City bike, un progetto del Cral per studenti e dipendenti universitari

È stato siglato lo scorso 25 marzo il protocollo d’intesa che porta le firme della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), del Convegno dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie (CoDAU) e dell’Associazione Nazionale Circoli Italiani Universitari (ANCIU). A renderlo noto è il dott. Antonio Melissa, Presidente del CRAL (Circolo Ricreativo Assistenziale Lavoratori) della Federico II, che spiega: “esisteva già un protocollo che però era stato firmato soltanto da ANCIU e CRUI. Adesso, grazie al supporto del Magnifico Rettore e Presidente CRUI Gaetano Manfredi, è stato possibile estendere quel documento a tutte le anime dell’università”. La novità principale rispetto al passato, dunque, è l’ingresso in campo del CoDAU: “è importante perché permette di superare quella diffidenza che in alcuni casi i dirigenti universitari hanno mostrato nei confronti dei CRAL, visti come associazioni a scopo di lucro”. A mettere nero su bianco nell’Aula Magna del Centro Congressi della Federico II: “il Presidente ANCIU Giuseppe La Sala, il Rettore Gaetano Manfredi e il Presidente CODAU Cristiano Nicoletti. All’assemblea, inoltre, hanno preso parte ben 35 università iscritte all’ANCIU. Il protocollo è stato elaborato da tutti. Ognuno ha portato il proprio contributo”. Diversi i cambiamenti auspicati. A partire dai possibili contributi economici: “l’accordo potrebbe favorire l’accesso a determinati fondi, ovviamente bilancio sociale permettendo”. Altro punto in scaletta, gli spazi: “il documento prevede che si trovino nuovi spazi nei diversi plessi universitari da trasformare in realtà come asili nido o piccole palestre. Il poter gestire questi ambienti rappresenta per noi un grosso passo in avanti”. Dalla firma di marzo può uscire rinforzato anche un altro progetto: “stiamo mettendo a punto una sorta di ‘City bike’ che potrebbe presto mettere delle biciclette a disposizione di studenti e dipendenti universitari, così da poter evitare l’uso della macchina”. C’è tanto in un cantiere che sembra adesso avere basi più solide: “più che un traguardo, il protocollo è un punto d’inizio. Adesso si lavora di propaganda per far conoscere le ulteriori opportunità offerte dal CRAL”. 
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