Appena conclusa, mentre andiamo in stampa, la consultazione elettorale al Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse che ha rinnovato, al primo turno, il mandato al Direttore uscente, il prof. Vincenzo Morra. Altro candidato dell’ultima ora il prof. Alberto Incoronato candidatosi all’ultimo momento. Ordinario di Petrologia e Petrografia, il prof. Morra ha partecipato a numerose campagne oceanografiche nel Basso Tirreno e spedizioni di ricerca in aree vulcaniche in Italia, Grecia, Spagna, Madagascar e Brasile. È responsabile nazionale di progetti di ricerca nell’ambito sul vulcanismo della Sardegna e l’evoluzione petrologica del sistema litosfera-astenosfera nell’area circum-tirrenica e responsabile locale di progetti PRIN, membro dell’International Association of Volcanology and Chemistry of the Earth’s Interior e del Gruppo Nazionale di Petrografia e referee di molte riviste nazionali ed internazionali. È stato rappresentante dei ricercatori nella Commissione per la ripartizione dei fondi di ricerca dal ’93 al ’96 e dal 2006 è membro del CUN – Consiglio Universitario Nazionale. Nel 1991 la Società Italiana di Mineralogia e Petrologia gli ha conferito il premio per l’Operosità Scientifica nel campo delle discipline petrografiche. “La continuità è stata fortemente voluta dai colleghi”, commenta il Direttore appena eletto a cui un folto gruppo di una quarantina fra docenti e ricercatori aveva chiesto, in un documento ufficiale, di proseguire l’incarico, all’indomani della pubblicazione del decreto del Rettore che istituiva i nuovi Dipartimenti. Parole chiave per la gestione di questo nuovo ciclo: risorse umane, lavoro di gruppo e qualità. “Sui temi della qualità abbiamo anticipato i tempi e lavoreremo ancora come un gruppo unito per discutere su temi importanti. Come geologi, siamo un riferimento per tutto il territorio e le sue istituzioni e vogliamo continuare ad esserlo sempre più. Siamo in attesa dei nuovi spazi di Monte Sant’Angelo e, nel frattempo, cercheremo di ottenere risorse per incrementare il nostro corpo docente e ricercatore con figure a tempo determinato, ma anche per consentire le progressioni di carriera, dal momento che le abilitazioni sono ormai prossime”.