Blocco del turn over e restrizioni ministeriali per le Università pubbliche mentre proliferano le Telematiche

Un po’ di relax per il Dipartimento di Scienze e Tecnologie, fino a poco fa sotto pressione per il blocco del turnover. Il Direttore Raffaele Santamaria mostra i vincoli cui è sottoposto ogni Corso di Laurea, più blandi se si tratta di Università Telematiche: “con il blocco del ricambio generazionale di docenti fino al 2017, i Dipartimenti con il maggior numero di personale in quiescenza hanno sofferto la stretta del vincolo di dodici per ogni Corso di Laurea. Ora, per fortuna, il Ministero ha consentito un numero minimo di nove”. I vincoli non sono solo relativi al numero di docenti, ma anche all’idoneità di ogni nuovo Corso di Laurea (CdL) in base alle decisioni della Conferenza dei Rettori (CRUI) e del Comitato Universitario Regionale (CUR): “prese a livello nazionale e regionale. Ogni nuovo CdL deve tener conto delle esigenze e dei problemi di quelli già esistenti in Campania. Stessa cosa non si può dire della proliferazione delle Telematiche. Attualmente ne ho contate dieci in Italia, che fanno sorgere Corsi di Ingegneria dalla Giurisprudenza come se niente fosse, ed alcune di esse hanno un solo ricercatore nell’organico. Non faccio di tutta l’erba un fascio, ma, viste le grosse restrizioni ministeriali ai Corsi di Laurea nelle Università pubbliche, bisognerebbe tenere sotto controllo la situazione delle Telematiche accreditabili”. Molte reclutano docenti in quiescenza con contratti straordinari: “ottengono finanziamenti difficilmente paragonabili ai nostri e contano una maggioranza di non strutturati. Una lotta impari dunque, se non si fa affidamento sulla sensibilità dell’opinione pubblica”. Desiderio del prof. Santamaria, già realizzato in passato: “verificare le criticità dei Corsi di Laurea sul territorio, insieme a tutti i Dipartimenti di Scienze. In tal modo la didattica potrà rispondere pienamente al diritto allo studio, individuando le eccellenze e peculiarità di ogni Ateneo. Ad esempio, mi sono battuto per l’aggettivazione al Corso di Scienze Aeronautiche, a fianco delle Nautiche, per sottolineare la specificità del nostro percorso, diverso da quello federiciano, più attinente alla terraferma. Mi auguro che le stesse discussioni si possano sempre fare anche su scala nazionale”.
Al.Ta.
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