Bagni e strutture, petizione degli studenti per sollecitare una maggiore igiene

Mille e seicento. Sono tante le firme raccolte dai rappresentanti degli studenti di Ingegneria in calce ad una petizione di protesta, presentata al Preside e al Polo delle Scienze e delle Tecnologie, contro le annose carenze igieniche che affliggono le strutture della Facoltà. “Siamo riusciti ad ottenere tre turni quotidiani di pulizia – due la mattina ed uno il pomeriggio – dopo aver parlato con il personale addetto e con il Direttore Amministrativo del Polo Paola Balsamo”. Ma la pulizia da sola non basta. Occorre intervenire anche sugli impianti, ormai vetusti e, talvolta, danneggiati. “È vero che ci sono anche carenze strutturali, ma è necessario che le strutture vengano pulite”, dicono i rappresentanti iscritti all’Associazione ASSI Domenico Petrazzuoli e Giorgio Varchetta.
“La sede peggiore di tutte è Via Claudio. Ci sono in tutto sei bagni e sono uno peggio dell’altro, soprattutto al piano terra, sempre rotti o sporchi”, dice Roberta Cozzolino, iscritta al terzo anno di Ingegneria Biomedica. “L’università, forse, a volte usa male i fondi di cui dispone, acquistando arredamento invece di intervenire sugli impianti ed i servizi igienici, che sono carenti. Nell’aulario di Via Claudio c’è un solo bagno per tre piani”, sottolinea il collega Luca Giordano. Dionisio Fremis, Giuliana D’Ambra e Federica Granato, studenti al primo ed al secondo anno di Ingegneria Gestionale, sono tra i firmatari della petizione: “seguiamo a Monte Sant’Angelo e la struttura, che a vederla sembra nuova, è in realtà un disastro. Ci piove dentro e, anche se hanno riparato il soffitto delle aule, continuano ad esserci infiltrazioni nei corridoi. Anche dopo la petizione, non è cambiato nulla. Nei bagni continua a mancare carta e sapone e da settimane c’è un lavandino otturato, che nessuno viene a sturare”. Le lamentele dei tre ragazzi non si limitano all’igiene. Oggi è mercoledì pomeriggio e sono venuti a Piazzale Tecchio per seguire il corso di Disegno: “i tavoli e i banchi ci sono, ma mancano le sedie e non tutti riescono a disegnare stando in piedi”. “Siamo fortunati, le strutture sono abbastanza grandi, ci sono spazi per studiare, la biblioteca è abbastanza capiente. E’ un peccato che i bagni siano sempre così sporchi e che in tante aule e corridoi manchino le controsoffittature e gli arredi”, commentano Pietro Orefice e Chiara Longo.
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