La cosmetica piace ai farmacisti. Lo dimostrano i quasi cento frequentanti che negli ultimi anni hanno deciso di seguire al Dipartimento i corsi a scelta dedicati all’argomento. Occasioni per approfondire non mancano. Basti pensare ai percorsi formativi post laurea e ai convegni sul tema. “Le prospettive nel campo della cosmetica sono molto ampie. È il settore che ha risentito meno degli altri della crisi economica e occupazionale”, spiega la prof.ssa Antonia Sacchi, che a Farmacia e a CTF insegna Tecnica e Normativa dei cosmetici. Un aiuto per chi decide di spendersi in tale attività viene dall’Europa: “con il regolamento 1223 del 2009 la Commissione Europea ha chiarito che ci sono posizioni di una certa importanza per le quali è richiesta una laurea specifica. Sicuramente il titolo in Farmacia rientra tra queste e consente di svolgere uno dei ruoli più delicati quando si parla di cosmetica, ovvero la valutazione della sicurezza”. Il sogno di molti studenti è la “formulazione del prodotto cosmetico, la creazione del prodotto dal punto di vista teorico e pratico in laboratorio”.
Le prospettive principali, però, sono offerte dal “campo analitico. L’Europa ha necessità di avere un prodotto sicuro”. C’è possibilità di crescere in
questo ambito “per occupare le più svariate posizioni, da responsabile della produzione a responsabile della valutazione dell’efficacia e della sicurezza”. Di certo non mancano gli strumenti per prepararsi: “il profilo cosmetico esiste nel nostro Dipartimento da più di dieci anni sia a Farmacia che a CTF”. E nel tempo i numeri sono cresciuti tanto. A sottolinearlo è la prof.ssa Sonia Laneri, docente di Analisi e Chimica dei prodotti cosmetici: “c’è un incremento.
I nostri corsi a scelta arrivano a ospitare anche ottanta studenti. Ai miei corsi, oltre ai farmacisti, ci sono studenti di CTF e di Chimica. I ragazzi hanno capito che hanno una chance in più con questi nuovi indirizzi”. Obiettivo dell’insegnamento: “è imparare a leggere le etichette, per capire la funzione di ogni ingrediente sulla pelle e per conoscerne i pro e i contro, considerando che non tutti sono completamente atossici”. Per approfondire e aggiornarsi, il Dipartimento ospita realtà aziendali del settore. Il 4 aprile, mentre andiamo in stampa, dovrebbe concedere il bis Cosmetica Italia, associazione nata per sostenere lo sviluppo delle imprese cosmetiche italiane, ripetendo un evento tenutosi con successo nel marzo del 2015. La prof.ssa Laneri: “i membri di Cosmetica Italia sono rimasti colpiti dall’affluenza, perché c’erano più di duecento persone in aula, e dalla vivacità di mente che hanno trovato a Napoli”. Nel corso di un’esperienza che, come ricorda la prof.ssa Sacchi, “permette di incontrare le aziende e di comprendere tutto ciò che ruota intorno alla cosmesi non solo decorativa, ma anche funzionale, che risolve degli inestetismi complessi occupandosi di protezione solare, igiene intima, anti-aging e tanto altro”.
Le prospettive principali, però, sono offerte dal “campo analitico. L’Europa ha necessità di avere un prodotto sicuro”. C’è possibilità di crescere in
questo ambito “per occupare le più svariate posizioni, da responsabile della produzione a responsabile della valutazione dell’efficacia e della sicurezza”. Di certo non mancano gli strumenti per prepararsi: “il profilo cosmetico esiste nel nostro Dipartimento da più di dieci anni sia a Farmacia che a CTF”. E nel tempo i numeri sono cresciuti tanto. A sottolinearlo è la prof.ssa Sonia Laneri, docente di Analisi e Chimica dei prodotti cosmetici: “c’è un incremento.
I nostri corsi a scelta arrivano a ospitare anche ottanta studenti. Ai miei corsi, oltre ai farmacisti, ci sono studenti di CTF e di Chimica. I ragazzi hanno capito che hanno una chance in più con questi nuovi indirizzi”. Obiettivo dell’insegnamento: “è imparare a leggere le etichette, per capire la funzione di ogni ingrediente sulla pelle e per conoscerne i pro e i contro, considerando che non tutti sono completamente atossici”. Per approfondire e aggiornarsi, il Dipartimento ospita realtà aziendali del settore. Il 4 aprile, mentre andiamo in stampa, dovrebbe concedere il bis Cosmetica Italia, associazione nata per sostenere lo sviluppo delle imprese cosmetiche italiane, ripetendo un evento tenutosi con successo nel marzo del 2015. La prof.ssa Laneri: “i membri di Cosmetica Italia sono rimasti colpiti dall’affluenza, perché c’erano più di duecento persone in aula, e dalla vivacità di mente che hanno trovato a Napoli”. Nel corso di un’esperienza che, come ricorda la prof.ssa Sacchi, “permette di incontrare le aziende e di comprendere tutto ciò che ruota intorno alla cosmesi non solo decorativa, ma anche funzionale, che risolve degli inestetismi complessi occupandosi di protezione solare, igiene intima, anti-aging e tanto altro”.