Il professore Mauro Calise, decano del Dipartimento di Scienze Sociali, ha indetto la data delle elezioni per il nuovo Direttore, il quale sostituirà la prof.ssa Enrica Amaturo, reduce da due mandati e per questo non più candidabile. Si andrà alle urne il 14 novembre. Il sette novembre, mentre Ateneapoli va in stampa, è in calendario la riunione preliminare per la presentazione delle candidature. Se il 14 novembre non sarà raggiunto il quorum necessario ad essere eletti da nessuno dei candidati, si tornerà alle urne per la seconda votazione il 22 novembre. Terzo e quarto turno, se saranno necessari, si svolgeranno il 27 novembre ed il 4 dicembre. Nella prima votazione l’elezione del Direttore avviene a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto; nella seconda e terza a maggioranza assoluta dei votanti. Qualora nella seconda e terza votazione nessun candidato avrà ottenuto tale maggioranza, si procederà al ballottaggio tra i due candidati più votati nella terza votazione. In caso di parità di voti riportati prevarrà la maggiore anzianità nel ruolo e, in caso di parità ulteriore, la maggiore anzianità anagrafica. La commissione elettorale sarà presieduta dal direttore uscente, la prof.ssa Amaturo, e dai professori Annarita Criscitiello e Stefano D’Alfonso. Gli aventi diritto al voto sono circa sessanta: professori ordinari, associati, ricercatori, rappresentanti del personale tecnico – amministrativo e degli studenti. Possono essere eletti alla guida del Dipartimento solo i professori ordinari.
Sarà, come anticipava Ateneapoli nel numero precedente e salvo sorprese dell’ultima ora durante la riunione del 7 novembre, una partita a due tra Stefano Consiglio, ordinario di Organizzazione aziendale, e Gianfranco Pecchinenda, ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, i due docenti i quali, sia pure ufficiosamente, hanno espresso la propria disponibilità a candidarsi. “Per ora – risponde Consiglio ad Ateneapoli, che gli chiede qualche dettaglio circa i motivi che lo hanno convinto a proporsi e gli obiettivi della sua candidatura – preferisco non dire nulla. Per correttezza è meglio attendere la riunione del sette novembre, quando comunicherò ufficialmente ai miei colleghi la mia intenzione di propormi alla direzione”. Pecchinenda, che fino a qualche settimana fa era in corsa con Roberto Serpieri per raccogliere il vessillo dei sociologi ed evitare che il timone del Dipartimento passi ad un economista, è ora ufficialmente candidato. “C’è un clima sereno in Dipartimento – sostiene – e questo mi pare importante. Mi auguro che si mantenga questa atmosfera, comunque vada. Poi, certo, spero di vincere. Non tanto per ambizione personale ma perché reputo significativo che, in un Dipartimento che ormai non si chiama più neppure Sociologia, ma Scienze sociali, sia ancora un sociologo a ricoprire il ruolo di Direttore ed a rappresentare la centralità della Sociologia nell’ambito della struttura”.
Fabrizio Geremicca
Sarà, come anticipava Ateneapoli nel numero precedente e salvo sorprese dell’ultima ora durante la riunione del 7 novembre, una partita a due tra Stefano Consiglio, ordinario di Organizzazione aziendale, e Gianfranco Pecchinenda, ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, i due docenti i quali, sia pure ufficiosamente, hanno espresso la propria disponibilità a candidarsi. “Per ora – risponde Consiglio ad Ateneapoli, che gli chiede qualche dettaglio circa i motivi che lo hanno convinto a proporsi e gli obiettivi della sua candidatura – preferisco non dire nulla. Per correttezza è meglio attendere la riunione del sette novembre, quando comunicherò ufficialmente ai miei colleghi la mia intenzione di propormi alla direzione”. Pecchinenda, che fino a qualche settimana fa era in corsa con Roberto Serpieri per raccogliere il vessillo dei sociologi ed evitare che il timone del Dipartimento passi ad un economista, è ora ufficialmente candidato. “C’è un clima sereno in Dipartimento – sostiene – e questo mi pare importante. Mi auguro che si mantenga questa atmosfera, comunque vada. Poi, certo, spero di vincere. Non tanto per ambizione personale ma perché reputo significativo che, in un Dipartimento che ormai non si chiama più neppure Sociologia, ma Scienze sociali, sia ancora un sociologo a ricoprire il ruolo di Direttore ed a rappresentare la centralità della Sociologia nell’ambito della struttura”.
Fabrizio Geremicca