“Dolce colore d’oriental zaffiro”, sono i celebri primi versi del Purgatorio dantesco che compaiono sulla copertina della “Lectura Dantis 2002-2009. Omaggio a Vincenzo Placella”, suo ideatore e coordinatore. La raccolta in quattro tomi, voluta fortemente dal docente, che mette insieme gli illustri contributi di un decennio di letture ed interpretazioni sull’Inferno dantesco all’Orientale, è ora on-line. “Il verso scelto presuppone un voluto richiamo al nostro Ateneo, che con il suo carattere multiculturale ha permesso questo splendido lavoro di comparatistica tra specialisti di varie discipline, italiani e stranieri”, afferma il professore di Letteratura Italiana, ora in pensione. L’Alighieri viene infatti rapportato alle culture di tutto il mondo, sia dal punto di vista degli influssi, che della fortuna. “L’idea della raccolta è partita da me, ma la prof.ssa Anna Cerbo, che ne è la curatrice, è stata un’eroina aiutata da validissimi allievi come Mariangela Semola e Ciro Di Fiore. In due anni ha raccolto tutti i contributi, che io purtroppo non ero riuscito a pubblicare di anno in anno”. Tutti hanno collaborato alla riuscita del progetto, compreso il Rettore Lida Viganoni. “Rappresenta per me ed altri illustri dantisti una documentazione del dantismo nel terzo millennio, e dato che l’idea è stata molto apprezzata da studiosi di Università italiane e straniere, ed il pubblico di appassionati continua a chiedere dell’evento, abbiamo pensato di renderlo pubblico attraverso la messa in rete”.
Il percorso che ha condotto alla pubblicazione cartacea (presentata il 18 ottobre scorso), e precedente a quella on-line, è stato lungo e tortuoso. “La Lectura Dantis è cominciata nel 2001 con la pubblicazione di un primo volume immediatamente successivo al ciclo annuale d’incontri. Dopo il grande successo iniziale, la manifestazione è diventata decennale (dal 2001 al 2009)”, spiega la prof.ssa Cerbo, docente di Letteratura Italiana. Purtroppo negli anni successivi, al termine degli incontri annuali, non vi è stata pubblicazione del volume di raccolta. “Allora ho pensato di riprendere il progetto a distanza di anni, quando il prof. Placella è andato in pensione nel 2010, ed è stata un’impresa difficile, infatti non ho avuto la possibilità di inserire tutti i contributi, a causa del tempo trascorso”. Merito principale della raccolta “quello di aver alimentato un dialogo vivo tra diverse letterature e culture dell’Ateneo. Ha permesso un confronto annuale tra dantisti italiani e stranieri, storici e filologi, filosofi e linguisti ed ha richiamato l’attenzione degli studenti su un grande classico”. I quattro tomi della Lectura raccolgono saggi tematici sull’allegoria dantesca, sui rapporti del poeta con la cultura classica, biblica e patristica, e della Comedìa con la cultura araba e le arti figurative. La pubblicazione riproduce la scansione tripartita degli incontri: Lecture tradizionali, tematiche e fortuna di Dante nella cultura italiana, spagnola, inglese, francese, slovena, croata, neo-greca, ispano-americana. “Per me rappresenta molto perché conserva le tracce di un’attività culturale svolta per quasi dieci anni, un piccolo monumento letterario. Ho creduto nel lavoro svolto e credo nel valore della sua pubblicazione, custode di ben sessanta contributi”. La recente messa in rete è un’operazione molto importante perché permetterà un’ampia circolazione della pubblicazione, essendo ristretto il numero delle copie cartacee, e “potrà soddisfare le numerose sollecitazioni pervenuteci da studiosi italiani e stranieri”. Il prof. Carlo Vecce ed Umberto Cinque, capo ufficio del settore Promozione e Immagine dell’Ateneo, hanno curato l’inserimento dell’opera nell’Open Archive dell’Orientale (OPAR), consentendone libero accesso a tutti, collegandosi ai link corrispondenti ai diversi tomi. Tomo I: http://opar.unior.it/1624/, tomo II: http://opar.unior.it/1625/, tomo III: http://opar.unior.it/1626/, tomo IV: http://opar.unior.it/1628/.
Allegra Taglialatela
Il percorso che ha condotto alla pubblicazione cartacea (presentata il 18 ottobre scorso), e precedente a quella on-line, è stato lungo e tortuoso. “La Lectura Dantis è cominciata nel 2001 con la pubblicazione di un primo volume immediatamente successivo al ciclo annuale d’incontri. Dopo il grande successo iniziale, la manifestazione è diventata decennale (dal 2001 al 2009)”, spiega la prof.ssa Cerbo, docente di Letteratura Italiana. Purtroppo negli anni successivi, al termine degli incontri annuali, non vi è stata pubblicazione del volume di raccolta. “Allora ho pensato di riprendere il progetto a distanza di anni, quando il prof. Placella è andato in pensione nel 2010, ed è stata un’impresa difficile, infatti non ho avuto la possibilità di inserire tutti i contributi, a causa del tempo trascorso”. Merito principale della raccolta “quello di aver alimentato un dialogo vivo tra diverse letterature e culture dell’Ateneo. Ha permesso un confronto annuale tra dantisti italiani e stranieri, storici e filologi, filosofi e linguisti ed ha richiamato l’attenzione degli studenti su un grande classico”. I quattro tomi della Lectura raccolgono saggi tematici sull’allegoria dantesca, sui rapporti del poeta con la cultura classica, biblica e patristica, e della Comedìa con la cultura araba e le arti figurative. La pubblicazione riproduce la scansione tripartita degli incontri: Lecture tradizionali, tematiche e fortuna di Dante nella cultura italiana, spagnola, inglese, francese, slovena, croata, neo-greca, ispano-americana. “Per me rappresenta molto perché conserva le tracce di un’attività culturale svolta per quasi dieci anni, un piccolo monumento letterario. Ho creduto nel lavoro svolto e credo nel valore della sua pubblicazione, custode di ben sessanta contributi”. La recente messa in rete è un’operazione molto importante perché permetterà un’ampia circolazione della pubblicazione, essendo ristretto il numero delle copie cartacee, e “potrà soddisfare le numerose sollecitazioni pervenuteci da studiosi italiani e stranieri”. Il prof. Carlo Vecce ed Umberto Cinque, capo ufficio del settore Promozione e Immagine dell’Ateneo, hanno curato l’inserimento dell’opera nell’Open Archive dell’Orientale (OPAR), consentendone libero accesso a tutti, collegandosi ai link corrispondenti ai diversi tomi. Tomo I: http://opar.unior.it/1624/, tomo II: http://opar.unior.it/1625/, tomo III: http://opar.unior.it/1626/, tomo IV: http://opar.unior.it/1628/.
Allegra Taglialatela