Un mese di maggio pieno di impegni istituzionali per la Facoltà di Giurisprudenza.
Prima si è riunita la Commissione Didattica, poi il Consiglio di Facoltà, nel mezzo l’elezione del Presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà.
Ma andiamo con ordine, iniziando proprio dalla riunione dell’organo presieduto dal prof. Mario Rusciano. A farla da padroni, per così dire, sono stati gli studenti, anche considerata la scarsa partecipazione dei docenti. I ragazzi hanno dunque potuto sviscerare alcune delle questioni che stavano loro più a cuore: in primis quella delle aule studio. Se da una parte si è fatto notare che in via Porta di Massa, allo stesso piano dove c’è la buvette, c’è anche un’aula adibita a deposito di vecchi computer (poi svuotata) e che quella aula poteva essere acquisita alle ragioni degli studenti, dall’altra si è controbattuto che la sua destinazione finale è stata già decisa: ospiterà nuovi computer e un ennesimo centro linguistico di facoltà.
Nuovo giro di ruota e altra richiesta, questa volta decisamente più pressante, da parte dei rappresentanti degli studenti in Commissione: il calendario d’esami annuale così da sconfiggere l’”effetto suspense” che puntualmente si crea nel periodo che va dal termine di ogni sessione all’inizio di quella successiva. Nonostante la questione sembrasse avviata da settimane ad una soluzione positiva, a sorpresa è stato loro risposto che i docenti non acconsentiranno mai ad adottare il calendario annuale. La motivazione è che nessun prof. può sapere con tanto anticipo quali sono i suoi impegni futuri. Rimane da domandarsi come facciano i loro colleghi del resto d’Italia, dove il meccanismo è ormai in funzione da anni… Gli studenti sono tornati a casa solo con un magro contentino rappresentato dalla rassicurazione che l’ultimo giorno di ogni sessione sarà comunicato il calendario ufficiale della sessione successiva.
Nel prosieguo della riunione ha fatto di nuovo capolino, brevemente, la questione dei carichi didattici spropositati cioè della mancanza di corrispondenza tra i crediti assegnati ad ogni esame e le pagine del relativo programma. Già affrontato e dibattuto in passato, il problema, non solo non è nuovo ma appare, evidentemente, troppo complicato da risolvere…
Fin qui la Commissione, poi, come detto, il Consiglio di Facoltà. Il filo conduttore non si è spezzato. In apertura di lavori il prof. Rusciano, visto il panorama dell’ultima Commissione, ha invitato i docenti a partecipare ai lavori dei futuri consessi… in fin dei conti il nome completo dell’organo è “Commissione didattica paritetica studenti-docenti”…
Primo argomento discusso è stato, invece, quello dei contenuti didattici di cui riempire la voce “altre” (le cosiddette “abilità altre”) previste anche nel piano di studio delle Lauree specialistiche. La proposta più gettonata è sembrata quella di assegnare quei crediti ad esami approfonditi di una lingua straniera o, in alternativa, a degli approfondimenti seminariali su materie più importanti (ricollegando a quelle materie, dunque, più crediti finali di quanti gliene concederebbe l’esame puro e semplice). Ulteriore e non meno importante ipotesi, è quella di creare un supercorso di informatica che conduca lo studente ad acquisire direttamente il patentino europeo di I livello.
E ora qualche notizia e qualche curiosità sul valzer continuo di docenti e ricercatori, nella Facoltà. Il prof. Massimo Iovane (Diritto internazionale) ha chiesto ed ottenuto di trascorrere un periodo presso l’Università di Cambridge e qualche altro suo collega addirittura alla Pennsilvanya University. Per quanto riguarda i ricercatori, invece, sono stati stanziati 128mila euro per altri 7 posti: uno a Diritto commerciale III cattedra, uno a Diritto tributario III cattedra, uno a Diritto penale IV cattedra, uno a Diritto processuale penale III cattedra, uno a Diritto dell’Unione Europea del II Corso, uno a Diritto processuale civile del II Corso ed uno a Diritto privato II cattedra. E’ stato concesso, poi, il nullaosta al ricercatore di Diritto ecclesiastico Antonio Guarino per il suo passaggio al Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale che afferisce alla Facoltà di Lettere e Filosofia.
Ultima notazione sul Master di I livello in “Tutela dei diritti umani e sviluppo del sistema economico e industriale euromediterraneo” che il prof. Sico, in collaborazione con il collega Iovane, ha chiesto di poter attivare presso la Facoltà.
Marco Merola
Prima si è riunita la Commissione Didattica, poi il Consiglio di Facoltà, nel mezzo l’elezione del Presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà.
Ma andiamo con ordine, iniziando proprio dalla riunione dell’organo presieduto dal prof. Mario Rusciano. A farla da padroni, per così dire, sono stati gli studenti, anche considerata la scarsa partecipazione dei docenti. I ragazzi hanno dunque potuto sviscerare alcune delle questioni che stavano loro più a cuore: in primis quella delle aule studio. Se da una parte si è fatto notare che in via Porta di Massa, allo stesso piano dove c’è la buvette, c’è anche un’aula adibita a deposito di vecchi computer (poi svuotata) e che quella aula poteva essere acquisita alle ragioni degli studenti, dall’altra si è controbattuto che la sua destinazione finale è stata già decisa: ospiterà nuovi computer e un ennesimo centro linguistico di facoltà.
Nuovo giro di ruota e altra richiesta, questa volta decisamente più pressante, da parte dei rappresentanti degli studenti in Commissione: il calendario d’esami annuale così da sconfiggere l’”effetto suspense” che puntualmente si crea nel periodo che va dal termine di ogni sessione all’inizio di quella successiva. Nonostante la questione sembrasse avviata da settimane ad una soluzione positiva, a sorpresa è stato loro risposto che i docenti non acconsentiranno mai ad adottare il calendario annuale. La motivazione è che nessun prof. può sapere con tanto anticipo quali sono i suoi impegni futuri. Rimane da domandarsi come facciano i loro colleghi del resto d’Italia, dove il meccanismo è ormai in funzione da anni… Gli studenti sono tornati a casa solo con un magro contentino rappresentato dalla rassicurazione che l’ultimo giorno di ogni sessione sarà comunicato il calendario ufficiale della sessione successiva.
Nel prosieguo della riunione ha fatto di nuovo capolino, brevemente, la questione dei carichi didattici spropositati cioè della mancanza di corrispondenza tra i crediti assegnati ad ogni esame e le pagine del relativo programma. Già affrontato e dibattuto in passato, il problema, non solo non è nuovo ma appare, evidentemente, troppo complicato da risolvere…
Fin qui la Commissione, poi, come detto, il Consiglio di Facoltà. Il filo conduttore non si è spezzato. In apertura di lavori il prof. Rusciano, visto il panorama dell’ultima Commissione, ha invitato i docenti a partecipare ai lavori dei futuri consessi… in fin dei conti il nome completo dell’organo è “Commissione didattica paritetica studenti-docenti”…
Primo argomento discusso è stato, invece, quello dei contenuti didattici di cui riempire la voce “altre” (le cosiddette “abilità altre”) previste anche nel piano di studio delle Lauree specialistiche. La proposta più gettonata è sembrata quella di assegnare quei crediti ad esami approfonditi di una lingua straniera o, in alternativa, a degli approfondimenti seminariali su materie più importanti (ricollegando a quelle materie, dunque, più crediti finali di quanti gliene concederebbe l’esame puro e semplice). Ulteriore e non meno importante ipotesi, è quella di creare un supercorso di informatica che conduca lo studente ad acquisire direttamente il patentino europeo di I livello.
E ora qualche notizia e qualche curiosità sul valzer continuo di docenti e ricercatori, nella Facoltà. Il prof. Massimo Iovane (Diritto internazionale) ha chiesto ed ottenuto di trascorrere un periodo presso l’Università di Cambridge e qualche altro suo collega addirittura alla Pennsilvanya University. Per quanto riguarda i ricercatori, invece, sono stati stanziati 128mila euro per altri 7 posti: uno a Diritto commerciale III cattedra, uno a Diritto tributario III cattedra, uno a Diritto penale IV cattedra, uno a Diritto processuale penale III cattedra, uno a Diritto dell’Unione Europea del II Corso, uno a Diritto processuale civile del II Corso ed uno a Diritto privato II cattedra. E’ stato concesso, poi, il nullaosta al ricercatore di Diritto ecclesiastico Antonio Guarino per il suo passaggio al Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale che afferisce alla Facoltà di Lettere e Filosofia.
Ultima notazione sul Master di I livello in “Tutela dei diritti umani e sviluppo del sistema economico e industriale euromediterraneo” che il prof. Sico, in collaborazione con il collega Iovane, ha chiesto di poter attivare presso la Facoltà.
Marco Merola