Giurisprudenza si apre al sociale e inaugura, il 27 maggio, un ciclo di seminari su ‘Il disagio minorile a Napoli: bisogni, valori, regole. Istituzioni e formazioni sociali a confronto’. Gli incontri hanno l’obiettivo di attivare un Laboratorio permanente sui diritti dei minori che coinvolgerà non solo la Facoltà ma anche l’intera cittadinanza. “Siamo qui per mettere a disposizione i nostri saperi e le nostre esperienze attraverso un percorso nuovo, invitando gli studenti ad un approccio interdisciplinare. Le giornate seminariali saranno aperte al colloquio con le Istituzioni e i cittadini, al fine di arrivare a proposte concrete da sottoporre agli organi competenti”, illustra il Preside Lucio De Giovanni. Promoter dell’incontro, il prof. Carmine Donisi che ha dato il via al progetto. “In questo momento – spiega il docente – sono circa 40mila i minori che lavorano senza avere prospettive diverse, indirizzati dalla famiglia o dal gruppo a comportamenti sbagliati, altamente pericolosi e criminali. Questa iniziativa, unica nel suo genere, coinvolgerà le Istituzioni. Le prospettive che ci poniamo sono di speranza e di apertura, il rapporto tra mondi diversi dovrà crescere attraverso l’integrazione. Nei prossimi mesi insieme ai nostri studenti lavoreremo per questo”. “Il Laboratorio – racconta il del prof. Sergio Moccia, coordinatore dell’incontro – partirà da indagini empiriche in modo da affrontare la realtà offrendo soluzioni concrete. Le proposte che formuleremo serviranno a chiarire che il diritto penale, quando si parla dei minori, deve essere preso in considerazione solo come ultima ratio. Prima di passare a misure drastiche deve esserci il recupero e la possibilità di fare altro”. Tanti i professori che hanno voluto dare il proprio contributo. “Il disagio minorile – commenta il prof. Settimio Di Salvo, neo Direttore della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali – è una tematica difficile da affrontare che prescinde dalla semplice conoscenza delle norme. I giovani hanno bisogno di una dimensione diversa che vada oltre l’ambito giuridico. Per questo l’idea del Laboratorio è ottima, renderà concreti tutti i propositi”. Gennaro Imperatore, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Campania, anticipa: “stiamo lavorando con il Preside ad un Protocollo d’Intesa per avere uno Statuto sui diritti dei minori. Da questa regione stanno scappando tutti, partendo dai bambini dovremmo risanare il territorio attraverso la giustizia”. Interviene Margherita Dini Ciacci, Presidente del Comitato UNICEF Campania: “Quando c’è un’emergenza, le eccellenze devono scendere in campo ed è per questo che oggi noi siamo qui”. Altra prospettiva quella di Massimo Marrelli, Presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali: “L’Università deve promuovere lo sviluppo del territorio facendo interagire i nostri studenti con le realtà più diverse. Il compito della Facoltà sarà quello di indirizzare al meglio i ragazzi”.
Tante le associazioni e movimenti aderenti all’iniziativa: la Comunità di Sant’Egidio, il Neapolis di Legambiente, il Centro Territoriale Mammut, Eticapubblica, Centro di Solidarietà, Cittadinanzattiva Onlus e la Fondazione Onlus ‘A Voce d’è creature’. Portavoce di quest’ultima, Don Luigi Merola, parroco di Forcella, da sempre in prima linea per i diritti dei minori. Forte il suo contributo alla manifestazione. “Napoli non è solo camorra, è tant’altro – dice Don Luigi – sono contento che il Preside abbia aperto le porte della Facoltà affrontando una tematica che mi sta tanto a cuore. Insieme possiamo fare di più, possiamo essere forti, e in una città che è abituata a masticare tutto, la nostra coralità deve essere il punto da cui partire e stravolgere”. La proiezione di un filmato che racconta ciò che Don Luigi continua a fare per i giovani di Napoli lascia la platea ammutolita. “Il nostro silenzio – continua il Parroco – ha rovinato Napoli. Non bisogna più delegare, occorre impegnarsi in prima persona. Abbiamo bisogno di educatori che rappresentino ai bambini una vita diversa, che preveda altre fughe rispetto alla delinquenza. Come dico sempre, meglio morire in piedi che vivere inginocchiati, quindi è giunto il momento di svegliarci”. Parole sentite che hanno emozionato tutti i partecipanti. Dopo la giornata inaugurale, si passerà alla concretezza. Nel prossimo incontro il tema sarà ‘Il Minore, l’Affettività e la Famiglia’. Da qui si cominceranno a delineare le prime norme dello Statuto da presentare agli organi competenti.
(Su.Lu.)
Tante le associazioni e movimenti aderenti all’iniziativa: la Comunità di Sant’Egidio, il Neapolis di Legambiente, il Centro Territoriale Mammut, Eticapubblica, Centro di Solidarietà, Cittadinanzattiva Onlus e la Fondazione Onlus ‘A Voce d’è creature’. Portavoce di quest’ultima, Don Luigi Merola, parroco di Forcella, da sempre in prima linea per i diritti dei minori. Forte il suo contributo alla manifestazione. “Napoli non è solo camorra, è tant’altro – dice Don Luigi – sono contento che il Preside abbia aperto le porte della Facoltà affrontando una tematica che mi sta tanto a cuore. Insieme possiamo fare di più, possiamo essere forti, e in una città che è abituata a masticare tutto, la nostra coralità deve essere il punto da cui partire e stravolgere”. La proiezione di un filmato che racconta ciò che Don Luigi continua a fare per i giovani di Napoli lascia la platea ammutolita. “Il nostro silenzio – continua il Parroco – ha rovinato Napoli. Non bisogna più delegare, occorre impegnarsi in prima persona. Abbiamo bisogno di educatori che rappresentino ai bambini una vita diversa, che preveda altre fughe rispetto alla delinquenza. Come dico sempre, meglio morire in piedi che vivere inginocchiati, quindi è giunto il momento di svegliarci”. Parole sentite che hanno emozionato tutti i partecipanti. Dopo la giornata inaugurale, si passerà alla concretezza. Nel prossimo incontro il tema sarà ‘Il Minore, l’Affettività e la Famiglia’. Da qui si cominceranno a delineare le prime norme dello Statuto da presentare agli organi competenti.
(Su.Lu.)