D’Apuzzo sta per sciogliere la riserva

Il prof. Massimo D’Apuzzo, napoletano, 58 anni compiuti il 7 gennaio, docente di Ingegneria, professore ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche, direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica, membro del Senato Accademico, più volte consigliere di amministrazione del Federico II e neo direttore del Centro di Ricerche sulla Qualità dell’Ateneo (si veda l’articolo nelle pagine interne) sembra ormai prossimo all’ufficializzazione della sua candidatura (al momento unica) alla Presidenza del Polo delle Scienze e delle Tecnologie, in successione del prof. Filippo Vinale che scadrà il prossimo 31 ottobre dopo due mandati. Ad Ateneapoli infatti afferma: “ci sono dei continui riconoscimenti, da più parti, a procedere a sciogliere la riserva, riscontri debbo dire molto positivi. Ma io aspetterei ancora un po’, diciamo fino a fine febbraio”. Anche per lo stile che lo contraddistingue: lasciare lavorare in tranquillità il Presidente in carica, che una campagna elettorale troppo lunga potrebbe delegittimare nel suo lavoro quotidiano. Un lavoro che apprezza, al punto da affermare: “nel caso dovessi sciogliere positivamente la mia riflessione, e nel caso di una mia successiva elezione, so che non partirei da zero, ma dall’eccellente lavoro dei due Presidenti-fondatori che mi hanno preceduto, i professori Luigi Nicolais e Filippo Vinale, che hanno svolto un lavoro molto spesso oscuro”. Altra certezza: “l’ottimismo rispetto al ruolo importante che i Poli universitari svolgono e possono svolgere nell’ateneo. Anche per la forte continuità culturale che li caratterizza, pur nella diversità delle Facoltà, come è per il Polo delle Scienze e delle Tecnologie”. E conferma: “sto registrando notevole attenzione e disponibilità nei miei confronti, da più parti e non solo dal corpo docente. Vado dunque sempre più considerando la possibilità di annunciare la mia disponibilità per la Presidenza del Polo. Ma preferisco attendere ancora qualche settimana”, per rispetto delle regole e delle forme. Un signore d’altri tempi, o anche la certezza di essere imbattibile.
(P.I.)
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