Città della Scienza: l’innovazione sul territorio

Una  volta  vi si produceva acciaio da destinare ai mercati europei, oggi è diventata la fucina di nuove idee imprenditoriali: è, infatti, sulle ceneri della vecchia area Italsider di Bagnoli che è nato il BIC (Business Innovation Centre) di Città della Scienza.
In una realtà difficile per lo sviluppo della ricerca e di nuove idee imprenditoriali, Città della Scienza, s.p.a. partecipata al 100% dalla Regione Campania, porta avanti la sfida di un’economia creativa dando forma, con Confindustria Campania, alla rete ‘Campania Innovazione’ che individua, sviluppa e lancia sul mercato idee innovative.
“Città della Scienza, – spiega Edoardo Imperiale, Direttore Generale della società – si pone come mediatore e propulsore di innovazione sul territorio, mettendo in contatto i vari attori delle diverse filiere produttive con i centri dello sviluppo di nuove frontiere della ricerca e della sperimentazione”.
Così nasce il Business Innovation Centre, un centro di innovazione che è stato pensato per agire in supporto alle nuove aziende attraverso tre diverse funzioni: l’Innovation Factory, l’International House e il supporto per i Programmi Istituzionali.
La ‘Fabbrica dell’Innovazione’ rappresenta il simbolo visibile di questo nuovo modo di fare servizio d’impresa, e lo fa attraverso l’Incubatore Tecnologico di imprese: un’area di 4000 metri quadrati di superficie nei quali le nuove idee diventano aziende reali.
“In questa area – aggiunge, infatti il dott. Imperiale – le imprese presenti possono usufruire dell’apporto di strutture per la creazione e lo sviluppo d’impresa, il consolidamento della competitività aziendale e l’attrazione di investimenti: tra le strutture, il CompeteLAB, il Laboratorio per la competitività delle piccole e medie imprese, e la Spin off Nursery”. 
Dando uno sguardo più nel dettaglio, la Spin off Nursery rappresenta un programma concepito per favorire lo sviluppo di idee imprenditoriali nate nell’ambito della ricerca accademica, ed “è reso possibile grazie ad un accordo con gli atenei Federico II e Seconda Università di Napoli, in virtù dei quali Città della Scienza svolge un ruolo di ‘facilitatore istituzionale’ di interfaccia fra le Università e le imprese, così da favorirne contatti, scambi e sinergie”, tiene a sottolineare il Direttore.
E nella rete di Spin off Nursery anche l’Università degli Studi di Salerno (sono, altresì, in corso accordi con gli altri atenei campani) e realtà imprenditoriali e di ricerca come Technodistrict, Coinor, Vertis, o PST Salerno, per uno scouting totale di circa 200 idee innovative, in particolare nell’ITC e nelle Biotecnologie.
E’, poi, il Laboratorio CompetaLAB che segue le Piccole e Medie Imprese, gli Spin Off Universitari e le imprese del territorio regionale, per offrire loro dei ‘servizi evoluti’, con particolare attenzione all’innovazione strategica ed al trasferimento tecnologico a vocazione internazionale.
Informazione ed Orientamento, Sviluppo della Conoscenza e Sviluppo della Competitività: sono i servizi offerti da consulenti come esperti del settore e temporary manager.
Da sottolineare tra le opportunità offerte alle imprese incubate dal CompeteLab alcuni servizi come la BEEP (piattaforma di eccellenza per le biotecnologie europee) o il Network Aeronautico e Aerospaziale Campania-Amburgo, mentre alle imprese che vogliono fare affari con la Cina viene fornito un canale di comunicazione diretto con gli operatori di Pechino e della Provincia dello Zheijiang, garantendo un accesso privilegiato ad un mercato in espansione.
Alle imprese incubate viene messo a disposizione anche un Business Park per il consolidamento d’impresa prima di essere autonome sul mercato.
“Attualmente – valuta Imperatore – sono ben 35 le imprese presenti nell’Incubatore Tecnologico, toccando settori come quello dell’ITC, del Multimedia, dell’Aerospazio, dell’Energia e delle Tecnologie Ambientali”.
Ma in sei anni di attività l’Incubatore ha fornito supporto e favorito la creazione di ben 80 imprese, con un fatturato di 13 milioni di euro e oltre 190 occupati nello staff. Sono i numeri, insomma, a confermare il successo del lavoro portato avanti in questi primi anni di attività.
E i servizi offerti da Città della Scienza attraverso il suo Business Innovation Centre non si fermano qui: altra funzione chiave è, infatti, l’International House, che grazie all’attuazione dei Programmi della Regione vuole lanciare la Campania sul piano dei mercati internazionali.
E’ questa ‘Casa Internazionale’ che svolge il ruolo di coordinamento delle azioni di internazionalizzazione e cooperazione territoriale del sistema Campania, per lo sviluppo a livello sovrannazionale delle imprese, ad esempio attraverso il C.Re.A.T. (Centro Regionale di Analisi Territoriale) che, in collaborazione con l’Assessorato al Bilancio della Regione Campania, opera un monitoraggio dell’impatto dei processi di internazionalizzazione sul territorio regionale.
Inoltre, sottolineando un altro aspetto delle operazioni che si svolgono a Città della Scienza, conclude Edoardo Imperiale, “accanto alle attività di pertinenza dell’Innovation Factory e dell’International House, Città della Scienza fornisce supporto, capacità progettuali e gestionali alla Regione Campania per la partecipazione ai Programmi Europei e agli eventi internazionali. Tra gli ultimi progetti a cui si è lavorato troviamo EU-genio, concorso di idee rivolto ai giovani per il lancio di nuovi stili di vita, e il Master in design Gioiello e Moda. Attualmente, invece, stiamo operando con il lancio della Piattaforma Tecnologica b2b Italia-Cina e sul Programma Strategico Triennale per il Coordinamento degli Interventi di Cooperazione Interregionale 2007/2013”.
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