Si chiama Ecoremed, Sviluppo di protocolli eco-compatibili per la bonifica di suoli agricoli contaminati nell’ex SIN (Sito Interesse Nazionale) Litorale Domizio Agro-Aversano, e il 23 maggio, a Bruxelles, è stato premiato nell’ambito dei Progetti Life finanziati dall’Unione Europea con lo scopo di tutelare l’ambiente e la natura. “Lo studio ha ricevuto un doppio premio – spiega il prof. Nunzio Romano, docente di Idraulica agraria e Sistemazioni idraulico-forestali al Dipartimento di Agraria e direttore del C.I.R.AM. (Centro Interdipartimentale di ricerca Ambiente) della Federico II – Infatti, è stato selezionato tra i migliori 62 progetti, sui 400 finanziati, conclusi nel biennio 2016/2017. Ma non finisce qui dal momento che è rientrato nei best of the best, ovvero tra i 9 migliori progetti”. A coordinare Ecoremed, elaborato a partire dal 2010 con la partecipazione dell’allora dottorando Nunzio Fiorenti, il C.I.R.AM. in associazione con la Regione Campania (Assessorato Agricoltura), l’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) e Risorsa Srl. Le finalità dello studio: “trasmettere le giuste informazioni sulla qualità dei prodotti agricoli campani”, sottolinea il prof. Romano. “Il progetto analizza la Terra dei Fuochi e il problema ambientale in una logica economica circolare che ha lo scopo di recuperare e riciclare i suoli degradati e contaminati, usare metodi agronomici, coltivare piante per produrre legno recuperando energia e non cementificare e cancellare i terreni. L’obiettivo è stato quello di indicare nuovi indirizzi di protezione e conservazione dei suoli e la messa a punto di tecniche eco-compatibili a basso impatto ambientale per restituire all’agricoltura e all’ecosistema le terre contaminate”, prosegue il prof. Massimo Fagnano, docente di Economia ed Ecologia agraria al Dipartimento di Agraria, e che, in qualità di project manager di Ecoremed, ha ritirato il premio consegnato dal Commissario all’ambiente della Comunità Europea Karmelu Vella. I fondi interessati dal progetto sono stati individuati nei Comuni di Trentola-Ducenta, Teverola e Giugliano: fondi che, degradati a causa della presenza di discariche abusive, sono stati sottoposti ad operazioni di ripristino ambientale e paesaggistico e restituiti ai proprietari. Ben prima che il progetto si concludesse nel giugno scorso, il C.I.R.AM. è stato contattato per l’applicazione del protocollo anche in altre zone. Una multinazionale di Marcianise ha richiesto un intervento su un suolo contaminato da piombo e cadmio: il suolo è stato coperto con un tappeto erboso di gramigna con lo scopo di evitare che i contaminanti si diffondessero nell’aria e sono stati piantati filari di pioppo. Un intervento simile ha interessato, su richiesta del commissario alle Bonifiche della Regione Campania, anche un fondo sequestrato alla camorra a San Giuseppiello nel Comune di Giugliano. In questo sito, inoltre, un altro intervento ha riguardato la falda acquifera ed è stato condotto dagli ingegneri idraulici coordinati dal prof. Romano che hanno impiegato un impianto di irrigazione con spruzzatori per bonificare la falda da composti organici volanti, composti che, alla luce, si degradano nell’aria. I siti di Marcianise e San Giuseppiello sono interessati, ad oggi, da un costante lavoro di monitoraggio.
Carol Simeoli
Carol Simeoli