CdiA Federico II rinnovo con sorprese

Avanzano i candidati delle piccole facoltà (un po’ per errori altrui, un po’ perché finalmente unite), clamorosamente fuori dal nuovo Consiglio di Amministrazione, per la prima volta, i ricercatori di Medicina, eccezionale risultato degli outsider fra gli associati (Ritieni e Genovese) e i ricercatori (Paciello e Luca Pagano), per la prima volta due eletti di Agraria. Ritorno in CdiA, dopo una decina d’anni, per Giurisprudenza (con un ricercatore, Antonio Lanzaro). La mancata compattezza fa saltare l’elezione del candidato dei professori associati al Polo delle Scienze Umane e Sociali (Dora Gambardella soli 26 voti). Restano due a due gli eletti di Cisl e di Cgil-Uil-Indipendenti, nella sfida più accesa, certamente la più partecipata e competitiva (del resto per numero di aventi diritto è la categoria più numerosa, qui le differenze ideali sono macigni), quella del personale tecnico-amministrativo, con oltre 3.300 persone recatesi al voto. Incrementa gli eletti Ingegneria (ad un professore Ordinario ed un Associato si aggiunge un ricercatore). Mentre il Polo della Vita guadagna un associato, a discapito del Polo Umanistico. È questo il responso delle urne, dalle elezioni per il rinnovo del CdiA del Federico II, del 24 e 25 ottobre.
Fra le novità, dicevamo all’inizio, l’unione delle piccole facoltà (Veterinaria, Farmacia ed Agraria) porta al risultato storico di eleggere un professore associato, di Agraria (Alberto Ritieni), ed addirittura il primo degli eletti fra i ricercatori (Orlando Paciello) di Veterinaria. Nessun eletto di Farmacia che però esprime il Presidente del Polo della Vita, con il prof. Luciano Mayol.
Ancora, da evidenziare, il brillante risultato, fra gli ordinari, del prof. Angelo Chianese, con 201 voti, che ha quasi doppiato il terzo ed il quarto degli eletti (frutto di un lavoro che va avanti da 6 anni nel CdiA e come responsabile dell’e-learning dell’ateneo); l’ancor più ampio risultato, fra i professori associati, della prof. Maria Rosaria Posteraro che, con 188 voti, migliora (di 11 voti) il risultato di tre anni fa, ottenendo più del doppio dei voti del secondo e del terzo eletto. Ancora, l’exploit dei ricercatori outsider, Orlando Paciello, a Veterinaria, il più giovane (31 anni), che con 152 voti diventa il primo degli eletti, e Luca Pagano, di Ingegneria, secondo con 148 voti che fanno fuori i due candidati di Medicina che (con oltre 200 voti di preferenze), divisi, ottengono l’eclatante risultato dell’esclusione, per la prima volta, della facoltà medica dalla rappresentanza dei ricercatori in CdiA (per la spaccatura storica tra i ricercatori da una parte e tecnici laureati dall’altra), lasciando a Granato, primo dei non eletti, 120 voti ed 84 a Gennaro Quarto, consigliere uscente. Frutto della spaccatura a Medicina, ma forse anche di candidature non adeguatamente condivise nella categoria, prova ne sia anche il minor numero di elettori a Cappella Cangiani rispetto a tre anni fa.
Personale Tecnico-Amministrativo. Come sempre è stata questa la competizione più vivace, per la presenza di fronti storicamente contrapposti: Cisl da una parte e Cgil-Uil-Indipendenti dall’altra. Le previsioni di tre eletti ad uno non sono riuscite, né agli uni né agli altri. È finita nuovamente 2 a 2, anche se la Cisl evidenzia il risultato di un maggior numero di voti sull’altro raggruppamento (1.594 contro 1.311; questi ultimi però comprendono anche gli autonomi), con l’eletto al Polo Umanistico, Alberto Plista, che ha doppiato la candidata indipendente Daniela Uccello. In pratica, si è verificata solo una inversione di seggi: la Cisl ha vinto largamente, come sempre, al Polo della Vita (con Ciro Somma) ed ha tolto al sindacato di sinistra il Polo Umanistico; quest’ultimo ha strappato il collegio degli Uffici Centrali (grazie alla candidatura forte del segretario Cgil Massimo Di Natale), ed ha vinto, come sempre, nella roccaforte del Polo delle Scienze e delle Tecnologie, con Generoso Vitagliano. 
Paolo Iannotti
- Advertisement -




Articoli Correlati