Molti gli impegni che, su vari fronti, i rappresentati degli studenti di Ingegneria stanno portando avanti. L’adeguamento degli ordinamenti, rappresenta, naturalmente, uno dei punti focali di studio e discussione. Le proposte in questo senso, vedono la collaborazione di tutti i gruppi. “I corsi integrati o coordinati non devono essere uno strumento per ottemperare al vincolo di legge sul numero massimo di esami, con ‘accorpamenti posticci di moduli didattici’. Nel caso in cui siano necessari dei corsi coordinati annuali, devono esserci garanzie scritte, che siano svolti da un unico docente, in caso contrario riteniamo opportuno considerarli come due esami distinti” sostengono Marco Race e Domenico Petrazzuoli, eletti nelle liste di Confederazione. Sostenibilità del percorso formativo, quindi e sostegno ai laureati, per accompagnarli nel mondo del lavoro. “E’ importante prevedere un percorso formativo, professionalizzante, al termine della laurea di primo livello. La tesi deve essere considerata la fine di un ciclo e valutata, anche in termini di crediti, come quella magistrale” proseguono ancora i due rappresentanti. Grande anche l’impegno per dare sostegno ai propri colleghi anche nella fase di formazione, con corsi gratuiti di inglese, organizzati dal Centro Linguistico di Ateneo, e corsi di recupero, soprattutto per gli iscritti al vecchio ordinamento. AI termine dei corsi di lingua gli studenti dovrebbero ricevere degli attestati riconosciuti a livello internazionale. “Abbiamo proposto di trasferire, qui in facoltà, alcuni corsi che si svolgono al centro storico” affermano i rappresentanti in Ateneo Luigi Napolitano e Imma Oliviero. “Vorremmo poter realizzare le migliori condizioni possibili, prendendo il meglio del vecchio ordinamento e del nuovo che quest’anno verrà modificato, per avere una preparazione più ricca” afferma Rosario Sorrentino, studente di Ingegneria Biomedica, che si dichiara abbastanza soddisfatto delle proposte fin qui portate avanti dal Corso di Laurea. “È un Corso trasversale. Il decreto pone dei limiti alla possibilità di scelta, ma nel complesso è una buona proposta. Anche perché il Presidente del Corso, il prof. Bracale, ci sta lavorando da un anno e mezzo”. “I corsi di Inglese rappresentano sicuramente uno dei nostri obiettivi principali” dice Dario Sabini. Ingegneria Meccanica, sta mettendo a punto un metodo di autovalutazione della didattica. “Nel corso dell’ultimo Consiglio, la Cmmissione paritetica ha varato tre diversi tipi di questionari. Uno per valutare la qualità dei singoli corsi e docenti, uno per valutare la qualità del percorso triennale, che gli studenti dovranno compilare dopo aver conseguito la laurea, un terzo rivolto ai docenti della laurea magistrale, per valutare la preparazione fino a quel punto raggiunta dagli studenti” spiega Pieluigi Cirillo, rappresentante degli studenti presso il Corso di Laurea. “È molto importante prevedere dei corsi di recupero per gli studenti del vecchio ordinamento che hanno grossissimi problemi” afferma Apostolos Papais, laureando proprio in Ingegneria Meccanica. L’esame che più di tutti miete vittime è Costruzioni di Macchine. In particolar modo, dicono gli studenti, sono moltissimi i ragazzi che non riescono a superare l’esame con il prof. De Iorio. Oltre alle proposte concertate con il gruppo di Confederazione, le altre compagini, stanno portando avanti anche altre iniziative. “Personalmente, insieme ad altri studenti di Ingegneria Gestionale, mi sto impegnando per modificare i criteri di assegnazione del voto di laurea magistrale che penalizzano chi non ha avuto il massimo alla triennale”, sostiene Roberto Palma, rappresentante del gruppo STIGE.
(Si. Pa.)
(Si. Pa.)