Nessun master, nessuna specializzazione all’estero, nessun corso particolare. A Corrado Soda è bastata una semplice laurea in Ingegneria Gestionale, conseguita cum laude nel 2001 alla Federico II, accompagnata da un buon inglese appreso privatamente, per diventare un brillante consulente aziendale. L’ing. Soda, infatti, 29 anni, lavora alla “Value Partners”, una tra le maggiori società italiane di consulenza direzionale, “dove mi occupo di supportare il management di grandi aziende per decisioni strategiche: ristrutturazioni, acquisti, ecc.”.
Non è la prima volta che un ingegnere “rubi” lavoro a laureati in Economia. Per via della forma mentis, dicono. “Non saprei – si schermisce Soda – Nel nostro gruppo, comunque, ci sono molti laureati in Ingegneria. È un titolo di studio che il mercato occupazionale percepisce ancora molto bene. Sì, credo che sia per la dimestichezza che noi abbiamo con i numeri, per la nostra inclinazione a ridurre la realtà ad un modello quantitativo”. La sua Facoltà, in questo, lo ha molto aiutato: “ho ricevuto una buona preparazione sia sulle materie di base – Analisi, Fisica, Chimica – che su quelle più caratterizzanti il mio percorso di laurea, quali Analisi dei sistemi e Impianti industriali”.
Peccato per il placement, “del tutto assente alla Facoltà di Ingegneria di Napoli, almeno per gli studenti del vecchio ordinamento”. “Per lavoro – incalza Soda – ho spesso rapporti con ingegneri della Bocconi: non sono affatto più preparati di noi, solo che possono contare su di un Ateneo che offre loro un effettivo servizio di collegamento tra università ed impresa”. Ne sa qualcosa Soda, che è entrato alla Value Partners grazie ad uno stage di tre mesi: “in aziende così grandi si arriva grazie a qualche contatto, perché difficilmente reclutano personale attraverso i giornali. E non è stata certo la Facoltà di Ingegneria di Napoli a farmi da tramite”.
Soda ha scelto Ingegneria Gestionale per lavorare nel settore della consulenza. “Sono soddisfatto di ciò che faccio, anche se un domani mi vedo proiettato in azienda”, ammette. Che ha dovuto lasciare Napoli e la sua Pozzuoli per puntare in alto: “la mia società ha sede a Milano, Roma e San Paolo, in Brasile. Personalmente sono stato assunto su Roma, ma la mia attività mi porta in giro per l’Italia, Brasile incluso”. E aggiunge: “a dir la verità, ogni tanto immagino di trovare lavoro a Napoli, anche se so che il Sud d’Italia offre ben poche chances a chi voglia fare carriera”.
Un consiglio ai colleghi di facoltà: “investite nelle lingue. È preferibile laurearsi con un voto più basso, se accompagnato dalla buona conoscenza di una lingua straniera. Inoltre, cominciate a pensare al lavoro durante gli studi; cercate di capire in tempo quali sono le vostre attitudini e i vostri sogni professionali, perché sarà più semplice orientarvi dopo la laurea”.
Non è la prima volta che un ingegnere “rubi” lavoro a laureati in Economia. Per via della forma mentis, dicono. “Non saprei – si schermisce Soda – Nel nostro gruppo, comunque, ci sono molti laureati in Ingegneria. È un titolo di studio che il mercato occupazionale percepisce ancora molto bene. Sì, credo che sia per la dimestichezza che noi abbiamo con i numeri, per la nostra inclinazione a ridurre la realtà ad un modello quantitativo”. La sua Facoltà, in questo, lo ha molto aiutato: “ho ricevuto una buona preparazione sia sulle materie di base – Analisi, Fisica, Chimica – che su quelle più caratterizzanti il mio percorso di laurea, quali Analisi dei sistemi e Impianti industriali”.
Peccato per il placement, “del tutto assente alla Facoltà di Ingegneria di Napoli, almeno per gli studenti del vecchio ordinamento”. “Per lavoro – incalza Soda – ho spesso rapporti con ingegneri della Bocconi: non sono affatto più preparati di noi, solo che possono contare su di un Ateneo che offre loro un effettivo servizio di collegamento tra università ed impresa”. Ne sa qualcosa Soda, che è entrato alla Value Partners grazie ad uno stage di tre mesi: “in aziende così grandi si arriva grazie a qualche contatto, perché difficilmente reclutano personale attraverso i giornali. E non è stata certo la Facoltà di Ingegneria di Napoli a farmi da tramite”.
Soda ha scelto Ingegneria Gestionale per lavorare nel settore della consulenza. “Sono soddisfatto di ciò che faccio, anche se un domani mi vedo proiettato in azienda”, ammette. Che ha dovuto lasciare Napoli e la sua Pozzuoli per puntare in alto: “la mia società ha sede a Milano, Roma e San Paolo, in Brasile. Personalmente sono stato assunto su Roma, ma la mia attività mi porta in giro per l’Italia, Brasile incluso”. E aggiunge: “a dir la verità, ogni tanto immagino di trovare lavoro a Napoli, anche se so che il Sud d’Italia offre ben poche chances a chi voglia fare carriera”.
Un consiglio ai colleghi di facoltà: “investite nelle lingue. È preferibile laurearsi con un voto più basso, se accompagnato dalla buona conoscenza di una lingua straniera. Inoltre, cominciate a pensare al lavoro durante gli studi; cercate di capire in tempo quali sono le vostre attitudini e i vostri sogni professionali, perché sarà più semplice orientarvi dopo la laurea”.