Seconda edizione del Double degree

Ci sarà un Granada bis per gli studenti di Farmacia. Al Dipartimento, infatti, è stata presentata la seconda edizione del progetto Double degree, il programma che consente agli studenti partecipanti di acquisire un titolo di studio riconosciuto sia in Italia sia in Spagna. “Si tratta di un accordo di cooperazione tra noi e l’Università di Granada che permette di seguire un percorso formativo pensato per rilasciare un doppio titolo di laurea”, spiega la prof.ssa Rosaria Meli, docente di Farmacologia e membro della Commissione Internazionalizzazione che ha tra le proprie fila le professoresse Anna Aiello, Valeria Costantino, Agnese Miro e Stefania Albrizio. Gli interessati possono reperire la domanda di partecipazione, che va inoltrata entro il 20 aprile, sul sito del Dipartimento o in segreteria, rivolgendosi alla signora Rosaria Totaro, membro del personale tecnico-amministrativo “che da sempre supporta i ragazzi nelle loro esperienze”. Requisiti per partecipare: “essere iscritti al Corso di Laurea Magistrale in Farmacia e aver acquisito novanta crediti formativi
al momento della presentazione della domanda. Crediti che devono essere centocinquanta nel momento in cui si inizia il percorso”. Necessaria la conoscenza della lingua spagnola, attestabile con un certificato di conoscenza linguistica di livello B1. Come per la scorsa edizione, i numeri di posti disponibili sono quattro: “i partecipanti, tra il quarto e il quinto anno, dovranno trascorrere all’estero per il Double degree dodici mesi”. Sessanta i crediti formativi da acquisire nell’Università ospitante: “alcuni esami sono obbligatori. Per gli altri abbiamo stipulato delle tabelle di conversione analizzando i programmi nostri e quelli dell’Università spagnola”. Partenze previste per settembre: “la partecipazione al progetto offre molti vantaggi. Gli studenti
avranno un’apertura non solo verso un mondo universitario nuovo, ma anche nei confronti di una realtà professionale diversa, visto che all’estero svolgeranno attività di tirocinio”. Chi intende partire deve poter fare affidamento su risorse proprie: “un problema del progetto è rappresentato dalla somma ridotta delle borse di studio. Ammontano a poche centinaia di euro al mese. Impegnarsi per un anno intero diventa oneroso”.
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