Il Career Day per la prima volta a Monte Sant’Angelo. La manifestazione, giunta alla sua III edizione, si è svolta il 21 ottobre. Organizzata dal SOF-Tel con l’aiuto di una società esterna, Emblema, si pone il fine di favorire il contatto tra laureandi e laureati degli Atenei campani con le realtà produttive.
“E’ un modo trasparente per far arrivare i curricula alle aziende – afferma il Direttore del SOF-Tel, prof. Luigi Verolino – Siamo in tempo di magra, le aziende hanno difficoltà a partecipare. L’Università offre il proprio potenziale ma la grande industria non vuole investire in ricerca e sviluppo. Speravo nella massiccia presenza della realtà industriale. Mi dispiace constatare l’assenza di grandi gruppi come Ansaldo, Whirpool Europa, Elasis del gruppo Fiat, Enel, Alenia”. Soddisfatto della partecipazione del mondo imprenditoriale è, invece, il Direttore di Emblema Tommaso Aiello: “Abbiamo raggiunto un buon risultato. Reclutare al sud è una scelta impegnativa. Significa che il bacino di utenza della Federico II è competitivo”.
Curiosando tra gli stand si scopre che le posizioni aperte sono pochissime e rivolte per lo più a laureati in Ingegneria. “L’importante è che i giovani parlino con i selezionatori, capiscano quali sono i criteri con cui assumono”, spiega Aiello. “Qualche volta vi sono buone opportunità di lavoro – sostiene il coordinatore dell’evento, prof. Luciano De Menna – E poi i rapporti con le aziende vanno coltivati anche in tempi di crisi”.
In fila per la consegna dei curricula vi sono soprattutto laureati in materie tecnico-scientifiche. “Coloro che hanno lauree forti si posizionano sul mercato da soli ma penso che alcuni gruppi abbiano bisogno anche di laureati in discipline umanistiche per la comunicazione, l’amministrazione – afferma il prof. Verolino – Stiamo organizzando un forum in rete per far sì che il contatto tra aziende e laureati avvenga nel corso dell’intero anno”. Verolino crede fortemente nell’appetibilità sul mercato dei laureati campani: “Abbiamo persone ben formate e disposte alla mobilità, cosa che generalmente non avviene nelle città industrialmente forti. Il laureato napoletano potrebbe essere ‘il jolly’ del mercato”.
Inglese ed esperienze all’estero. Lunghe file agli stand per le aziende più conosciute. “Ciclicamente si aprono nuove posizioni, consiglio ai laureati di tenersi aggiornati sul nostro sito – afferma il dott. Giulio Piccinini della Bialetti – Ogni anno vengono inserite circa una quindicina di unità. Per i profili junior sono previsti 6 mesi di stage con rimborso di 700 euro mensili da svolgere a Coccaglio, in provincia di Brescia”. La Bombardier, azienda di progettazione e costruzione di treni, invece, cerca tre ingegneri con esperienza per la sede di Vado Ligure ma “per i neo-laureati in Ingegneria Meccanica e Elettronica vi sono possibilità di stage con rimborso spese”, assicura il dott. Giorgio Pighini. Alcuni profili tecnici in ambito ingegneristico sono richiesti alla Teoresi Group, “riguardano la progettazione e lo sviluppo di software e hardware e sono disseminati su tutto il territorio nazionale. Anche a Napoli”, sottolinea la dott.ssa Gabriella Cavaliere. “Ci sono posizioni aperte per tecnici di laboratorio a Rivalta, in provincia di Torino”, aggiunge il dott. Jari Bovalin della Avio. Possibilità di accedere ad uno dei 150 stage semestrali con rimborso spese organizzati dalla L’Oréal nelle sedi di Milano e Torino. “Per selezionare i candidati valutiamo quanto la persona sia in grado di mettersi in gioco, il grado di flessibilità, la padronanza di più lingue, oltre che il percorso di studi”, afferma il dott. Lorenzo Caprini, ammettendo che, però, i titoli preferenziali sono la laurea in Economia o Ingegneria gestionale. Quali sono le caratteristiche che possono indurre un selezionatore a scegliere un neo-laureato? “Requisito fondamentale è la conoscenza dell’inglese che va testato durante il colloquio. Apprezzata è anche un’esperienza all’estero, magari un Erasmus”, risponde la dott.ssa Natalia Musatti della BNP. L’ing. Roberto Marrone è l’esempio di un laureato della Federico II che ce l’ha fatta. Ha 30 anni e lavora da 5 nella Avio: “Ho cominciato 15 giorni prima della laurea, dopo aver svolto in azienda una tesi di laurea sulla ottimizzazione di un processo di microforatura laser per raffreddare le camere di combustione degli aerei”. Ha iniziato la sua collaborazione con un contratto interinale ed ora ne ha uno a tempo indeterminato: “Se si dà molto ad una azienda si viene ripagati. Spesso i giovani tendono a chiedere e si dimenticano di dare”. Secondo Marrone si può fare carriera anche negli ambiti operativi ma “bisogna saper vendere le proprie attività con pubblicazioni internazionali e partecipando a convegni per convincere i propri superiori della validità di quello che si fa”.
Tra gli stand in cerca di lavoro. Laureati e laureandi si aggirano, curricula alla mano, tra gli spazi del Career Day. Sono alla ricerca di un’opportunità di lavoro ma anche di spunti su come potenziare i propri punti di forza per catturare l’attenzione dei selezionatori. Tiziana Ruocco, laureata in Scienze Biologiche, in fila alla L’Oréal, confida in uno stage nel settore Ricerca e Sviluppo, mentre Tullio Tiani, laureato in Giurisprudenza, afferma: “Ho trovato poche imprese interessate a noi giuristi”. “Ci sono pochi spazi anche per gli ingegneri chimici. Molti di più per ingegneri gestionali ed economisti”, commentano Anna Citarella, laureata in Ingegneria Chimica, e Consiglia Vitiello che prenderà a breve la stessa laurea. “Cercano per lo più persone con esperienza – dichiara Vincenzo Montella, laureato in Comunicazione di impresa al Suor Orsola – Per gli stage offrono un contributo minimo che non è sufficiente per trasferirti al nord”. Tra i tanti partecipanti al Career Day delle scorse edizioni c’è chi è stato ricontattato dalle aziende. “L’anno scorso ha consegnato il curriculum allo stand Coca Cola, l’hanno richiamato ed ora è sviluppatore di punti vendita con un contratto a tempo determinato”: Valentina Green, studentessa di Scienze della Formazione, racconta l’esperienza del fidanzato Christian Reale, laureando triennale in Economia. “Venire qui è stato funzionale – affermano Sara Pepe, laureata a luglio in Economia all’Università di Salerno, e Nadia Borrelli, che sta finendo gli studi di Economia alla Federico II – Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con i relatori che hanno tenuto le presentazioni aziendali”. “Ho cercato più volte di inserire il curriculum sul sito della manifestazione ma non ci sono riuscita”, si lamenta Fortuna Zinna, laureatasi a marzo in Giurisprudenza. “Sarebbe stato utile poter sostenere dei colloqui individuali o di gruppo – sostiene Vincenzo Montella – Inoltre ci sono poche aziende e troppe società che si occupano di alta formazione”. Francesco Carrese, laureando in Scienze del Turismo, è interessato allo stand dello Stoà: “Ho appena deciso che farò il Master in Cultural management”. Tommaso Votino non ha le idee così chiare: “Mi mancano pochi esami e per ora preferisco concentrarmi sulla laurea in Progettazione e Gestione di Sistemi Turistici”.
Manuela Pitterà
“E’ un modo trasparente per far arrivare i curricula alle aziende – afferma il Direttore del SOF-Tel, prof. Luigi Verolino – Siamo in tempo di magra, le aziende hanno difficoltà a partecipare. L’Università offre il proprio potenziale ma la grande industria non vuole investire in ricerca e sviluppo. Speravo nella massiccia presenza della realtà industriale. Mi dispiace constatare l’assenza di grandi gruppi come Ansaldo, Whirpool Europa, Elasis del gruppo Fiat, Enel, Alenia”. Soddisfatto della partecipazione del mondo imprenditoriale è, invece, il Direttore di Emblema Tommaso Aiello: “Abbiamo raggiunto un buon risultato. Reclutare al sud è una scelta impegnativa. Significa che il bacino di utenza della Federico II è competitivo”.
Curiosando tra gli stand si scopre che le posizioni aperte sono pochissime e rivolte per lo più a laureati in Ingegneria. “L’importante è che i giovani parlino con i selezionatori, capiscano quali sono i criteri con cui assumono”, spiega Aiello. “Qualche volta vi sono buone opportunità di lavoro – sostiene il coordinatore dell’evento, prof. Luciano De Menna – E poi i rapporti con le aziende vanno coltivati anche in tempi di crisi”.
In fila per la consegna dei curricula vi sono soprattutto laureati in materie tecnico-scientifiche. “Coloro che hanno lauree forti si posizionano sul mercato da soli ma penso che alcuni gruppi abbiano bisogno anche di laureati in discipline umanistiche per la comunicazione, l’amministrazione – afferma il prof. Verolino – Stiamo organizzando un forum in rete per far sì che il contatto tra aziende e laureati avvenga nel corso dell’intero anno”. Verolino crede fortemente nell’appetibilità sul mercato dei laureati campani: “Abbiamo persone ben formate e disposte alla mobilità, cosa che generalmente non avviene nelle città industrialmente forti. Il laureato napoletano potrebbe essere ‘il jolly’ del mercato”.
Inglese ed esperienze all’estero. Lunghe file agli stand per le aziende più conosciute. “Ciclicamente si aprono nuove posizioni, consiglio ai laureati di tenersi aggiornati sul nostro sito – afferma il dott. Giulio Piccinini della Bialetti – Ogni anno vengono inserite circa una quindicina di unità. Per i profili junior sono previsti 6 mesi di stage con rimborso di 700 euro mensili da svolgere a Coccaglio, in provincia di Brescia”. La Bombardier, azienda di progettazione e costruzione di treni, invece, cerca tre ingegneri con esperienza per la sede di Vado Ligure ma “per i neo-laureati in Ingegneria Meccanica e Elettronica vi sono possibilità di stage con rimborso spese”, assicura il dott. Giorgio Pighini. Alcuni profili tecnici in ambito ingegneristico sono richiesti alla Teoresi Group, “riguardano la progettazione e lo sviluppo di software e hardware e sono disseminati su tutto il territorio nazionale. Anche a Napoli”, sottolinea la dott.ssa Gabriella Cavaliere. “Ci sono posizioni aperte per tecnici di laboratorio a Rivalta, in provincia di Torino”, aggiunge il dott. Jari Bovalin della Avio. Possibilità di accedere ad uno dei 150 stage semestrali con rimborso spese organizzati dalla L’Oréal nelle sedi di Milano e Torino. “Per selezionare i candidati valutiamo quanto la persona sia in grado di mettersi in gioco, il grado di flessibilità, la padronanza di più lingue, oltre che il percorso di studi”, afferma il dott. Lorenzo Caprini, ammettendo che, però, i titoli preferenziali sono la laurea in Economia o Ingegneria gestionale. Quali sono le caratteristiche che possono indurre un selezionatore a scegliere un neo-laureato? “Requisito fondamentale è la conoscenza dell’inglese che va testato durante il colloquio. Apprezzata è anche un’esperienza all’estero, magari un Erasmus”, risponde la dott.ssa Natalia Musatti della BNP. L’ing. Roberto Marrone è l’esempio di un laureato della Federico II che ce l’ha fatta. Ha 30 anni e lavora da 5 nella Avio: “Ho cominciato 15 giorni prima della laurea, dopo aver svolto in azienda una tesi di laurea sulla ottimizzazione di un processo di microforatura laser per raffreddare le camere di combustione degli aerei”. Ha iniziato la sua collaborazione con un contratto interinale ed ora ne ha uno a tempo indeterminato: “Se si dà molto ad una azienda si viene ripagati. Spesso i giovani tendono a chiedere e si dimenticano di dare”. Secondo Marrone si può fare carriera anche negli ambiti operativi ma “bisogna saper vendere le proprie attività con pubblicazioni internazionali e partecipando a convegni per convincere i propri superiori della validità di quello che si fa”.
Tra gli stand in cerca di lavoro. Laureati e laureandi si aggirano, curricula alla mano, tra gli spazi del Career Day. Sono alla ricerca di un’opportunità di lavoro ma anche di spunti su come potenziare i propri punti di forza per catturare l’attenzione dei selezionatori. Tiziana Ruocco, laureata in Scienze Biologiche, in fila alla L’Oréal, confida in uno stage nel settore Ricerca e Sviluppo, mentre Tullio Tiani, laureato in Giurisprudenza, afferma: “Ho trovato poche imprese interessate a noi giuristi”. “Ci sono pochi spazi anche per gli ingegneri chimici. Molti di più per ingegneri gestionali ed economisti”, commentano Anna Citarella, laureata in Ingegneria Chimica, e Consiglia Vitiello che prenderà a breve la stessa laurea. “Cercano per lo più persone con esperienza – dichiara Vincenzo Montella, laureato in Comunicazione di impresa al Suor Orsola – Per gli stage offrono un contributo minimo che non è sufficiente per trasferirti al nord”. Tra i tanti partecipanti al Career Day delle scorse edizioni c’è chi è stato ricontattato dalle aziende. “L’anno scorso ha consegnato il curriculum allo stand Coca Cola, l’hanno richiamato ed ora è sviluppatore di punti vendita con un contratto a tempo determinato”: Valentina Green, studentessa di Scienze della Formazione, racconta l’esperienza del fidanzato Christian Reale, laureando triennale in Economia. “Venire qui è stato funzionale – affermano Sara Pepe, laureata a luglio in Economia all’Università di Salerno, e Nadia Borrelli, che sta finendo gli studi di Economia alla Federico II – Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con i relatori che hanno tenuto le presentazioni aziendali”. “Ho cercato più volte di inserire il curriculum sul sito della manifestazione ma non ci sono riuscita”, si lamenta Fortuna Zinna, laureatasi a marzo in Giurisprudenza. “Sarebbe stato utile poter sostenere dei colloqui individuali o di gruppo – sostiene Vincenzo Montella – Inoltre ci sono poche aziende e troppe società che si occupano di alta formazione”. Francesco Carrese, laureando in Scienze del Turismo, è interessato allo stand dello Stoà: “Ho appena deciso che farò il Master in Cultural management”. Tommaso Votino non ha le idee così chiare: “Mi mancano pochi esami e per ora preferisco concentrarmi sulla laurea in Progettazione e Gestione di Sistemi Turistici”.
Manuela Pitterà