lavorare per i posteri”, conclude la Coordinatrice del Corso di Laurea.
Rosaria Illiano