Affonda le sue radici nella prestigiosa Scuola di Farmacia nata nella seconda metà dell’800 presso la Facoltà di Fisica e Scienze Naturali, questo spiega perché lo sviluppo degli studi di Farmacia a Napoli è tradizionalmente legato a quello degli studi di Chimica.
La Facoltà oggi offre due lauree quinquennali (Farmacia e CTF) e tre triennali (Controllo di Qualità, Informatore Scientifico sui Farmaci e sui Prodotti diagnostici e Scienze Erboristiche) e ha sede in via Montesano, accanto alla fermata della metropolitana del Policlinico.
“Il Corso di Farmacia è improntato sulle conoscenze necessarie a coloro che vogliono affrontare un lavoro incentrato sulle applicazioni del farmaco. Si concentra l’attenzione, ad esempio, sulle indicazioni terapeutiche e gli effetti collaterali – spiega la prof.ssa Patrizia Cimminiello, delegata all’orientamento – Per la progettazione e la preparazione industriale di un farmaco è, invece, più indicata CTF. E’ una laurea che prepara coloro che lavoreranno nei laboratori delle aziende farmaceutiche”.
Con entrambi i Corsi ci si può iscrivere all’Ordine dei Chimici e a quello dei Farmacisti, ma la preparazione dei laureati in CTF rende più semplice affrontare l’esame di Stato per accedere all’albo dei Chimici. La Facoltà vanta due Corsi certificati CRUI: Controllo di Qualità e Informazione Scientifica.
La provenienza degli studenti è molto varia. Non è detto che coloro i quali ottengono i migliori risultati abbiano studiato al liceo scientifico. “Nel primo semestre riscontriamo carenze di base soprattutto in matematica, chimica e biologia – afferma la prof.ssa Cimminiello – Abbiamo attivato dei corsi di introduzione per colmare queste lacune ma organizzarli diventa sempre più difficile. Ogni docente cerca di porvi rimedio all’interno del proprio corso”. Per passare dal I al II anno bisogna aver superato il 30% dei crediti: “Avviene una certa selezione naturale ma la percentuale di abbandoni non è scoraggiante”.
Nei laboratori didattici a posto singolo c’è spazio per tutti grazie ad una turnazione che richiede sacrifici da parte di studenti, docenti e tecnici. La tesi sperimentale è obbligatoria soltanto per i laureandi in CTF che possono svolgerla presso i laboratori della Facoltà o in una delle tante strutture esterne convenzionate. Moltissime sono anche le convenzioni stipulate con le aziende per lo svolgimento di tirocini pre-laurea e post-laurea.
La Facoltà oggi offre due lauree quinquennali (Farmacia e CTF) e tre triennali (Controllo di Qualità, Informatore Scientifico sui Farmaci e sui Prodotti diagnostici e Scienze Erboristiche) e ha sede in via Montesano, accanto alla fermata della metropolitana del Policlinico.
“Il Corso di Farmacia è improntato sulle conoscenze necessarie a coloro che vogliono affrontare un lavoro incentrato sulle applicazioni del farmaco. Si concentra l’attenzione, ad esempio, sulle indicazioni terapeutiche e gli effetti collaterali – spiega la prof.ssa Patrizia Cimminiello, delegata all’orientamento – Per la progettazione e la preparazione industriale di un farmaco è, invece, più indicata CTF. E’ una laurea che prepara coloro che lavoreranno nei laboratori delle aziende farmaceutiche”.
Con entrambi i Corsi ci si può iscrivere all’Ordine dei Chimici e a quello dei Farmacisti, ma la preparazione dei laureati in CTF rende più semplice affrontare l’esame di Stato per accedere all’albo dei Chimici. La Facoltà vanta due Corsi certificati CRUI: Controllo di Qualità e Informazione Scientifica.
La provenienza degli studenti è molto varia. Non è detto che coloro i quali ottengono i migliori risultati abbiano studiato al liceo scientifico. “Nel primo semestre riscontriamo carenze di base soprattutto in matematica, chimica e biologia – afferma la prof.ssa Cimminiello – Abbiamo attivato dei corsi di introduzione per colmare queste lacune ma organizzarli diventa sempre più difficile. Ogni docente cerca di porvi rimedio all’interno del proprio corso”. Per passare dal I al II anno bisogna aver superato il 30% dei crediti: “Avviene una certa selezione naturale ma la percentuale di abbandoni non è scoraggiante”.
Nei laboratori didattici a posto singolo c’è spazio per tutti grazie ad una turnazione che richiede sacrifici da parte di studenti, docenti e tecnici. La tesi sperimentale è obbligatoria soltanto per i laureandi in CTF che possono svolgerla presso i laboratori della Facoltà o in una delle tante strutture esterne convenzionate. Moltissime sono anche le convenzioni stipulate con le aziende per lo svolgimento di tirocini pre-laurea e post-laurea.