Bartolucci a Biologia

Competizione elettorale movimentata al Dipartimento di Biologia. Dopo le candidature di due nomi di alto profilo, la prof.ssa Simonetta Bartolucci ed il prof. Luciano Gaudio, rispettivamente referente del Rettore per la Didattica e la Formazione per l’area scientifico-tecnologica e Direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, ufficializzate nel corso di un interessante dibattito il 22 novembre, lunedì 26 il prof. Gaudio ha annunciato, in una lettera ai colleghi, la propria decisione di ritirarsi dalla competizione. “Da tempo sono coordinatore di un Forum Tematico del PD e, sebbene diversi giuristi mi abbiamo confortato sulla compatibilità delle due cose, ho preferito evitare qualunque azione potesse ritardare la nascita del nuovo Dipartimento”, dichiara il diretto interessato. Nonostante sia rimasto uno solo dei candidati, la votazione si è svolta in due tornate, a causa del mancato raggiungimento del quorum al primo turno, per una manciata di voti. Nessun problema, però, al secondo turno per la prof.ssa Bartolucci che è stata eletta con 71 voti (dieci in più del minimo richiesto).
Al centro del programma, la consapevolezza che la nuova struttura avrà più responsabilità di quelle attuali e che, per un certo periodo di tempo, in attesa dell’ultimazione dell’edificio adiacente la sede di Biologia nel campus di Fuorigrotta prevista nel 2014, il Dipartimento avrà due sedi che dovranno lavorare in sinergia, condividendo spazi, obiettivi e principi, per garantire a tutti i docenti di avere studio e laboratorio nel medesimo luogo e mantenere elevato il livello della didattica.
Vera preoccupazione del sistema formazione è la sostenibilità economica. I tagli alla cultura e alla ricerca preoccupano, così è necessario attrezzarsi per reperire risorse attraverso tutti i canali possibili, da quelli pubblici a quelli privati, aprendosi al territorio. “Svolgiamo già attività per conto terzi ma dovremo potenziare la nostra capacità di attrarre finanziamenti, attraverso azioni di marketing”, sostiene la prof.ssa Bartolucci.
Per dar vita ad un’istituzione basata sulla solidarietà e lo spirito di appartenenza, il successo di un gruppo o di un singolo sarà un bene comune, i cui benefici dovranno ricadere su tutti, e dal momento che il Dipartimento verrà valutato nel suo complesso, non conteranno solo le eccellenze ma verranno sostenuti anche i gruppi che avranno conseguito risultati peggiori, incoraggiando la collaborazione in progetti trasversali. 
Altro punto cardine del programma, la didattica che dovrà essere omogeneizzata e razionalizzata perché: “in qualche caso abbiamo superato le umane possibilità”. Infine, le risorse umane: “La Giunta dovrà garantire la rappresentanza, con parità numerica, delle tre fasce di docenza”. 
Simona Pasquale
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