Centro Plottaggio, scomodo portare la carta da casa

“Piuttosto che chiederci di portare la carta da casa, sarebbe meglio, già dal prossimo anno, se ci facessero pagare una piccola quota aggiuntiva al momento dell’iscrizione”. E’ la proposta di modifica al regolamento di utilizzo dei plotter allestiti alcuni mesi fa ad Architettura, nel palazzo dello Spirito Santo, da parte degli studenti che lo frequentano. Dice Paolo Franciosi: “La questione della carta è uno dei problemi principali che abbiamo riscontrato in questi primi mesi di attività del Centro di Plottaggio. E’ scomodo portarla da fuori, anche perché bisogna acquistare intere risme, magari per poche stampe. Poiché – ce lo ha ribadito anche il Preside – l’Università non può vendere la carta, non potendo fatturare, la soluzione di una piccola quota aggiuntiva sulle tasse di iscrizione, magari una decina di euro, che consenta alla Facoltà di mettere gratuitamente a disposizione degli studenti la carta per le stampe a colori potrebbe essere una valida alternativa”. 
Un’altra osservazione, da parte dei ragazzi, è che solo due addetti non garantiscono sempre la fruibilità dell’aula. “E’ capitato che il Centro sia rimasto chiuso – dice Federica Dello Iacono – perché uno dei due impiegati si è assentato, in quanto malato”. Difficilmente, peraltro, la proposta di destinare altre unità all’aula con i plotter potrà essere accolta. Il personale amministrativo che va in pensione non è rimpiazzato, per le note esigenze di risparmio. Pasquale De Maio, anzi, uno dei due addetti, potrebbe andare in pensione ad aprile, se sarà accolta la sua richiesta. Per sostituirlo, sarebbe trasferito in quel ruolo un custode. Una soluzione obbligata, ma non ottimale, perché non sarebbero sostituite le competenze tecniche di De Maio. 
Fa.Ge.
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