Capaci e meritevoli, risparmiano sulle tasse

Vedere premiato il proprio impegno e, talvolta, i sacrifici fatti per studiare è una soddisfazione che, al primo anno, rappresenta un forte stimolo a continuare nella giusta direzione. Ne sono testimoni le oltre cento giovani matricole iscritte all’Università Parthenope, destinatarie del rimborso della prima rata (207 euro per ognuno) delle tasse. L’Ateneo ha, infatti, deciso di ripartire il fondo, che ammonta a quasi 22mila euro, costituito con i contributi raccolti attraverso il cinque per mille, a studenti del primo anno in possesso di un voto di diploma superiore a 80 e un minimo di diciotto crediti formativi conseguiti entro il primo marzo. “E’ molto gratificante ricevere questo tipo di premi – afferma Benedetta Manfellotti, 19 anni, di Volla, iscritta ad Economia e Commercio che, ad oggi, ha accumulato ben trentasei crediti formativi, sostenendo con successo gli esami di Diritto privato, Matematica, Economia aziendale e Abilità linguistica – perché ci fa capire che l’impegno premia e che non vanno avanti solo i raccomandati”. Benedetta, che ha scelto il Parthenope “dopo avere ascoltato i consigli di alcuni amici”, ammette di aver notato, fin dal primo giorno, il grande distacco che esiste tra la scuola superiore e l’Università. “Il carico di lavoro è, senza dubbio, maggiore; il rapporto con i professori è diverso, pur essendo questi ultimi molto disponibili; ed è possibile organizzare lo studio in maniera autonoma – spiega – Ho capito subito che per non rimanere indietro, e sostenere gli esami alla fine del semestre, avrei dovuto ideare una buona organizzazione del mio tempo, anche per non ridurmi all’ultimo momento”. Benedetta si divide tra lezioni e studio individuale. 
“Seguo tutti i corsi”
“Ho deciso di seguire tutti i corsi, anche se questo comporta essere tutti i giorni in Facoltà, compreso quello di Inglese che si tiene a Villa Doria d’Angri – lontano rispetto alla sede centrale di via Acton – e, dalla seconda settimana, ho acquistato i testi. Durante le lezioni, prendo appunti e cerco di stare molto attenta in modo da fare già parte del lavoro, mentre, una volta a casa, ripeto e sintetizzo con degli schemi”. Da grande, vorrebbe trovare un lavoro che associ la sua passione per le lingue con l’Economia. “Lo studio toglie tempo ad altro – conclude Benedetta – ma, fatto bene, non è una sofferenza”. Il segreto per cominciare con il piede giusto è proprio quello di seguire i corsi costantemente. Lo ripetono spesso anche i docenti. “Durante il primo giorno di lezioni, il Preside prof. Alberto Carotenuto ci ha detto che l’unico metodo per passare gli esami e sostenerli nei tempi accademici è seguire i corsi, ed io l’ho preso in parola”, afferma Vincenzo Chianese, 19 anni, originario di Afragola, iscritto a Ingegneria gestionale. “Non ho avuto grossi problemi, in quanto ho cercato di prepararmi fin dal liceo – dice Vincenzo che, nel futuro, si immagina alla direzione di un’azienda – e poi i docenti ci seguono molto. In ogni caso, ho subito predisposto una tabella di marcia in previsione dell’orario dei corsi”. La settimana tipo: “Sveglia alle 7. Dal lunedì al giovedì, arrivo in Facoltà verso le 8:30, dove mi trattengo anche dopo le lezioni (ho seguito Analisi I, Algebra, Economia aziendale e Inglese) soprattutto per le esercitazioni di Matematica che svolgo insieme ai miei compagni di corso. Di ritorno a casa, dedico sempre qualche ora allo sport, visto che, fino a poco tempo fa, praticavo karate a livello agonistico (ho smesso per gli impegni del liceo). Riesco comunque a trovare il tempo necessario per ripetere gli argomenti trattati in aula. Venerdì, sabato e domenica mi dedico allo studio di più discipline e, ovviamente, ritaglio i miei spazi per uscire e vedere gli amici”. Una buona organizzazione non è, però, l’unica chiave per procedere spediti. “E’ inutile studiare cercando di memorizzare il più possibile, – chiarisce Vincenzo – talvolta anche senza capire bene quello che si ripete. Ciò che conta è il ragionamento alla base di ogni spiegazione, formula o teoria. E se all’inizio si è un po’ spaesati, basta insistere, andare avanti con impegno, perché con la forza di volontà si riesce in tutto”. E’ ciò che ha fatto anche Alessio Netti, al primo anno di Informatica. Ha già sostenuto tre esami: Programmazione e Architettura dei calcolatori da dodici crediti ognuno e Matematica da nove. “Prima di immatricolarmi al Parthenope, avevo partecipato ai test presso la Facoltà di Ingegneria della Sun, ma ho capito che non era quello che volevo, dalle materie oggetto della prova (Fisica, Chimica, Biologia). Dunque, ho optato per Informatica, attratto da un approccio allo studio abbastanza applicativo”.
Simulazioni 
ad Informatica
Il primo semestre è un po’ un banco di prova. “Occorre una certa propensione per determinate discipline, una buona dose di interesse e flessibilità mentale – spiega Alessio – La logica si acquisisce durante i corsi”. Forte l’impatto con l’esame di Programmazione, con il prof. Giulio Giunta. “Abbiamo analizzato vari approcci che lasciano un po’ spiazzati e, al termine del corso, abbiamo presentato due progetti: una simulazione di un labirinto, prova per niente facile dopo solo pochi mesi di studio, e la gestione di un magazzino di prodotti informatici”. Vinta la pigrizia iniziale, secondo Alessio, “bisogna, prima di tutto, ritagliarsi un po’ di spazio per capire se abbiamo scelto la Facoltà giusta e poi cominciare subito a studiare”. Unico ostacolo per la frequenza quotidiana dei corsi, il funzionamento a singhiozzo dei trasporti pubblici. “Abitando a S. Maria Capua Vetere, ogni giorno devo scontrarmi con qualche disagio. La ditta di autobus, Acms, è fallita e i treni sono spesso in ritardo. A volte, mi capita di perdere mezza giornata per seguire una lezione di sole due ore e, allora, sono costretto a rinunciare. Per il secondo semestre, per esempio, ho scartato Inglese ed Economia aziendale. Dovrò studiare da solo, seppur abbia compreso l’importanza di ascoltare la spiegazione dei professori”. Della stessa opinione Anna Sorio, napoletana, diplomata con 96 e iscritta al Corso di Laurea in Scienze dell’amministrazione. “Il punto di riferimento non è il libro ma il corso e ciò che viene spiegato”, afferma Anna, in riferimento all’importanza di seguire le lezioni in maniera attiva. Fino ad ora, ha sostenuto cinque esami: Metodi matematici per l’economia, Economia politica, Diritto pubblico, Storia delle istituzioni e Laboratorio di informatica. “Il più appassionante è stato quello di Diritto pubblico, – afferma – in quanto si tratta di tematiche attuali che riscontriamo nella vita di ogni giorno. Allo stesso tempo, è stata una prova complicata, in quanto il programma è molto vasto ed è necessario acquisire almeno un minimo il linguaggio tecnico”. Il consiglio di Anna alle matricole: “Procedete per gradi. Decidete quali esami dare e organizzate lo studio giorno per giorno”. 
Anche quest’anno è possibile destinare il cinque per mille all’Università Parthenope, inserendo nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 80018240632. 
Maddalena Esposito
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