Dalle avanguardie al punk rock, ai film trash: il Novecento sfonda le barriere tra cultura ‘alta’ e ‘bassa’

Una babele di linguaggi tra arti figurative, letteratura, musica, cinema e tant’altro. Il Novecento, come mai accaduto prima, sfonda le barriere culturali creando interazione fra i diversi modi di esprimersi. Questo fenomeno di massa, che ha travolto la divisione fra cultura popolare e cultura d’élite, è stato oggetto di discussione, il 26 marzo, della tavola rotonda Novecento “alto” e “basso”, appuntamento che ha dato il via al ciclo di seminari “Ignobile Novecento. Cultura di massa tra arte, consumo e trash” il cui scopo è proprio quello di ripercorrere i cambiamenti del tempo, equiparandoli alla folle corsa digitale e non dei nostri giorni. “Questi seminari sono unificati da un approccio storico su fenomeni spesso analizzati dall’antropologia culturale del tempo – spiega il prof. Eugenio Capozzi, docente di Storia Contemporanea e promotore dell’iniziativa – La nostra ambizione è quella di partire dalla storia occidentale italiana e porre, sotto la lente storica, i fenomeni del ‘900 che hanno frantumato le regole del tempo, portando a sperimentazioni innovative”. In questo ambito la discussione è tutt’altro che chiusa: “Non possiamo fissare dei punti fermi nella società dell’epoca. Tutto va ridiscusso costantemente. I fenomeni di arte e cultura si muovono velocemente ed è difficile chiuderli in una cornice unica”. In questo modo, oltre a riscoprire i passaggi fondamentali del periodo: “Studieremo le piattaforme web, luogo in cui oggi si condividono contenuti e su cui passano notizie e trasformazioni. Non tutto quello che c’è nel web è spazzatura, a volte possiamo trovare diamanti tra le informazioni che ci arrivano. La verità è che, ora come allora, la cultura di massa si muove in modo vertiginoso, creando scompensi a chi vive attivamente o a chi, semplicemente, resta a guardare”. E proprio per rimettere ordine occorre: “confrontare il vecchio e il nuovo per definire il campo di ricerca. Fare una mappa fra fenomeni, per poi analizzare i risultati sotto la luce della storia contemporanea, è quanto si propongono le attività seminariali in programma. Il focus sarà sempre il ‘900, secolo della riproducibilità dell’opera sotto più forme, in parallelo con i nostri linguaggi”. Ad esempio, racconta il prof. Capozzi, “in un seminario verrà affrontata la storia della musica partendo dal linguaggio di Nilla Pizzi per arrivare ai rapper o al punk rock. Così ci affacciamo al 21esimo secolo mappando la cultura e l’arte sotto un profilo letterario, musicale e storico”. Il ciclo di seminari aperto a tutti gli studenti: “è rivolto anche ad un pubblico non universitario, cittadini che abbiano voglia di saperne di più dei cambiamenti che hanno portato ai fenomeni di oggi. Ci occuperemo soprattutto di musica, il Suor Orsola vuole restituire importanza didattica all’insegnamento musicale, facendo di quest’ultimo un vero e proprio oggetto di studio”. Il ciclo di seminari si concluderà il 28 maggio. I prossimi appuntamenti (tutti i giovedì alle ore 16.00 presso la Biblioteca Pagliara): 9 aprile, Stefano Causa con “Jazz ‘ignobile’? Dai bordelli ai teatri”; 16 aprile con Pasquale Rossi “La ‘grande edilizia’. Costruzioni e spazi pubblici nella Napoli del secondo dopoguerra”. 
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